UN BEL 2016 DI MERDA PER LA BORSA DI MILANO. OGGI -3%, DA INIZIO ANNO -10,4%. BRUCIATI I GUADAGNI DEL 2015 - VIVENDI COMPRA UN ALTRO PEZZETTO DI TELECOM - PADOAN GETTA ACQUA SULLO SCAZZO RENZI-JUNCKER: ''NON VOGLIAMO OFFENDERE L'UE'' - GROS-PIETRO ''DISPONIBILE'' PER LA PRESIDENZA INTESA

1.BORSA: GREGGIO SOTTO 30$ E CINA PROVOCANO UN VENERDI' NERO, -3% MILANO

Radiocor - Venerdi' nero per i mercati finanziari europei. L'ennesimo tonfo di Shanghai, entrata tecnicamente in una fase 'orso' vista la correzione superiore al 20% dai massimi di dicembre, e le vendite consistenti sul petrolio arrivato al test dei 30 dollari (-4,9% il Brent marzo a 29,38 dollari al barile, -5,3% il Wti marzo a 30,4), ma anche su altri metalli pesanti (il rame ha aggiornato ancora i minimi da sei anni e mezzo), hanno alimentato una nuova fuga dal rischio e in particolare dall'azionario.

 

renzi alla quotazione ferrari alla borsa di milanorenzi alla quotazione ferrari alla borsa di milano

L'indice Eurostoxx50 ha perso il 2,8%, Francoforte ha ceduto il 2,5% e Parigi il 2,4%. Milano ha fatto peggio con un -3,07% che ha portato il Ftse Mib praticamente ai livelli dei primi giorni del 2015. In sole due settimane il principale indice di Piazza Affari ha e' arretrato del 10,4%, quasi annullando l'intera performance del 2015 (+13,6%). Minerari, energia e banche i settori piu' colpiti in Europa. Ancora male comunque l'auto d opo il pesante giovedi' per il comparto innescato dalla bufera 'dieselgate' abbattutasi su Renault (-3,7% oggi) e dal caso dei concessionari Usa per Fca (-2,8%)

 

ferrari alla borsa di milanoferrari alla borsa di milano

A Milano, e' tornata la pressione su Mps (-6,7%), male Yoox (-6,5% che sui dodici mesi resta il titolo del Ftse Mib con piu' spazio per le prese di beneficio) e nel settore petrolifero Tenaris (-6,3%), Saipem(-5,7%) e Eni (-3,5%). L'euro ha recuperato quota 1,09 ed e' trattato a 1,0945 (1,0878 ieri sera). Acquisti sul decennale Usa arrivato anche a toccare rendimenti sotto il 2%. Balzo dell'1,8% per l'oro a 1093 dollari l'oncia.

 

2.BORSA: MILANO, IN 2 SETTIMANE (-10,4%) QUASI BRUCIATI GUADAGNI 2015

PIAZZA AFFARI BORSA MILANOPIAZZA AFFARI BORSA MILANO

Radiocor - Un anno (quasi) azzerato in due settimane. L'inizio da incubo di Piazza Affari e delle Borse globali ha quasi annullato i guadagni realizzati da Milano nell'intero anno passato (+13% circa) e riportato il Ftse Mib ai livelli dei primi giorni del 2015. Da inizio 2016, il principale indice della Borsa milanese e' arretrato del 10,38% attestandosi a 19.195 punti, minimo da un anno esatto. Questa performance ha ridotto di circa 46 miliardi di euro la capitalizzazione del paniere delle blue chip che al 30 dicembre scorso si attestava a 450 miliardi.

 

3.TELECOM: VIVENDI HA COMPRATO SUL MERCATO UN ULTERIORE 0,8% E VA AL 21,4%

vincent bollore al telefonovincent bollore al telefono

Radiocor - Vivendi a fine anno ha comprato nuove azioni di Telecom Italia. Con dieci operazioni di acquisto eseguite tra il 16 e il 30 dicembre 2015, il gruppo di Oltralpe, ha rilevato in totale 116,1 milioni di azioni, per un controvalore di 134,1 milioni di euro. Si tratta dello 0,86% circa del capitale di Telecom Italia che porta la quota di Vivendi al 21,4%. Le operazioni sono emerse dalle comunicazioni sull'internal dealing di Borsa Italiana.

