
MELA BACATA – APPLE STA AFFRONTANDO UN PERIODO DI CRISI ESISTENZIALE: IL CALO DELLE QUOTAZIONI IN BORSA, LA MINACCIA DI TRUMP SUI DAZI DEL 25% PER GLI IPHONE PRODOTTI ALL’ESTERO, I FLOP SUL MERCATO E LA CONCORRENZA SEMPRE PIÙ AGGUERRITA – ADESSO SI AGGIUNGE ANCHE LA “MINACCIA” SAM ALTMAN, CHE HA ACQUISTATO “IO” LA STARTUP FONDATA DA JONY IVE, IL LEGGENDARIO DESIGNER DEI PIÙ GRANDI SUCCESSI APPLE, PER LA PRODUZIONE DI UN DEVICE, ALIMENTATO DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CHE POTREBBE “PENSIONARE” GLI IPHONE – L’UNICA SPERANZA PER L’AZIENDA DI CUPERTINO È…
Estratto dell’articolo di Paolo Ottolina per “L’Economia – Corriere della Sera”
«La notizia della mia morte è stata ampiamente esagerata» potrebbe dire Apple se fosse Mark Twain. Nell’ultimo decennio, a più riprese, analisti, esperti e semplici appassionati di tecnologia hanno suonato il de profundis per la Mela morsicata, colpevole a vario tipo di non innovare più, di non creare nuovi prodotti, fondamentalmente di non essere più quella di Steve Jobs.
[…] Uno stillicidio di brutte notizie e di nuove sfide si accumula dalle parti di Cupertino, settimana dopo settimana. Le iniziative dei legislatori, non solo europei, e le sentenze dei tribunali stanno smantellando buona parte del «walled garden», l’ecosistema chiuso e protetto della Mela. Ci sono le minacce di Trump sui dazi al 25% se la produzione dell’iPhone non verrà riportata negli Usa.
C’è la progressiva riduzione del market share nell’enorme e decisivo mercato cinese, a scapito dei produttori locali. C’è la difficoltà a creare nuove categorie redditizie, con il successo mancato del visore Vision Pro. E poi, soprattutto, c’è una vera e propria crisi interna all’azienda legata all’AI, con ritardi clamorosi e ora la minaccia all’orizzonte del tandem Sam Altman-Jony Ive.
[…] Il ceo di OpenAI nella parte che fu di Steve Jobs, il manager visionario e capace di spingere sempre oltre i suoi collaboratori. Il leggendario designer dei più grandi successi Apple in quella di se stesso, solo più maturo e consapevole.
L’idea di OpenAI — che con un’operazione da 6,5 miliardi di dollari, ha acquisito «io», la startup fondata da Ive e altri transfughi da Cupertino — è creare un dispositivo che vada oltre il pc e lo smartphone. […] Altman ha definito questa collaborazione come «l’opportunità di fare la cosa più grande mai fatta come azienda». Le ambizioni sono enormi: OpenAI punta a distribuire oltre 100 milioni di dispositivi in un tempo ristretto.
Secondo il noto analista Ming-Chi Kuo «la produzione di massa inizierà nel 2027, probabilmente fuori dalla Cina, forse in Vietnam. Il prototipo attuale ha un design simile a un iPod Shuffle». Il duo Altman-Ive si staglia all’orizzonte come una minaccia esistenziale per Apple, soprattutto se Cook non riuscirà a imprimere un’accelerazione sul fronte dell’intelligenza artificiale.
[…] Un’immediata inversione di rotta non è però probabile, dopo che lo stesso Cook in marzo ha ammesso i ritardi relativi alle funzionalità di Apple Intelligence per Siri, presentate alla Wwdc 2024 e mai arrivate.
Lo sviluppo di Siri è stato tolto a John Giannandrea, l’uomo AI di Apple dal 2018, e affidato a Mike Rockwell, che ha supervisionato Vision Pro. Un flop sul mercato ma per lo meno un prodotto perfettamente funzionante, a differenza di Siri, la cui differenza rispetto alle interazioni vocali con ChatGpt, Gemini o Perplexity è sempre più eclatante.
Intanto, in attesa di certezze sul fronte dei dazi, i dati più recenti dipingono un quadro complesso per Apple in Cina. Secondo Counterpoint Research, le spedizioni nel Paese hanno subito una flessione del 3% su base annua, portando la quota di mercato al 15%.
Secondo Canalys il un calo è ancora più marcato: 8%, con Apple scivolata al quinto posto. Aziende come Huawei e Xiaomi fanno balzi da gigante e iniziano a costruire in proprio i chip nonostante i divieti Usa.
Un panorama fosco? Non proprio perché Apple può contare su punti di forza formidabili, al di là degli utili stellari. La fedeltà al brand resta a livelli record (il 92% di chi ha un iPhone continua a comprare un iPhone) e lo smartphone resta centrale nelle vite di tutti e tuttora molto difficile da sostituire. […]
jony ive
DONALD TRUMP MOSTRA LA TABELLA CON I NUOVI DAZI