IL BAZOOKA? NEIN! - LE BANCHE TEDESCHE METTONO IL FRENO ALL'IPOTETICO TERZO 'QUANTITATIVE EASING' DI DRAGHI: 'I TASSI NEGATIVI COMPORTANO RISCHI ED ENORMI EFFETTI COLLATERALI'. NON SOLO: BASTA OBIETTIVO DI INFLAZIONE AL 2%. ORA È IRRAGIUNGIBILE - CHE FARÀ LA BCE GIOVEDÌ?

1. BCE: HANDELSBLATT; SPARKASSEN CONTRO DRAGHI, NO NUOVE MISURE

 (ANSA) - Le Sparkassen tedesche mettono in guardia Mario Draghi dalla decisione di adottare ulteriori misure espansive, in vista del consiglio direttivo di giovedì prossimo: lo fanno in un documento comune, di cui anticipa i contenuti oggi il giornale tedesco Handelsblatt. "La Bce, con azzardate misure di politica monetaria, dà un contributo a un clima di crisi e alimenta nuovamente la perdita di fiducia nell'eurozona", si legge in un passaggio dello scritto.

weidmann draghi weidmann draghi

 

Le banche pagano già oggi un tasso del -0,3% sui depositi alla Banca centrale, e attenderebbero un ulteriore calo a -0,4% o -0,5%, sottolinea il giornale, ricordando che anche un ampliamento dell'acquisto dei titoli di Stato è possibile. I tassi negativi comportano "già oggi nuovi rischi ed enormi effetti collaterali per le banche e i mercati finanziari", dice la capo-economista della Banca regionale di Assia e Turingia.

 

Mentre, per Michael Wolgast, dell'associazione Sparkassen tedesche, la Bce dovrebbe svincolarsi dall'obiettivo di un'inflazione al 2%: "In tempi di debolezza economica forte come quello attuale questo obiettivo è difficile da raggiungere". Nei giorni scorsi HB aveva già scritto che le Sparkassen stanno valutando un boicottaggio dei depositi presso la Bce per evitare i tassi negativi.

 

 

2. L' ATTESA PER DRAGHI PARALIZZA LE BORSE

Rodolfo Parietti per “il Giornale

 

DRAGHI MERKELDRAGHI MERKEL

Sarà un nuovo «whatever it takes», oppure un annuncio flop sulla falsariga di quello del dicembre scorso? Sono i due interrogativi, sulle ormai prossime mosse della Bce, che fino a dopodomani imporranno prudenza ai mercati. Già la seduta di ieri ha chiarito che gli investitori si sono messi in posizione di attesa, con i realizzi che hanno spinto in giù i listini. La risalita del Brent oltre i 40 dollari ha permesso di contenere la proporzione dei ribassi, in particolare a Milano, arrivata a perdere il 2% prima della chiusura a -1,20%.

 

Piazza Affari sconta, ancora una volta, le vendite che hanno colpito le banche (-2,81% l' indice di settore), vuoi per il complicato processo di aggregazione tra Bpm e Banco Popolare, vuoi per la delicata situazione di Carige, vuoi forse anche per le voci di un possibile bail in che potrebbe coinvolgere nelle prossime ore un altro istituto italiano.

 

Ma le flessioni, seppur più contenute, delle altre piazze europee indicano come non vi siano certezze su cosa deciderà Mario Draghi fra un paio di giorni.

 

draghi merkel renzi hollandedraghi merkel renzi hollande

Seppure un nulla di fatto non venga neppure messo in conto, l' Eurotower potrebbe anche deludere i mercati, il cui sogno è una sorta di pokerissimo che potrebbe essere calato sul tavolo per debellare i crescenti rischi di deflazione. Ovvero: oltre a un ulteriore taglio dei tassi sui depositi, un potenziamento del piano di quantitative easing, sia sotto il profilo della durata sia di quello dell' ammontare dei titoli da acquistare. L' allargamento del perimetro del Qe potrebbe essere l' occasione per includere nel basket anche le obbligazioni societarie, quelle bancarie e perfino le sofferenze.

 

Difficile, però, che il sogno diventi realtà. Tra gli analisti, infatti, nessuno si spinge così in là nell' ipotizzare misure tanto estreme. Più prudentemente, le previsioni oscillano tra una sforbiciata dei tassi sui depositi di 10-20 punti base (rispetto al -0,30% attuale) e un aumento da 10 a 20 miliardi degli acquisti, ora pari a 60 miliardi al mese; qualcuno non esclude un allungamento di altri sei mesi del programma di acquisto titoli, fino al settembre 2017.

 

anche jens weidmann ha i suoi momenti gordon gekkoanche jens weidmann ha i suoi momenti gordon gekko

L' impatto derivante da un ulteriore schiacciamento dei tassi in territorio negativo potrebbe essere attenuato concedendo esenzioni o un sistema «graduato» alle banche più piccole o quelle che più dipendono dal flusso di depositi. Infine, potrebbero partire nuove misure di liquidità a favore delle banche, come aste di lungo termine, mentre non viene considerata l' eliminazione della capital key, la quota nazionale nel capitale Bce come parametro per il volume di acquisti, che favorisce la Germania.

 

La sensazione è che l' entità dei provvedimenti dipenderà in buona sostanza da come si sarà risolto il braccio di ferro che oppone Draghi al presidente della Bundesbank, Jens Weidmann.

 

Con l' appoggio del ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, il capo della Buba ha più volte provato a minare le fondamenta del Qe 2.0. Facendo leva su una semplice considerazione: non ci sono rischi di deflazione, e l' outlook non è così nero come lo si dipinge. In pratica, non c' è bisogno di correre ai ripari. Per il nuovo sistema di rotazione, dopodomani Weidmann non voterà.

weidmann schaeubleweidmann schaeuble

 

Ma di sicuro l' opera di moral suasion esercitata nelle ultime settimane ha allargato il blocco dei falchi, composto dagli alleati storici come Olanda ed Estonia, a Lituania e Slovacchia. Potendo anche contare sull' appoggio dell' ex rigorista Finlandia, Draghi sembra però avere ancora la maggioranza dalla propria parte. Resta da vedere fino a che punto vorrà andare allo scontro aperto con Weidmann.

 

 

 

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