etruria

BANCA ETRURIA, L’AFFARE SI INGROSSA! I PM IPOTIZZANO ANCHE IL REATO DI BANCAROTTA - UN REATO GRAVE, QUEST'ULTIMO, CHE PREVEDE CONDANNE DA 6 MESI A 2 ANNI SE SEMPLICE, DA 3 A 6 ANNI SE FRAUDOLENTA…

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

1 - BANCA ETRURIA, PER IL PM INDIZI CHIARI ORA SI PROSPETTA IL REATO DI BANCAROTTA

Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

Sembra proprio aver convinto, il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, chiamato dal Consiglio superiore della magistratura a spiegare la storia della sua consulenza al governo. «Allo stato dei fatti non c' è un caso Rossi - afferma Renato Balduzzi, membro laico del Csm, di Scelta civica, presidente della commissione che sta approfondendo la vicenda - e non esiste incompatibilità. È stato lineare e convincente. Un magistrato indipendente e imparziale».

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  9protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 9

 

Se anche l' ultima parola non è stata scritta, dunque, dato che il Csm vuole acquisire le tre relazioni degli ispettori di Bankitalia, l' 11 gennaio 2016, alla prossima riunione, si profila un' archiviazione senza danni per il magistrato di Arezzo.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  8protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 8

Rossi, a sua volta, è apparso determinatissimo a fare pulizia. Le indagini su Banca Etruria - ha spiegato nel corso dell' audizione - sono iniziate nel primo semestre del 2013, «quando ancora non era iniziata la mia consulenza con palazzo Chigi», e ha fatto capire che a questo punto il quadro indiziario è chiaro. La procura attende solo la relazione finale del commissario liquidatore per chiudere le indagini e procedere alla formale richiesta di rinvio a giudizio.

 

E qui potrebbero venire le novità: se finora si procede per truffa, false fatturazioni, ostacolo alla vigilanza e conflitto di interesse, alla luce delle ultime acquisizioni ad Arezzo si comincia a ragionare anche di falso in bilancio e di bancarotta.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  6protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 6

Un reato grave, quest' ultimo, che prevede condanne da 6 mesi a 2 anni se semplice, da 3 a 6 anni se fraudolenta. Ieri però al Csm era in discussione l' opportunità o meno, per il procuratore capo Rossi, di fornire la sua consulenza al governo e allo stesso tempo gestire un' inchiesta che lambisce la famiglia del ministro Maria Elena Boschi.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  11protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 11

Rossi ha innanzitutto chiarito che la consulenza lui l' ha fornita a titolo gratuito, che al massimo era previsto un rimborso spese, ma che non ne ha usufruito né intende farlo, e che perciò, proprio perché la considera una consulenza tecnica a titolo gratuito, non ha specificato nulla al Csm.

 

Quanto ai tempi dell' inchiesta, il procuratore ha garantito che l' indagine è partita prima che la Boschi divenisse ministro e che nulla ne ha ritardato l' iter. È stato a tal punto convincente, che Balduzzi ha garantito: «Abbiamo iniziato a farci l' opinione, all' unanimità, che non ci siano margini per aprire una pratica per incompatibilità ambientale o funzionale».

 

C' è da dire che mettere sotto inchiesta il magistrato avrebbe inevitabilmente comportato un terremoto alla sua inchiesta. E il consigliere Piergiorgio Morosini, togato della corrente Area, uscendo, ha precisato: «È importante tutelare anche le indagini in corso, soprattutto per i risparmiatori che attendono risposte che devono essere convincenti». Per tagliare la testa a ogni futuro eventuale conflitto di interessi, il consigliere Pierantonio Zanettin, laico di Forza Italia, ha chiesto intanto di rimettere mano alla normativa e di vietare ogni consulenza per i capi delle procure, gratuite e non.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  1protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 1

 

2 - I RISPARMIATORI TRADITI: SPOSTIAMO I SOLDI NEGLI ISTITUTI STRANIERI

Gianluca Paolucci per “la Stampa”

 

Giovanna è arrivata da Ferrara per essere, ieri mattina, di fronte alla sede storica di Banca Etruria nel pieno centro di Arezzo. «Sono andata anche a Roma, sono finita perfino sui giornali». Non chiamatela sprovveduta: cita direttive europee, precedenti, decreti e codice civile per arrivare ad una conclusione sacrosanta: «Una cosa così non s' era mai vista nella storia d' Italia». Con lei un centinaio di persone si è dato appuntamento di prima mattina per l' ennesima protesta delle "vittime del salvabanche".

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  5fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 5

 

Qualche momento di tensione quando alcuni manifestanti hanno provato ad entrare dentro la sede della banca, allontanati dalla sicurezza. E un po' di caos in città, per il blocco di un' arteria importante che ha avuto ripercussioni su tutto il traffico cittadino. Soddisfatta Silvia Battistelli, una delle portavoce del gruppo di risparmiatori. Lei è arrivata dalle Canarie, dove vive. È diventata una delle animatrici del movimento perché la nonna ha perso i suoi risparmi con un bond subordinato di Banca Etruria.

 

Alla fine di novembre si è attaccata al telefono e dalle Canarie ha iniziato a chiamare le redazioni dei giornali e delle Tv: «Hanno cancellato i risparmi di mia nonna e di tanti altri come lei. Perché non ne parla nessuno?». In un mese appena è cambiato molto. Gli oltre 130 mila risparmiatori coinvolti nei crac di Banca Marche, Etruria, CariChieti e Cariferrara sono diventati un caso nazionale e occupano stabilmente le prime pagine dei giornali e i Tg. «Non ci fermiamo. Nei prossimi giorni andremo anche a Ferrara e di fronte alla sede di Banca Marche. Poi torneremo a Roma, con le associazioni dei consumatori».

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  4fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 4

 

Nel frattempo, il livello della protesta si è alzato. Dal «ridateci i nostri soldi», le Vittime del salva banche - nato come gruppo su Facebook e adesso trasformato in associazione - dichiarano una vera e propria guerra al sistema bancario.

 

Nel volantino distribuito ieri ad Arezzo si invitavano i passanti a «verificare lo stato di salute della tua banca, capire quali siano le reali caratteristiche contrattuali degli investimenti, capire cosa comporterà per i tuoi risparmi l' entrata in vigore del bail-in, di tutelare i tuoi diritti e i tuoi risparmi perché in Italia, ormai appare ovvio, non sono al sicuro». Intanto, annunciano, «noi abbiamo trasferito quello che rimane dei nostri risparmi alle Poste o nelle filiali italiane di banche estere».

fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria  12fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 12

 

ROBERTO ROSSIROBERTO ROSSIROBERTO ROSSIROBERTO ROSSI

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…