TI FACCIO UNA FIBRA COSÌ – IL GOVERNO CONTINUA A METTERE SPALLE AL MURO TELECOM E ORA SI SCOPRE CHE ANCHE TERNA POTREBBE DARE UNA MANO SU INTERNET VELOCE – IL GRUPPO POSSIEDE LA EX RETE AD ALTA TENSIONE DI ENEL E S’INTEGREREBBE ALLA PERFEZIONE CON IL COLOSSO ELETTRICO

Massimo Sideri per il “Corriere della Sera

 

Il dossier banda ultra-larga del governo Renzi si fa sempre più «elettrico»: oltre all’Enel, anche Terna potrebbe contribuire alla creazione di un’infrastruttura di nuova generazione per portare la fibra «spenta» nelle case di tutti gli italiani. L’incontro tra l’amministratore delegato di Terna, Matteo Del Fante, e lo staff di Palazzo Chigi che si occupa del piano, in primis il vicesegretario generale del Consiglio dei ministri Raffaele Tiscar, si è tenuto pochi giorni fa, lo scorso 4 maggio.

 

matteo del fante (4)matteo del fante (4)

Terna, società controllata al 29,85% dalla Cassa depositi e prestiti attraverso Cdp Reti, è l’operatore di trasmissione di energia elettrica: nella sostanza è il sistema nervoso centrale del Paese. Da ricordare che da circa un anno in Cdp Reti è entrata, con una quota del 35%, State Grid Corporation of China attraverso una società veicolo. Quindi Terna è anche un po’ cinese. 


Il gruppo potrebbe contribuire alla posa di una rete «spenta», cioè solo il cavo in fibra ottica sul quale poi i singoli operatori telefonici dovrebbero attivare il servizio di traffico dati e voce, in buona parte del territorio nazionale: il gruppo possiede difatti la ex rete di trasmissione ad alta tensione dell’Enel. Nella sostanza si tratta dei tralicci più imponenti che siamo abituati a vedere al fianco delle autostrade. 


La posizione di Terna rispetto a quella dell’Enel — già molto calda sul piano — sarebbe ancora colloquiale: l’incontro di una decina di giorni fa a Palazzo Chigi è stato il primo confronto sul tema, mentre il dialogo tra il gruppo elettrico guidato da Francesco Starace e il governo andrebbe avanti da circa un paio di mesi. In particolare sembra che il momento chiave sia stato l’ultimo viaggio del premier a Malta dove aveva avuto la possibilità di parlarne con il manager Enel. 

Raffaele TiscarRaffaele Tiscar


È probabile che anche Terna stia seguendo l’iter già affrontato dall’Enel che da parte sua ha avuto incontri ai massimi livelli con i ministeri competenti, a partire dall’azionista, Tesoro e con le authorities. 


Dalle mosse di Terna dovrebbe dipendere il futuro del dialogo con Telecom Italia: Palazzo Chigi, con i due assi sul tavolo, potrebbe avviare la costruzione dell’intera infrastruttura teoricamente anche senza il primo operatore telefonico vista la capillarità e complementarità delle reti elettriche ad alta tensione (Terna) e media e bassa (Enel). 


Peraltro non avendo velleità di offrire il servizio telefonico una rete così costruita non darebbe nemmeno vita a un soggetto verticalmente integrato che porrebbe un rischio in termini di creazione di un nuovo monopolio. 


Una delle ipotesi su cui si starebbe ragionando è quella di costituire una società partecipata dal pubblico con una quota del 30% da portare potenzialmente sul mercato (modello Terna), magari apportando in un secondo momento anche le torri di Rai Way. Ma siamo molti passi avanti. 

tralicci energia elettrica 1tralicci energia elettrica 1


Per adesso si tratta di attendere le regole di ingaggio con le quali il governo definirà l’accesso ai 6,5 miliardi di investimento pubblici. Per Enel c’è, in parallelo, un altro tema che potrebbe avere un peso indiretto nella partita: a fine 2015 finisce il ciclo tariffario attuale e, dunque, dovrà essere aperto molto presto il confronto sul nuovo ciclo di tariffe con il regolatore. Per 4 o, addirittura, 6 anni. 

francesco starace intervistato (2)francesco starace intervistato (2)


Certo è che il governo appare molto attento e determinato nel raggiungere gli obiettivi dell’Agenda europea 2020 (una velocità di navigazione a 100 megabit al secondo per il 50% della popolazione e almeno 30 per gli altri). Peraltro è da segnalare che a dare manforte all’asse «interventista» di Tiscar sulla digitalizzazione del Paese è arrivato da poco alla guida dell’Agid, Antonio Samaritani, che aveva lavorato in Regione Lombardia come responsabile dei sistemi informativi proprio con il vicesegretario per «combattere» lo strapotere di Lombardia informatica, fortino di An e poi della Lega. 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...