bond esselunga

DOPO-CAPROTTI -CARRELLO PIENO ALL’ESSELUNGA: LE VENDITE SFIORANO GLI 8 MILIARDI (+3%). TRAMONTATA LA QUOTAZIONE IN BORSA – BOOM DELLE VENDITE ON LINE: FATTURANO COME TRE GRANDI SUPERMERCATI – LO SCORSO ANNO SUPERATI I 5,6 MILIONI DI CLIENTI

 

Camilla Conti per ‘il Giornale

 

esselunga

I discount e l' e-commerce di Amazon Prime non fanno paura a Esselunga che nel 2017 è riuscita ad aumentare vendite, clienti e dipendenti. E per ora resta lontana da Piazza Affari: l' opzione Ipo, infatti, sembra al momento tramontata visto anche il successo del bond da un miliardo che ha consentito di chiudere anche l' accordo familiare con l' acquisto dell' Immobiliare La Villata.

 

caprotti esselunga

Ma partiamo dai conti: il primo esercizio intero senza la regìa del fondatore Bernardo Caprotti si è chiuso con 7,75 miliardi di vendite, che sono cresciute del 3,1% tenendo conto del giorno in più del 2016, anno bisestile. I clienti totali hanno superato i 5,6 milioni (+5%) grazie all' ulteriore sviluppo della rete: il nuovo negozio di Roma Prenestino ne ha portati oltre 100mila in più. Nel corso del 2017 sono stati aperti anche i supermarket di Novara quartiere Veveri, di Verona zona Fiera e di Bergamo Celadina, mentre quello di Verona Corso Milano è stato chiuso per ristrutturazione e ampliamento.

 

I conti preliminari approvati ieri dal cda della società mostrano anche un aumento di quasi 100 milioni rispetto al 2016 degli sconti erogati (quasi 1,4 miliardi). Continua anche la corsa dell' e-commerce che ha superato i 180 milioni di vendite con l' apertura del nuovo canale «Clicca e vai». Già oggi le vendite online rappresentano di fatto il più grande dei 157 punti vendita di Esselunga, dato che il sito Internet del gruppo fattura come tre grandi supermercati.

 

esselunga

Per i dipendenti (saliti a 23.094 persone, con un incremento di 353 unità) è stato attuato un programma di welfare aziendale: i collaboratori hanno potuto usufruire di vantaggi e benefit per sé e per la famiglia e convertire il premio di risultato in servizi. Il margine operativo lordo è salito a 647,9 milioni (8,4%) rispetto ai 600,6 milioni (8%) del 2016 mentre l' utile netto è cresciuto del 3,9% a 305,8 milioni.

 

I profitti hanno beneficiato del consolidamento del Gruppo Villata Partecipazioni (83 immobili strumentali alle attività del marchio della grande distribuzione) che ha contribuito per 9,8 milioni. L' acquisto del controllo della Villata al tempo stesso ha portato in negativo la posizione finanziaria netta per 847,5 milioni (era 55,5 milioni nel 2016). Mentre ha fruttato ai tre figli del fondatore 321,6 milioni a testa grazie alla cessione del 22,5% che ciascuno di loro deteneva nella società immobiliare.

 

BOND ESSELUNGA

L' operazione era servita nel giugno scorso proprio per finanziare il riassetto tra gli eredi del defunto patron Caprotti ponendo fine ai dissidi tra i due rami della famiglia: da una parte Giuliana Caprotti e la figlia Marina e, dall' altra, i fratelli Violetta e Giuseppe. Per finanziarla, Esselunga ha emesso due prestiti obbligazionari (Eurobond) a tasso fisso ad ottobre per 1 miliardo con scadenze a 6 e 10 anni, che hanno registrato richieste da parte degli investitori pari a nove volte l' offerta. Per questo il gruppo guidato da Carlo Salza avrebbe deciso di congelare la sua quotazione in Borsa.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…