UNA BANCA SOTTO-SOPRA - ELIO LANNUTTI DELL'ADUSBEF RIVENDICA DI AVERE INNESCATO LE PERQUISIZIONI DI QUESTA MATTINA ALL’UBI: "NEL 2012 AVEVAMO PRESENTATO ESPOSTI E DENUNCE ALLE PROCURE SULLA PRESUNTA GESTIONE TRUFFALDINA LESIVA DEI PICCOLI AZIONISTI"

Dal comunicato di Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef

Finalmente arrivano le perquisizioni da parte della Guardia di Finanza, in corso da questa mattina a Bergamo negli uffici di manager di Ubi Banca, quinto gruppo bancario italiano. Nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bergamo, i finanzieri stanno perquisendo gli uffici del presidente del comitato di gestione Ubi-Banca Franco Polotti e del presidente del comitato di sorveglianza Andrea Moltrasio. Perquisizioni delle Fiamme gialle sono in corso anche negli uffici del vicepresidente del Comitato di Sorveglianza della banca, Mario Cera, e dei consiglieri Victor Massiah e Italo Lucchini.

In due esposti denunce, inviate nel novembre 2012 alle Procure della Repubblica di Bergamo e Milano, Adusbef aveva chiesto di accertare alcune censurabili condotte dei manager del Gruppo bancario Ubi-Banca, con particolare riferimento alla legge 231/2001 sulla Responsabilità amministrativa che in aggiunta alla responsabilità della persona fisica che realizza l'eventuale fatto illecito, aggiunge la responsabilità in sede penale degli Enti per alcuni reati commessi nell'interesse o a vantaggio degli stessi, da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua organizzazione dotata di autonomia finanziaria o funzionale e da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti sopra indicati.

In particolare l'ADUSBEF aveva chiesto di accertare le condotte degli amministratori, coinvolti in operazioni di acquisto di beni sociali a prezzi di favore rispetto alle quotazioni di mercato, l'acquisizione di beni voluttuari, quali imbarcazioni di oltre 40 metri, aeromobili e beni immobili ceduti anche ai vertici del Gruppo Ubi Banca a prezzi notevolmente inferiori alle offerte pervenute nei competenti uffici della banca,

l'altissimo livello di rischio dei crediti, con un indice di concentrazione probabilmente connesso ai rapporto personali degli amministratori con le principali società affidate, se siano state evidenziate in bilancio, con la necessaria diligenza e prudenza, le gravose partite a rischio e se i fondi accantonamento, previsti dalla vigente normativa, siano capienti rispetto alla reale consistenza delle perdite attuali ed accertate (con particolare riferimento al crack Burani in cui è coinvolta la società Centrobanca controllata dal Gruppo Ubi).

L'esposto-denuncia evidenziava la disastrosa situazione economico finanziaria delle società Ubi Factor ed Ubi Leasing, gravate da una enorme massa di crediti in sofferenza dovuti a centinaia di operazioni maldestre che destano forti dubbi sull'operato degli amministratori, posto che il Gruppo Ubi è coinvolto nei principali dissesti degli ultimi anni:

dal crack Burani a quello dell' Ospedale San Raffaele, per finire con centinaia di altri fallimenti che hanno visto spesso gli amministratori perseguiti e condannati dalla Magistratura e dalle istituzioni di vigilanza, connessi ad ingentissime operazioni di factoring concesse nel comparto della sanità della Regione Lazio ed a molte altre operazioni ad alto rischio in itinere.

In linea con i rilevi mossi dai sindacati, Adusbef si soffermava sulla ingente mole di compensi erogata ai 331 tra amministratori e sindaci che percepiscono complessivamente oltre 22 milioni di euro, con la media più alta di tutto il sistema creditizio italiano in rapporto al numero dei dipendenti; la pessima gestione delle gravosissime consulenze; l'esistenza di palesi conflitti di interesse e le pericolose omissioni in tema di accantonamenti dei crediti in sofferenza, con particolare riguardo per la società controllata Centrobanca a cui è stata formalizzata la richiesta di un risarcimento di 135 milioni di euro, cifra che non sembrerebbe accantonata nell'ambito dei conti presentati per la semestrale 2012 (oltre ai 65 milioni di euro già perduti).

Adusbef chiedeva quindi di intervenire a tutela degli oltre 80.000 soci del gruppo Ubi Banca affinché possano valutare i comportamenti denunciati, in considerazione della gravità dell'accaduto, con il crollo del titolo azionario (da oltre 20 euro agli attuali 3 euro), in relazione ai gravi fatti denunciati, ed ai conseguenti riflessi negativi su risparmiatori, azionisti ed utenti dei servizi bancari.

Analoghi rilievi venivano contestati da Bankitalia ai vertici di Ubi Banca Leasing nel gennaio 2014, in merito ad alcune operazioni spericolate con la Lm Management, la società dell'impresario dei vip Lele Mora che era stata finanziata per l'acquisto di un aereo Cessna a reazione a nove posti ed attività antiriciclaggio, che finalmente ne dovranno rispondere penalmente.

 

Elio Lannutti ELIO LANNUTTIVICTOR MASSIAH UBI BANCA ubi bancaOSPEDALE SAN RAFFAELE ospedale_san_raffaele_milanoMariella Burani

Ultimi Dagoreport

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...