MARE SALATISSIMO - DOPO L’ACQUISTO DI “TIRRENIA”, IL GRUPPO “MOBY” HA IL MONOPOLIO SUI TRAGHETTI E I PREZZI SONO SALITI ALLE STELLE - PER IL VIAGGIO DI UNA FAMIGLIA DI 4 PERSONE, IN DIREZIONE OLBIA O TORRES, SI ARRIVA A SPENDERE 1360 EURO
Nicola Pinna per “la Stampa”
Il monopolio è soprattutto una questione di prezzi. E i listini raccontano con largo anticipo ciò che è scritto sugli atti notarili. Quel che doveva rimanere riservato, cioè l’acquisto della Tirrenia da parte dell’armatore di Moby, salta fuori prenotando un viaggio in traghetto per la Sardegna. I prezzi sono gli stessi per tutte le rotte. Di cartello non si può parlare, ma una cosa sembra evidente: sul business dei mari non c’è più concorrenza. L’ex compagnia di Stato ora è nelle mani del suo (ugualmente ex) principale concorrente.
Vincenzo Onorato piglia tutto: mette a segno un blitz da cento milioni di euro e così la gestione del traffico marittimo dipende quasi esclusivamente da lui. L’operazione non è ancora ufficiale, ma come sarà regolato il mercato appare già piuttosto chiaro: tariffe più alte, nessuna possibilità di andare a caccia di un’offerta. Per fare una prova basta prenotare il viaggio per una famiglia di 4 persone: direzione Olbia o Torres, tra il 3 e il 16 agosto.
Qualunque sia il porto di partenza, scegliere l’una o l’altra compagnia fa davvero poca differenza. Con un record: 1360 euro per la traversata Genova-Porto Torres a bordo di un traghetto Tirrenia. «Si sta già verificando una situazione che ci preoccupa molto - denuncia l’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana - Il 90% del traffico passeggeri e merci sarà nelle mani di una sola persona. Un soggetto economico in posizione dominante in un mercato ristretto».
Preoccupazioni a parte, la Regione Sardegna ha già inviato un esposto all’Antitrust e sta cercando di fermare il passaggio di proprietà della Tirrenia. Ma forse è già troppo tardi, perché proprio ieri l’operazione è stata conclusa di fronte a un notaio di Milano. E per essere certi che l’affare sia fatto per davvero bastano le dimissioni dell’ad di Tirrenia, Ettore Morace, al timone della neonata Cin da quando la compagnia pubblica è stata privatizzata.
Ha mantenuto una promessa che aveva fatto pubblicamente: «Appena cambieranno gli assetti societari lascerò questo incarico». Col sostegno economico del fondo americano Och Ziff, Vincenzo Onorato ha completato un piano che studiava da mesi: ha versato 80 milioni al fondo Clessidra e 20 agli altri ex soci che insieme a lui avevano rilevato la Tirrenia nel 2011.
La battaglia navale, comunque, non è ancora finita. Il caso è sul tavolo del Garante per la concorrenza e del ministro delle Infrastrutture, ma anche quest’anno la vacanza nell’isola è un sogno che una famiglia con reddito medio (e auto al seguito) non può coltivare. Per raggiungere la Gallura, la zona preferita dai turisti, i prezzi dei traghetti sono già saliti alle stelle. Da Genova a Olbia sulla Tirrenia non ci sono cabine disponibili per il periodo prescelto.
Unica soluzione il passaggio ponte a 951 euro. Sulla Moby si risparmia un po’: due euro in meno ma con una cuccetta quadrupla. Per i collegamenti da Civitavecchia, destinazione Olbia, le tariffe si discostano di 100 euro: 853 per viaggiare con Moby, 943 con Tirrenia. Con Moby si può partire anche da Livorno e Piombino, ma la spesa non è molto più bassa: 954 euro o 811.
Le compagnie più piccole non hanno margini per fare concorrenza. E allora si adeguano: 1392 euro da Genova a Porto Torres con Grandi Navi Veloci, 940 da Livorno a Golfo Aranci con Sardinia Ferries e 900 da Civitavecchia a Porto Torres con Grimaldi Lines. Aggiungendo il costo di un hotel, e di qualche cena in ristorante, le ferie in Sardegna se le possono permettere davvero in pochi.