 

4.PIL: BANKITALIA, +0,8% NEL 2015, +1,5% IN 2016-'17 MA AUMENTANO RISCHI

Radiocor - In Italia la ripresa 'prosegue gradualmente' e il Pil dovrebbe essere cresciuto dello 0,8% nel 2015, risultato cui si arriva con un +0,2% nel quarto trimestre. Lo stima la Banca d'Italia nel Bollettino Economico. Alla spinta delle esportazioni, che dopo quattro anni di traino risentono della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta sostituendo quella della domanda interna. Via Nazionale prevede che la ripresa 'acquisti vigore' nel 2016 con un aumento del Pil dell'1,5%. L'anno successivo la crescita proseguirebbe 'con intensita' simile'.

renzi viscorenzi visco

 

Le previsioni sono in linea con quelle di luglio ma cambia il contributo dei diversi fattori: meno spinta dall'export e piu' dall'interno. C'e' anche il contributo delle misure espansive della Legge di Stabilita'. I rischi per la crescita 'sono pero' orientati prevalentemente al ribasso' osserva la Banca d'Italia e la causa e' il quadro internazionale: rallentamento della Cina e te nsioni g eopolitiche che potrebbero ripercuotersi sulla fiducia di famiglie e imprese.

 

RENZI PADOANRENZI PADOAN

5.BANCHE: PADOAN, CHIESTO A BRUXELLES CHIARIMENTO RAPIDO SU 'BAD BANK'

Radiocor - Il governo italiano ha chiesto all'Antitrust europeo di 'fare piu' presto possibile'. Lo ha detto il ministro dell'economia Pier Caro Padoan riferendosi al dossier 'bad bank'. Padoan preferisce parlare non di 'bad bank' ma di 'meccanismo di garanzia per agevolare l'avvio degli scambi sui crediti bancari in sofferenza'. Il ministro, richiesto di indicare se si aspetta un chiarimento con la Commissione nei prossimi quindici giorni, ha aggiunto che il 'dossier' va chiuso perche' 'va avanti da un po' di tempo e perche' e' importante che ci sia uno strumento operative per la pulizia dei bilanci delle banche'.

padoan dijsselbloem noonan sapinpadoan dijsselbloem noonan sapin

 

6.GOVERNO: PADOAN A JUNCKER, NESSUNA VOLONTA' DI OFFENDERE COMMISSIONE

Radiocor - 'Il governo italiano non ha alcuna intenzione di offendere qualcuno, la Commissione e i suoi membri, al di la' di quanto emerge i rapporti restano cordiali e costruttivi'. Questa la risposta del governo al presidente della Commissione Jean Claude Juncker, espresso dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. La risposta e' stata concordata tra Padoan e lo stesso premier Matteo Renzi dopo una telefonata avvenuta in mattina mentre era in corso la riunione Ecofin.

renzi juncker  renzi juncker

 

Il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan ha osservato inoltre che 'certamente e' stata la Commissione europea a introdurre le clausole di flessibilita' nelle regole sui bilanci pubblici con una comunicazione, ma ricordo che si e' arrivati a tale importante decisione anche in seguito al dibattito che e' stato sviluppato durante la presidenza italiana della Ue' . 'La fl essibilita' chiesta dall'Italia sulle regole di bilancio - ha infine sottolineato - e' totalmente in linea con la comunicazione della Commissione europea, riteniamo di avere tutti i numeri perche' sia riconosciuta'.

 

7.INTESA SANPAOLO: GROS-PIETRO, DISPONIBILE A PRESIDENZA SE LO CHIEDONO

09 gianmaria gros pietro m riccardi09 gianmaria gros pietro m riccardi

Radiocor - L'attuale presidente del consiglio di gestione di Intesa San Paolo, Gian Maria Gros-Pietro, si dice disponibile a restare alla presidenza della banca in vista del ritorno al sistema monistico dalla governance duale con l'adozione del nuovo Statuto. 'Si c'e', se lo chiedono' ha risposto Gros-Pietro interpellato a margine di una lezione ai Lincei sulla disponibilita' a restare alla presidenza. Nei giorni scorsi il nome dell'attuale presidente del consiglio di gestione e' stato inserito nella rosa di nomi dei possibili candidati per la prossima presidenza.

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)