
LA RESA SENZA CONDIZIONI DELL’UE DI FRONTE A TRUMP POTREBBE COSTARE ALL’ITALIA PIÙ DI 20 MILIARDI DI EURO, SENZA CONSIDERARE LA MAZZATA SIDERURGICA (SULL’ACCIAIO, I DAZI RESTANO AL 50%) – L’UE DOVRÀ SGANCIARE 750 MILIARDI PER L’ENERGIA AMERICANA, E ALTRI 600 DI INVESTIMENTI “EXTRA”. E IN CAMBIO COSA AVREMO? LA PROVA DEL NOVE NON È NELL’ECONOMIA, MA NELLA POLITICA DI SICUREZZA: TRUMP, OTTENUTO LO SCALPO DI URSULA VON DER LEYEN, TERRÀ ALMENO LA LINEA FERMA CONTRO PUTIN SULL’UCRAINA? (SPOILER: NO) – È FALSO CHE L’EUROPA NON AVEVA ARMI PER CONTROBATTERE: BASTAVA COLPIRE I SERVIZI, DOVE GLI USA SONO IN FORTE SURPLUS, E REAGIRE CON POLITICHE INDUSTRIALI SERIE…
Journalist:
“Can you make the tariff rate for the EU better than 15%?
Trump: “Better, that is lower? No!”
Ursula is sitting like a shit. Smiling a stupid smile. Idiot. The Queen of Europe was fucked pic.twitter.com/zSGMYlUY0x
— Anatolij Sharij (@anatoliisharii) July 27, 2025
Estratto dell'articolo di Stefano Cingolani per “il Foglio”
IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI
Bisognava andare in Gran Bretagna, in Scozia esattamente, per fare un accordo alla giapponese?
Bisognava andarci perché così ha voluto Donald Trump che si è rinfrancato nel suo golf resort dedicato alla mamma di origine scozzese? E bisognava anche sentirsi dire che è stata firmata “la più grande intesa mai raggiunta”?
Alla fine Ursula von der Leyen a nome dell’Unione europea (o meglio della maggioranza dei suoi paesi membri) ha accettato una tariffa del 15 per cento che non riguarda in realtà tutte le merci, perché Trump ha subito detto che per l’acciaio e l’alluminio non cambia nulla (dunque resta il 50 per cento) […]
I termini di scambio mutano ancor più a favore degli Stati Uniti se consideriamo che il dollaro è svalutato rispetto all’euro del 15 per cento. Lo svantaggio, insomma, è pari al 30 per cento.
IMPATTO DEI DAZI AL 15% SULL EXPORT ITALIANO NEGLI USA
D’accordo il biglietto verde è più forte rispetto alle monete di tutti gli altri paesi, ma è del 4 per cento rispetto alla sterlina, l’8 per cento sulla corona danese l’11,5 per cento su quella svedese. Per l’area euro, insomma, è peggio.
Da domani si cominceranno a fare i conti, secondo molte stime un balzello del 15 per cento sull’Italia pesa per circa 23 miliardi di euro, mentre non va sottovalutata la mazzata siderurgica per un paese che ha la più grande acciaieria d’Europa e uno dei comparti più avanzati.
ursula von der leyen e donald trump in scozia
Si può essere contenti perché sia finita? Non esattamente, perché non è ancora finita. Bisognerà calcolare quanto incide l’esborso per acquistare gas liquefatto e armi (150 miliardi di euro?) e che cosa sono i 600 miliardi di extra investimenti negli Stati Uniti per una Unione europea che deve spendere 800 miliardi di euro nella Difesa e non riesce a trovare un accordo sul suo bilancio da duemila miliardi.
[…]
Ursula von der Leyen ha accettato il punto di partenza di Trump, cioè che ci sia uno squilibro commerciale con gli Usa e vada riequilibrato, come ha dichiarato oggi, a senso unico e con il protezionismo che più danneggia l’Europa molto più aperta al commercio internazionale (esporta circa un quarto del proprio prodotto lordo rispetto all’8 per cento appena degli Usa).
DONALD TRUMP CONTRO L EUROPA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
Non solo, il deficit negli ultimi tre anni è stato in gran parte colmato dalla voce servizi e dalle royalties pagate sulla proprietà intellettuale. Da Google a Meta, da Microsoft a Netflix, la supremazia high tech ha compensato lo svantaggio nell’industria manifatturiera, conseguenza di un mutamento di lungo periodo, cominciato fin dagli anni 80, che ha trasformato gli Usa in una superpotenza finanziaria e tecnologica. Potremmo dire che è stata la Reaganomics non l’Organizzazione mondiale del commercio pur con tutti i suoi errori e pasticci.
[…] La prova del nove non è nell’economia, dove lo svantaggio europeo è chiaro, ma nella politica di sicurezza, cioè vedremo se il presidente americano terrà una linea ferma contro Putin sull’Ucraina e se lascerà cadere la sua minaccia di mollare la Nato a sé stessa.
URSULA VON DER LEYEN - DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Sul Financial Times Martin Sandbu ha scritto che cedere “al bullismo” americano è un grave errore per molte ragioni. Intanto l’accordo non sarà definitivo, lo si è visto con Canada e Messico, mentre ci sono già segnali allarmanti anche nei confronti del Giappone. “Non ci sarà nessuna soluzione, ci sarà un caos strumentale collegato a ogni tipo di richiesta in stile mafioso (basta chiedere al Brasile)”.
La Ue aveva alternative? Secondo il quotidiano della City “il compito della Commissione non era raggiungere un’intesa comunque, ma trovare il modo di garantire le proprie economie, le proprie imprese e i propri lavoratori”.
IL VALORE DELL EXPORT ITALIANO VERSO GLI STATI UNITI
Secondo Sandbu gli Usa sono più vulnerabili di quel che si pensa e la Ue più forte di quanto sembra, non solo perché può usare strumenti come l’Aci (Anti coercion instruments) che dà ampi poteri di intervento, ma anche perché gli europei in realtà comprano poche merci prodotte dalla manifattura americana che Trump vuole potenziare, mentre spendono, come la bilancia dei pagamenti mostra, per il digitale e l’intrattenimento made in Usa. Invece di fasciarsi la testa e cedere, insomma, l’Unione europea dovrebbe reagire con proprie politiche industriali, non solo fiscali. Quali siano si sa già, sono scritte nei rapporti Draghi e Letta. E’ ora di farli uscire dai cassetti.
Ursula von der leyen e donald trump a Turnberry in Scozia - foto lapresse
LETTERA DI DONALD TRUMP A URSULA VON DER LEYEN CHE ANNUNCIA DAZI AL 30% ALL UE