cairo urbano

CAIRO-RCS: IL MERCATO CI CREDE – VA BENE IN BORSA IL 'CORRIERE' - PER NAGEL ORMAI LA PARTITA E’ PERSA, MEDIOBANCA E' PRONTA AD USCIRE SE IL PREZZO SALE – URBANO A SPASSO NELLA REDAZIONE IN VIA SOLFERINO – LO BENEDICE PURE PIERGAETANO MARCHETTI – IL NODO DELLA SPAGNA – IL FUTURO DELLA ''GAZZETTA''

nagel e moglie nagel e moglie

(ANSA) - ''In Rcs abbiamo una partecipazione piccola, di 20 milioni. Aspettiamo che il prezzo vada sopra il valore di carico che è 1,2 euro''. Così l'a.d di Mediobanca, Alberto Nagel, a una domanda sui tempi per la vendita della quota del 6,2% detenuta nella casa editrice del Corriere delle Sera. Oggi Cairo Communication cede l'1,2%, mentre Rcs sale del 2,4%.

 

 

Cinzia Meoni per “il Giornale

 

urbano e mali cairourbano e mali cairo

Piazza Affari festeggia l' avvio della rivoluzione di Urbano Cairo al Corriere della Sera e spinge Rcs a 0,76 euro in rialzo del 3,8% e Cairo Com a 4,05 euro (+3,9%). La scommessa è che il proprietario di La7 riesca a ristrutturare la Rizzoli con la stessa rapidità ed efficacia dimostrata con le ex televisioni di Telecom Italia Media acquisite tre anni fa.


L' insediamento di Cairo nel board di Via Solferino, avvenuto mercoledì sera, secondo Icbi «dovrebbe accelerare l' attuazione del piano industriale di Cairo»: margine operativo lordo post fusione a 215 milioni.

 

michela brambilla  luciano fontana (1)michela brambilla luciano fontana (1)

«L' attenzione si sposta sulla revisione dell' organizzazione e della struttura dei costi», aggiunge Banca Akros che sul titolo ha un target price a 1,05 euro. Ieri intanto l' imprenditore, a cui fa capo il 60% di Rcs, ha visitato alla redazione del Corriere, accompagnato dal direttore Luciano Fontana.
 

I nodi di Rcs, su cui ci si aspetta che Cairo intervenga quanto prima, sono il debito (422 milioni a fine giugno in calo dai 486,7 milioni dicembre) e la ricerca della redditività anche attraverso un' ulteriore stretta sui costi.

 

la7la7

Le ipotesi sono diverse: dalla ricerca di sinergie tra i diversi magazine del gruppo, alla possibile convergenza dei contenuti televisivi di La7 con quelli editoriali del Corriere, fino a un' eventuale concentrazione delle attuali sedi di Cairo Com e di Rcs.

 

Il mercato si interroga poi su quali altre attività di Rcs potrebbero essere messe in vetrina per alleggerire i bilanci del gruppo dopo la cessione dei Libri a Mondadori (che controlla il 37% di questo giornale). Vendita che, insieme ad altre operazioni, ha portato a un beneficio di 8 milioni sull' utile netto.

Piergaetano Marchetti Piergaetano Marchetti

 

Nel mirino c' è il polo spagnolo, la cui costosa acquisizione pesa ancora sui bilanci Rcs. Potrebbe infine essere accelerata la valorizzazione del polo sportivo che ha concorso in modo significativo alla redditività di Rcs e al ritorno di Rcs all' utile (19,9 milioni), dopo due anni e mezzo.
 

 

carlo pesenticarlo pesenti

«Penso che ci siano i presupposti, già adesso, per una buona gestione che riporti Rcs a buoni risultati», ha detto Piergaetano Marchetti, ex presidente di Via Solferino. «Urbano Cairo è un editore e conosce molto bene il settore, ma Rcs è cosa molto grossa, in un settore sotto una pressione terribile», ha aggiunto Carlo Pesenti, numero uno di Italmobiliare, tra gli ex soci del patto di sindacato di Rcs: «Vediamo se riesce a individuare, e nessuno ci è riuscito, il modello di business che funzioni».

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?