BPM OKKUPA BANKITALIA! - GLI UFFICI DELLA POVERA ANNA MARIA TARANTOLA SARANNO OGGI PRESI D’ASSALTO DAI SOCI DIPENDENTI CHE VOGLIONO CACCIARE PONZELLINI E METTERE LE MANI SULLA POPOLARE DI MILANO - “AMICI”, SINDACATI, AZIONISTI DI MINORANZA, SOCI FRANCESI, I TRE CHE MIRANO AL CONTROLLO (ARPE, BONOMI, CHIESA), ORMAI MANCANO SOLO GLI USCIERI - MA SE L’ACCORDO NON “STERILIZZERÀ” I VOTI DEI DIPENDENTI, LA BANCA RISCHIA IL COMMISSARIAMENTO…

1 - BPM: IN BANKITALIA ANCHE LE MINORANZE, PONZELLINI PRESENTA DUALE...
(ANSA)
- Anche le minoranze della Banca Popolare di Milano e il Credit Mutuel sono attesi in Bankitalia per incontrare il vice direttore generale Anna Maria Tarantola e affrontare la spinosa questione della riforma della governance in modo da sterilizzare il potere dei soci dipendenti.

Questa mattina a Palazzo Koch sono in agenda piu' riunioni con la Vigilanza in vista del Cda di domani, che dovra' varare la riforma della governance e l'aumento di capitale per evitare la via del commissariamento targata Via Nazionale. In questo momento sono in Bankitalia il presidente Massimo Ponzellini e il direttore generale Enzo Chiesa, che hanno portato la bozza di riforma dello statuto su base duale emendata nel corso dell'ultima settimana.

A seguire sono attesi anche i rappresentanti dei soci non dipendenti e del Mutuel che la scorsa settimana avevano sostenuto una proposta di modifica della governance - gia' bocciata dalla maggioranza del board - su base monistica con la presidenza della banca su indicazione delle minoranze stesse.


2 - ATTACCO DI BONOMI SU BPM: PRONTI I VERTICI...
Massimo Restelli per "il Giornale"

Gli «Amici» e i capi squadra sindacali di Bpm si chiudono in «conclave» con l'imprenditore milanese Andrea Bonomi e fissano i pesi interni al nuovo consiglio di sorveglianza di Piazza Meda in formato «duale»: la riunione, preceduta in mattinata da un summit nell'ufficio del commercialista milanese Marcello Priori, si è protratta fino a tarda notte. Lo schema di comando, che lo stesso Bonomi potrebbe presentare oggi alla Banca d'Italia,sarebbe tuttavia il seguente: il numero uno di Investindustrial otterrebbe la presidenza del nuovo consiglio di sorveglianza.

Dove entrerebbero, oltre allo stesso Priori, anche Giorgio Benvenuto, Giovanni Bianchini e Onofrio Amoruso Battista (CariAlessandria). Nel consiglio di gestione, affidato a Enzo Chiesa (promosso per l'occasione da direttore generale a consigliere delegato), uno dei cinque posti sarà invece per Dante Razzano (ex Morgan Grenfell e Piaggio).

Graziano Tarantini passerebbe invece alla presidenza di Banca Akros. In cambio Bonomi, i cui contatti con le sigle Bpm sarebbero stati favoriti da Battista e dall'avvocato Catapano, puntellerebbe l'aumento di capitale di Bpm con una somma definita «ingente»: la ricapitalizzazione, imposta da Bankitalia, tornerà domani sul tavolo del cda e dovrebbe attestarsi tra 900 milioni e un miliardo di euro.

In sostanza quello degli Amici è un atto di forza, ma tutto resta appeso all'esito del summit di questa mattina di Chiesa con il vicedirettore generale di Palazzo Koch, Anna Maria Tarantola, cui dovrebbe seguire l'invio ai consiglieri delle nuove bozze di statuto.

Resta alta,inoltre, l'incertezza sul ruolo del presidente Massimo Ponzellini, che appare ormai sostanzialmente isolato sia rispetto alle sigle sindacali interne sia rispetto alle segreterie nazionali, che hanno spezzato più di una freccia per la «soluzione» Matteo Arpe. Il banchiere è pronto, con il placet di Via Nazionale, a investire 200 milioni in Bpm, a patto però di poterne avere tutte le leve di comando.

L'attuale schema, elaborato da Chiesa in asse con gli Amici, supera quello che Ponzellini ha presentato all'ultimo cda, provocando un duro scontro con la maggioranza che l'ha eletto: la bozza dovrebbe dare maggior peso al consiglio di sorveglianza (compresi i poteri di indirizzo) e alleggerire i paletti previsti per entrare nel consiglio di gestione, ora tanto stringenti da escludere tre degli attuali consiglieri. In sostanza, un modo per inserire l'attuale assetto di comando di Bpm nella «scatola»del duale.

A prima vista l'opposto rispetto a quanto indicato dalla Vigilanza che, oltre a pretendere una netta separazione tra la sorveglianza e la gestione, vuole «azzerare» il peso oggi ricoperto dall'associazione degli «Amici». In caso contrario Bankitalia potrebbe ricorrere alle maniere forti, sterilizzando i diritti di voto dei dipendenti soci (articolo 20 del Testo unico bancario) o avviare un'ulteriore ispezione, che probabilmente sarebbe l'anticamera del commissariamento.

Il rischio dello stallo domani al cda di Piazza Meda è quindi elevato, anche perché i sindacati nazionali hanno già di fatto «commissariato» le sigle interne: dopo la Fabi di Lando Maria Sileoni e la Fiba di Giuseppe Gallo oggi è atteso il direttivo della Uilca di Massimo Masi. I sindacati nazionali hanno inoltre affidato a Marcello Messori e Gaetano Presti la redazione di una terza bozza di governance. Il documento è in uno stato «grezzo» ma, spiega un consigliere, «potrebbe indicare la direzione di marcia e i ruoli».

 

ANNA MARIA TARANTOLA andrea bonomi MASSIMO PONZELLINI 9op 28 matteo arpe

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”