IL BISCIONE ALLE STRETTE - L'OFFERTA DI TELEFONICA SULLA QUOTA DI MEDIASET IN DIGITAL PLUS METTE LA FAMIGLIA BERLUSCONI ALL'ANGOLO - SE DICE SI' AI 355 MLN SI DISSOLVEREBBE IL PROGETTO DI TV A PAGAMENTO A CUI LAVORA DA MESI

Simone Filippetti per “Il Sole 24 Ore”

 

Telefonica esce finalmente allo scoperto su Digital+. Gli spagnoli hanno calato un asso da 355 milioni, mettendo Mediaset di fronte al bivio: vendere la loro quota della pay-tv iberica o rimanere, ma nella non comoda posizione di azionista di minoranza.

 

Da giorni si rincorrono indiscrezioni di un'offerta del colosso tlc di Cesar Alierta, che in Italia è il socio forte di Telecom Italia. Per ingolosire gli italiani, proprietari del 22% di D+, a passare la mano. Così come altre indiscrezioni, riportate nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, descrivono i manager del gruppo italiano, guidati da PierSilvio Berlusconi, intenzionati a cedere alle lusinghe delle sirene iberiche.

famiglia berlusconifamiglia berlusconi

 

Tra ventiquattrore il colosso tv, che da due anni sta portando una impegnativa ristrutturazione, dovrà decidere cosa fare. Il tempo è scaduto: domani scade il diritto di prelazione che Mediaset ha in mano. L'avance degli spagnoli è allettante: 295 milioni che però potrebbero salire a 355 milioni (con alcune clausole di eran-out). Quest'ultima cifra è più alta di quanto Mediaset ha diritto a incassare per la quota.

 

telefonica telefonica

L'affondo di Telefonica, anch'essa al 22% di D+, è un'offerta che scavalca l'iter della gara. Dopo che gli stessi spagnoli hanno sparigliato le carte, facendosi avanti per il 56% di D+ in mano all'azionista Prisa, è scattato per Mediaset il periodo di prelazione (20 giorni). Siamo nell'interregnum e la palla spetta agli italiani. Ma gli spagnoli hanno spiazzato ancora il mercato, facendosi avanti loro. La prelazione prevede che Mediaset possa vendere il suo 22% a Telefonica, ma al prezzo prefissato di 300 milioni.

 

Una sorta di put option. La seconda via, per Mediaset, è salire al 50%, affiancando Telefonica. Ma l'affondo degli spagnoli, che sono ora pronti a prendersi tutta D+, ha di fatto spazzato via quello che sembrava lo scenario più fattibile. Oppure, terza opzione, rilanciare, ma vorrebbe dire sfidare gli spagnoli a casa loro. D'altronde anche rimanere col 22% davanti a una Telefonica al 78% avrebbe poco senso.

 

Mediaset si è presa tutto il tempo per decidere. Negli uffici di Cologno, quello di Telefonica è il classico trade-off. La scelta mette Mediaset di fronte a un dilemma industriale. Telefonica offre più del dovuto. Se vende, Mediaset avrà incassato negli ultimi 3 mesi oltre 600 milioni (considerano anche il collocamento della quota di Ei Towers). Un tesoretto che vale oro: considerando che Mediaset Premium, la pay-tv in Italia, dalla nascita ha accumulato 400 milioni di perdite (secondo una stima Credit Suisse), l'incasso della Spagna azzererebbe i costi di start-up.

 

Antenne MediasetAntenne Mediaset

Oppure, con cassa o un basso debito, PierSilvio Berlusconi potrebbe tentare di giocare il jolly sulla Serie A (l'asta per i diritti è un pasticciaccio ancora tutto da decidere): potrebbe tentare un rilancio e cercare di battere Sky. Così avrebbe l'esclusiva anche per il campionato italiano, dopo aver strappato a Sky quella sulla Champions League per il triennio 2015-2018. Rupert Murdoch accetterà di perdere entrambi i diritti?

 

ALIERTA ALIERTA

Ma ci sono anche un effetti collaterali da un'uscita dalla pay tv in Spagna: il primo è che senza D+, l'annunciato progetto «Newco Paytv», ossia la creazione la super piattaforma internazionale Italia-Spagna, e su cui si lavora da mesi, svanirebbe. E con essa anche l'idea di un socio estero per pay (si parla i Al Jaazera). Secondo, Mediaset si ritroverebbe piena di cassa e con pochi debiti, ma con una sola pay tv mono-paese. La Borsa ha già espresso il suo verdetto: ieri Mediaset tra i migliori del listino (+2%).

PIERSILVIO BERLUSCONI PIERSILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...