conferenza di roma sulla ricostruzione ripresa ucraina giorgia meloni ursula von der leyen volodymyr zelensky

CHI CACCIA I SOLDI PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA? – ALLA CONFERENZA DI ROMA, URSULA VON DER LEYEN HA ANNUNCIATO UN NUOVO PACCHETTO DI AIUTI PER KIEV DA 2,3 MILIARDI DI EURO: SI TRATTA DI GARANZIE SU PRESTITI E SOVVENZIONI SOTTOSCRITTE DA STATI DELL’UE E ISTITUZIONI FINANZIARE PUBBLICHE – NON SI SA QUANTO METTERÀ SUL TAVOLO TRUMP, DOPO CHE GLI USA HANNO FORNITO 65 MILIARDI PER ARMAMENTI A ZELENSKY DAL 2022 A OGGI – SECONDO LA BANCA MONDIALE, ALL’UCRAINA SERVIRANNO 500 MILIARDI PER RIPARTIRE DAVVERO DOPO LA GUERRA. I 10 MILIARDI ANNUNCIATI DA GIORGIA MELONI AL SUMMIT ROMANO SONO SOLO BRICIOLE…

Estratto dell’articolo di Maurizio Caprara per il “Corriere della Sera”

 

volodymyr zelensky e giorgia meloni conferenza per la ricostruzione dell ucraina foto lapresse

In un’immagine tra foto e disegno si vede una palazzina come se si potesse guardarne l’interno. Davanti ad alcuni alberi una scala bianca porta nel sottosuolo. Dal gradino più in basso comincia una fila di classi, una a fianco all’altra, che hanno metri di terreno sopra i soffitti. È la riproduzione di una scuola materna sotterranea.

 

L’edificio, del quale all’aperto spunta solo un ingresso, serve a permettere ai bambini ucraini di frequentare l’asilo al riparo dalle bombe russe.

 

Maksym Karavetian, un ragazzo della Regione di Zaporizhzhia, la stessa della centrale nucleare ricorrentemente bersagliata da attacchi, mostra il depliant con l’immagine e racconta: «Di scuole così ne sono state già costruite dodici, altre 13 sono da costruire. Mio fratello ha dieci anni. Prima per il Covid e poi per la guerra, non ha mai ricevuto lezioni che non fossero online, a distanza.

Adesso potrà averne in presenza».

 

ursula von der leyen giorgia meloni conferenza sulla ricostruzione dell ucraina. foto lapresse

È più che legittimo domandarsi che senso abbia una conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina – peraltro la quarta, neppure la prima – mentre la guerra dovuta all’invasione russa dura dal 2022 e neppure se ne intravvede al momento la fine. Una risposta la si può ottenere dando uno sguardo ai banchi di enti locali ucraini, come lo stand in cui lavora il ragazzo.

 

[…] La ricostruzione dell’Ucraina della quale si discute non è solo quella da sviluppare in una pace futura: è la riparazione di danni causati da bombardamenti e incursioni che tuttora, appena possibile, vengono contenuti o superati affinché la vita di tutti i giorni non risulti paralizzata.

 

ZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA

Malgrado i cinque milioni e 643 mila profughi ucraini contati dall’Unhcr, l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Malgrado i droni russi che tormentano ogni notte diverse località. Malgrado la corruzione diffusa […]

 

La maggioranza degli aiuti economici stranieri arriva all’Ucraina dall’Unione europea. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato un nuovo pacchetto di accordi per due miliardi e trecento milioni di euro. A sottoscriverli sono istituzioni finanziare pubbliche internazionali e Paesi: un miliardo e 800 milioni in garanzie su prestiti, 580 milioni in sovvenzioni.

 

L’intenzione è d’impiegare i fondi, parole della presidente, per «sbloccare fino a dieci miliardi di investimenti per ricostruire case, riaprire ospedali, rilanciare imprese, garantire l’energia».

 

conferenza per la ricostruzione dell ucraina a roma

Salvo annunci di oggi, meno facile è individuare una somma aggiornata dei fondi destinati a Kiev dagli Stati Uniti, il Paese che dal 2022 ha fornito circa 65 miliardi per armamenti (primo al mondo su questo) e nel nuovo mandato presidenziale di Donald Trump sta sottoponendo a tagli numerosi aiuti all’estero.

 

Nel gennaio 2024 il ministro degli Esteri Antonio Tajani informò il Parlamento che dall’inizio della guerra l’assistenza italiana all’Ucraina, al netto della militare e del contributo nazionale a quella europea, «ammonta a più di due miliardi di euro».

 

[…] la Farnesina ieri ha fatto sapere che la Simest, di Cassa depositi e prestiti, attiverà un massimo di 300 milioni per crediti alle esportazioni. La cooperazione italiana prevede 150 milioni fra crediti di aiuto e fondi a dono.

 

MEME SULL INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO BY EMAN RUS

Le sovvenzioni e i prestiti all’Ucraina hanno una provenienza ampia. Dal Giappone, che tra il 2022 e il 2024 si è impegnato per oltre dieci miliardi di euro, al Sovrano Ordine di Malta che tra i suoi contributi ha reso possibili 60 rifugi per sfollati e assistenza psicologica a ucraini non espatriati oltre che sostegni a rifugiati in Stati confinanti.

 

«Le condizioni della sicurezza non rendono facile investire in Ucraina, ma per una ricostruzione che è in corso e che dopo la guerra richiederà anni occorre programmazione a lungo termine», osserva Nicoletta Pirozzi, responsabile per l’Ue nell’Istituto affari internazionali. […]

giorgia meloni conferenza per la ricostruzione dell ucraina foto lapresse 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)