merkel coronavirus germania

CRUCCHI INGRATI – L'AVVOCATO CRISTINA ROSSELLO: ALLA GERMANIA, A CUI GLI ALTRI PAESI EUROPEI ABBONARONO IL DEBITO DI GUERRA NEL 1945, NON SI CHIEDE DI RESTITUIRE NIENTE, MA SOLO DI PARTECIPARE A UN INVESTIMENTO COLLETTIVO – È UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO E BISOGNA AGIRE SUBITO ATTRAVERSO BOND PERPETUI O A LUNGHISSIMA SCADENZA GARANTITI DALLA BCE

 

 

Cristina Rossello per “Libero quotidiano”

 

angela merkel starnutisce 2

Una cosa è vedere il sentiero giusto, un' altra è imboccarlo. Finalmente una presa di posizione forte e coesa nel Paese a favore di quell' auspicata tempestiva operazione finanziaria europea che determini immediatamente l' immissione di liquidità di cui abbiamo bisogno. Si è raggiunta nel Paese la lungamente attesa consapevolezza che la catastrofe consente di derogare alla regola dei pareggi di bilancio. Il volo di Mario Draghi sul Financial Times, destinato a entrare nella storia europea, ha rotto gli argini di quella resistenza burocratica interna che rigidamente ci frenava ogni proposta.

 

La sponda pronta e immediata dei migliori e più quotati economisti internazionali ha chiarito che in tempi di catastrofe, come quella che sta vivendo, l' Europa deve potersi muovere senza limiti. Silvio Berlusconi, con Antonio Tajani, da più di due settimane sprona il governo in tal senso, spingendo e insistendo con suggerimenti generosi, senza facili opportunismi politici.

 

merkel avatar

Occorre subito un progetto nazionale ed europeo per dare ossigeno a chi ne ha bisogno. Il presidente Mattarella invoca il dovere dell' Unione europea di aiutare chi non ce la fa. E in questo momento unico Papa Francesco da Piazza San Pietro innalza una preghiera dando forza alla solidarietà umana nella fede dell' indulgenza plenaria.

 

Lagarde

Dunque Unione adesso o mai più. Se sul fronte europeo si profila un nuovo prezioso "assetto mediterraneo" che potrebbe dare in futuro nuovi interessanti sviluppi geopolitici, tuttavia le resistenze sono forti, con le ingenerose Germania e Olanda che oppongono i loro altolà. Non sono certo sviste o distrazioni le risposte di Lagarde e Von der Leyen. Abbandoniamo allora la generosità e invochiamo la gratitudine. Esiste una regola comune che va anche al di là della tecnica del diritto dei singoli Paesi Membri e risiede nella più ampia sfera giuridica dei rapporti che fondano l' Ue: la gratitudine.

 

UNIONE EUROPEA CORONAVIRUS

La gratitudine è un valore, anche misurabile. Una donazione può addirittura essere sempre revocabile per ingratitudine, anche quando il donatario manifesti un sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della dignità del donante, contrastante con il senso di riconoscenza e di solidarietà che, secondo il comune sentire, dovrebbe invece improntarne l' atteggiamento.

merkel

 

Un gruppo di Paesi dell' Unione europea ipotizza un prestito dell' Ue stessa: non contribuire perché non si ha stima nelle loro qualità restitutorie è ingratitudine. Non si chiede che la Germania restituisca qualcosa ma soltanto che contribuisca a costruire con gli altri Paesi europei, tutti insieme, un nuovo debito collettivo, di cui rispondere tutti insieme, partecipando con nuova fiducia globale per un avvenimento nuovo.

 

INVESTIMENTO SUL FUTURO

Si tratta di un investimento per il futuro: una partecipazione a un futuro debito. È storia.

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

E se risaliamo al famoso debito di guerra tedesco dopo il 1945 apprendiamo che aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora) pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non poteva pagare i debiti accumulati in due guerre da essa stessa provocate. La Russia pretese e ottenne il pagamento dei danni di guerra fino all' ultimo centesimo mentre l' Italia, insieme ad altri Paesi europei rinunciò a più di metà della somma dovuta da Berlino.

 

UNIONE EUROPEA CORONAVIRUS 1

C' è un algoritmo per tutto, anche quello che calcola la gratitudine in caso di donazione.

Va spiegato alla Germania che l' avere rimesso un debito costituisce una donazione e che il trattato firmato a Londra fu una erogazione che le consentì di dimezzare il proprio debito di guerra del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il proprio default. I Paesi che acconsentirono di non esigere il dovuto possono (devono) dunque ora invocare gratitudine per i popoli e la storia che essi rappresentano. Senza la donazione dell' accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per 50 anni.

 

TUTTI INSIEME

Ora dunque la Germania deve esprimere quella gratitudine che non è solo gesto magnanimo, ma dovere. E non le si chiede di restituire qualcosa, si badi, ma di partecipare semplicemente a un investimento collettivo. Lo shock da coronavirus richiede un' importante risposta europea il cui costo dovrà essere distribuito su più generazioni.

meccanismo europeo di stabilita' 3

 

Si può ora costruire tutti insieme in Europa un nuovo debito collettivo, di cui rispondere tutti dopo un lungo, lunghissimo, periodo di tempo, partecipando con nuova fiducia globale per un avvenimento nuovo. In conclusione, si tratta di un investimento per il futuro: una partecipazione a un futuro debito. Bisogna agire subito. Lo si potrebbe anche fare attraverso bond perpetui o a lunghissima scadenza garantiti dalla Bce, Germania permettendo.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)