despacito bollore

''DESPACITO'' FA RICCO BOLLORE’ (COME SE NE AVESSE AVUTO BISOGNO) - LA UNIVERSAL MUSIC, CONTROLLATA DA VIVENDI, DISTRIBUISCE IL TORMENTONE DELL’ESTATE: LA CANZONE PIU’ ASCOLTATA DI SEMPRE: 5 MILIARDI I CONTATTI STREAMING - ED IL BRETONE INCASSA 300 MILIONI

 

 

Ugo Bertone per Libero Quotidiano

 

despacito  luis fonsi despacito luis fonsi

La gallina dalle uova d' oro di Vincent Bolloré è Despacito. Sì, proprio il tormentone dell' estate che consola il finanziere brètone delle battaglie campali in Telecom, dove solo tra qualche settiamna verrà nominato il successore di Flavio Cattaneo, come ha spiegato ieri sera il ceo transalpino Arnaud de Puyfontaine. Ma, come suggerisce la canzone di Luis Fonsi, talvolta è saggio procedere poco alla volta.

 

Come dimostrano i conti di Universal Music, la consociata che ha riservato al colosso Vivendi, che controlla Telecom Italia (ma anche il 29% di Mediaset nonché la pay tv francese Canal Plus), le soddisfazioni migliori in questi mesi. Il giro d' affari di Universal, una delle tre grandi sorelle del mercato della musica, vanno infatti a gonfie vele: il giro d' affari sale del 14% a 2,666 miliardi di euro. Tutto merito dello streaming (+45,1%) che, si legge nel bilancio, "ha ampiamente compensato il calo delle vendite fisiche".

vincent bollore vincent bollore

 

Tutto per merito delle intuizioni dell' amministratore, sir Lucian Charles Grainge, il baronetto inglese premiato dalla corona britannica per l' interminabile catena di successi dei suoi pupilli: Amy Winehouse, Abba, Eurithmic, Rihanna, Take That, Rolling Stones, U2 e così via fino al nostro Andrea Bocelli. È lui, l' uomo che secondo la profezia di Billboard, la Bibbia del rock «potrà salvare la musica ai tempi del digitale», come confermano i numeri.

 

«Despacito - si legge nel bilancio della multinazionale - è la canzone più diffusa in streaming della storia: cinque miliardi su tutte le piattaforme esistenti». Per le tasche di Bolloré questo successo contribuisce in maniera significativa alle entrate boom della musica: 311,8 milioni di euro (+41%) cui hanno per la verità contribuito altre hits, tra cui la riedizione di Sergent Pepper dei Beatles. Ma il successo di Despacito è davvero il fatto nuovo per un settore che, scese le vendite dei dischi, è alla costante ricerca di nuove fonti di guadagno.

 

luis fonsi daddy yankeeluis fonsi daddy yankee

Un conto preciso non è facile, ma di sicuro a guadagnarci è stato Youtube: per ogni click si calcola in media l' incasso di un dollaro in pubblicità, ovvero più o meno 5 miliardi per le varie Google e Facebook. Per quanto riguarda gli autori e gli artisti, un conto empirico si colloca tra i 5 e gli 8 euro ogni mille visualizzazioni dei video, il che fa attorno ai 30-40 milioni.

 

A tutto questo vanno aggiunti i compensi per i brani comprati via web o Spotify oltre ai "vecchi" diritti radio e tv. Nonché un indotto formidabile, di grande interesse agli occhi delle strategie di Bollorè.

 

gli uffici di youtube gli uffici di youtube

Il tycoon, in causa con Mediaset per il mancato acquisto di Premium, ha più volte dichiarato di voler creare un polo multimediale latino, da opporre allo strapotere angloamericano favorendo «una politica a lungo termine di sviluppo delle convergenze tra telecomunicazioni e contenuti». Despacito dimostra che l' impresa di sfidare Hollywood e Murdoch non è poi così disperata. «È la prima canzone non in inglese che negli ultimi vent' anni è balzata in testa alle classifiche americane - si legge ancora nel bilancio - Nel Regno Unito è la canzone non in inglese che ha venduto di più nella storia».

 

Sir Lucian Charles GraingeSir Lucian Charles Grainge

E già si profilano grossi affari in Cina con il colosso Tencent e in India, con i divi di Bollywood. Insomma, una nota di conforto alla vigilia del braccio di ferro con le autorità italiane che hanno acceso più di un faro nelle attività di Vivendi, soprattutto in merito alla posizione dominante in Telecom che la società parigina continua a negare «in quanto la partecipazione nel capitale non è sufficiente da permettergli di esercitare in modo stabile un' influenza dominante in occasione delle assemblea generali degli azionisti di Telecom Italia».

 

Così si legge nella nota del gruppo: «tutti i dati empirici - continua il testo - rivelano senza equivoci che Vivendi non è in posizione di controllo nelle assemblee di TI». Tesi opinabile che il successore di Cattaneo dovrà sostenere con la Consob, l' AgCom, il governo italiano e la magistratura. Insomma, ci vorrebbe uno come sir Grainge.

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."