donald trump tower narendra modi

LA DIPLOMAZIA DEL MATTONE – LA TRUMP ORGANIZATION PUNTA A REALIZZARE 19 PROGETTI IMMOBILIARI IN GIRO PER IL MONDO, DALL’INDIA ALL’OMAN. E PER FARLO VUOLE “SFRUTTARE” IL SECONDO MANDATO DEL PRESIDENTE – IN ALMENO 8 PAESI L’AZIENDA DELLA FAMIGLIA TRUMP È ALLA RICERCA DI PERMESSI GOVERNATIVI, SUBAPPALTATORI, ACQUIRENTI – SI TRATTA DI OPERAZIONI CHE TRIPLICHERANNO IL NUMERO DI PROPRIETÀ DEL TYCOON ALL’ESTERO. E CHE SOLLEVANO TIMORI SUGLI INEVITABILI CONFLITTI DI INTERESSE…

Estratto dell’articolo di Roberto Festa per “il Fatto Quotidiano”

 

donald trump trump tower (2)

Diciannove progetti immobiliari a marchio Donald Trump in giro per il mondo. È quello cui la Trump Organization intende lavorare fuori degli Stati Uniti, negli anni del secondo mandato del presidente – il cui patrimonio personale, secondo Forbes, era di 6 miliardi di dollari al momento della rielezione, nel novembre 2024.

 

In almeno 8 Paesi l’azienda di famiglia è alla ricerca di permessi governativi, subappaltatori, acquirenti. Alcuni dei progetti sono in fase di sviluppo da anni. Altri solamente all’inizio. Si tratta, nell’insieme, di operazioni che triplicheranno il numero di proprietà di Trump operative all’estero. E che sollevano timori sugli inevitabili conflitti di interesse.

 

[…] Secondo un’analisi di Reuters, quattro quinti dei circa 80 milioni di dollari incassati dalla società nel 2024, al netto delle spese di gestione, deriva proprio da campi da golf e resort turistici. È un dato che si spiega con le recenti trasformazioni nel mercato immobiliare - e con le vicissitudini personali del presidente.

 

TRUMP TOWERS - INSTANBUL

Da un lato, le molteplici azioni legali aperte contro il tycoon a New York hanno condotto a uno spostamento del baricentro dei suoi affari dalla città dove è nato, e che lo ha reso famoso, alla costa sud-est della Florida.

 

Dall’altro, il raffreddamento del mercato immobiliare a New York – una delle proprietà di Trump più iconiche in città, 40 Wall Street, è sfitta al 20 per cento della sua capacità – ha consigliato di puntare non più tanto sul residenziale, quanto piuttosto su tempo libero, sport, turismo.

 

I gioielli della corona di Trump sono oggi il resort di Mar-a-Lago, dove Trump vive, riceve dignitari stranieri e dove i miliardari vanno in vacanza; e tre golf club – a Doral, Jupiter e West Palm Beach – che si sono rivelati una vera e propria manna per il flusso di cassa presidenziale.

 

[…]  Poco prima dell’inizio del secondo mandato, il 10 gennaio 2025, la società ha pubblicato un “ethics agreement”, una serie di regole che dovranno guidare la gestione degli affari del presidente nei prossimi quattro anni.

 

trump tower

Tra queste, la nomina di un legale esterno incaricato di esaminare transazioni aziendali per un valore superiore a 10 milioni di dollari; il mantenimento dei beni di proprietà di Trump in un trust; la limitazione del suo accesso a informazioni finanziarie dettagliate sull’azienda.

 

La famiglia Trump si impegna anche a non fare affari “con governi stranieri”, lasciando però aperta la possibilità di operazioni immobiliari internazionali con soggetti che non siano direttamente controllati dai governi.

 

Si tratta di un espediente chiaramente retorico. Ogni importante operazione immobiliare ha infatti bisogno del via libera delle autorità di governo e regolamentazione. Se la “forma” è rispettata, la sostanza è piuttosto una. La Trump Organization può fare affari con chi vuole e dove vuole.

NARENDRA MODI E DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA - FOTO LAPRESSE

 

In Oman, l’azienda di Trump collabora con DarGlobal, società di sviluppo immobiliare del Dubai, e con Omran Group, braccio turistico del governo, alla costruzione di un hotel, un campo da golf e ville che costeranno oltre 13 milioni di dollari e che sono destinate ai superricchi di Cina, Russia, Iran, India.

 

 Il progetto, cui lavorano schiere di migranti da Bangladesh e Pakistan, viene sviluppato su terreni di proprietà del sultanato dell’Oman, che ha messo a disposizione ingenti fondi infrastrutturali per sostenerlo e che ora collabora con l’amministrazione statunitense su alcuni dei più scottanti dossier internazionali, dallo Yemen all’Ucraina.

 

JD VANCE E NARENDRA MODI

Sceicchi e uomini d’affari dell’Arabia Saudita sono da anni fidati partner di Trump. Proprio una società immobiliare saudita, Dar Al Arkan, con legami molto stretti con il governo di Riad, lavora a tre progetti immobiliari con la Trump Organization.

 

Liv, la lega del golf saudita, ha organizzato 6 dei suoi tornei nei campi di Trump. E Affinity Partner, la società di private equity del genero del presidente, Jared Kushner, ha ricevuto 2 miliardi di dollari in investimenti da parte del Public Investment Fund guidato dal principe della corona saudita, Mohammed bin Salman.

 

PROGETTO DELLA TRUMP ORGANIZATION A PUNE IN INDIA

Per quanto riguarda l’India, è destinata ad avere il maggior numero di Trump Towers al di fuori degli Stati Uniti, con almeno 8 progetti che si prevede di completare nei prossimi 6 anni.

 

Tribeca Developers, licenziataria esclusiva degli immobili a marchio Trump in India, prevede di allargare gli affari dalle torri a uffici e campi da golf, che dovrebbero generare circa 1,75 miliardi di dollari in vendite. Non sfugge che il vice JD Vance ha appena visitato New Dehli, proclamando la necessità di “legami stretti” tra i due governi.

 

Donald Trump Jr o Eric Trump dovrebbero invece arrivare in India nei prossimi giorni, per controllare lo stato dei lavori alla Trump Tower di Gurgaon.

 

DONALD TRUMP PARLA DALLA TRUMP TOWER DI NEW YORK 2

La Trump Organization ha progetti immobiliari in corso anche in Uruguay, Indonesia, Emirati Arabi Uniti. Particolarmente interessante per gli affari del presidente appare il Vietnam, con diversi piani di sviluppo già pronti, tra cui un complesso residenziale e tre campi da golf da costruire con un partner locale, Kinhbac City, nei pressi della capitale Hanoi.  […]

 

Da nessuna parte forse l’intreccio tra politica e affari è però più evidente che in Serbia. Nel corso di una visita a Belgrado, il figlio maggiore di Trump, Donald Jr, ha reiterato l’appoggio del governo americano al presidente serbo Aleksandar Vucic, oggetto di imponenti proteste popolari. A Belgrado, la Trump Organization prevede di costruire un Trump International Hotel sul sito, di proprietà governativa, dove si trovava il ministero della Difesa jugoslavo, bombardato dalla Nato 26 anni fa.

donald trump gioca a golf donald trump con don jr e ivanka PROGETTO DELLA TRUMP ORGANIZATION A PUNE IN INDIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…