big emiro empire state building

L’EMPIRATORE DEL QATAR - L’EMIRO DEL GOLFO ATTRAVERSO IL FONDO SOVRANO “QATAR INVESTMENT AUTHORITY” COMPRA PER 622 MILIONI DI DOLLARI IL 10% DELL’EMPIRE STATE BUILDING, E DIVENTA UNO DEI MAGGIORI AZIONISTI DEL GRATTACIELO SIMBOLO DI NEW YORK

Federico Rampini per “La Repubblica

 

francois hollande con l emiro del qatar tamim al thanifrancois hollande con l emiro del qatar tamim al thani

È un simbolo universale dell' impero americano, lo dice il nome stesso. Ora una bandiera araba sventola, in senso figurato, sulla sua cima. L' Empire State Building nel cuore di Manhattan ha un nuovo azionista: il fondo sovrano Qatar Investment Authority. Con 622 milioni di dollari l' emirato arabo è diventato uno dei maggiori azionisti (10 per cento del capitale) della società che possiede e gestisce il grattacielo- icona, più altre proprietà immobiliari.

 

L' Empire State Building, 102 piani e 440 metri di altezza, situato tra la Quinta Avenue e la 34esima Strada, fu battezzato così nel 1931 prendendo in prestito il nomignolo imperiale dello Stato di New York. E per 40 anni riuscì a mantenere il primato dell' edificio più alto del mondo. Ma New York non è l' unico mercato immobiliare a fare notizia per gli investimenti del Qatar.

la moglie dell emiro del qatar con le first lady la moglie dell emiro del qatar con le first lady

 

In Italia già nel 2013 l' emiro aveva comprato a Firenze il rinascimentale Palazzo della Gherardesca che ospita un hotel di lusso, e il parco storico adiacente. Ora il fondo sovrano del Qatar è interessato ad acquistare altri palazzi storici nel centro storico di Firenze, attraverso i grandi magazzini inglesi Harrods che controlla dal 2010.

 

A New York, malgrado lo status storico dell' Empire State Building, che fu a lungo la cima più riconoscibile del panorama urbano e anche l' osservatorio panoramico più frequentato dai turisti, l' arrivo dell' investitore arabo non desta scalpore. Ci sono precedenti illustri, di icone urbane finite in mani straniere. Per molti investitori esteri, oggi in particolare dai Paesi emergenti, l' investimento nel mattone newyorchese è un trofeo ambitissimo.

emiro del qatar con la moglie emiro del qatar con la moglie

 

Sorvolando sui vari oligarchi russi o miliardari cinesi e brasiliani che fanno salire la bolla dei prezzi per le penthouse (i superattici) con vista su Central Park, la storia dei maxi-investimenti in interi grattacieli ha dei precedenti illustri. E forse un po' iettatori. Tutti qui ricordano che all' apice della potenza economica del Giappone fu una multinazionale del Sol Levante, la Mitsubishi, a comprarsi l' intero Rockefeller Center. Era il fatidico 1989, l' America si sentiva invasa e assediata dalle aziende nipponiche, ma proprio quell' anno scoppiò la bolla della Borsa di Tokyo e cominciò una depressione che non si è ancora conclusa.

 

empire state buildingempire state building

Più di recente, qualcuno si è chiesto se non sia un segnale analogo l' acquisto del Waldorf Astoria da parte del colosso assicurativo cinese Anbang, un investimento da 2 miliardi al termine del quale l' hotel che ospitò tanti presidenti da Roosevelt in poi verrà trasformato in condominio. Se non è un segnale premonitore che la Cina sta per imboccare un "declino giapponese", in alternativa potrebbe essere un' avvisaglia che la bolla speculativa newyorchese è vicina alla fine? Molti indicatori confermano che il mercato immobiliare americano ha recuperato tutte le perdite del 2008-2009 e veleggia verso nuovi record nelle quotazioni.

l empire state building con i colori della bandiera inglese per l arrivo della coppia realel empire state building con i colori della bandiera inglese per l arrivo della coppia reale

 

Non sarebbe la prima volta che gli investitori stranieri rimangono col cerino acceso in mano, ultimi ad arrivare su un mercato già ipervalutato. Il Qatar ha trovato le porte aperte per il suo investimento ad alto valore simbolico nel cuore di Manhattan, non perché l' America non guardi "che colore hanno i soldi". In altri settori, considerati strategici, gli Stati Uniti hanno una complessa procedura di autorizzazione per gli investimenti stranieri. Il potere di veto è in mano al Dipartimento di Stato insieme a una commissione speciale del Congresso.

 

In passato furono bloccati investimenti stranieri, per esempio dalla Cina, nel settore delle telecom. Lo stesso emiro del Qatar ha subito intralci per le attività della sua tv Al Jazeera, la cui filiale americana è stata chiusa di recente. Ma il settore immobiliare non è mai stato considerato strategico e le acquisizioni straniere procedono senza difficoltà.

EMPIRE STATE BUILDING EMPIRE STATE BUILDING

Per i newyorchesi questo è solo l' ennesimo capitolo di una saga già ricca di personaggi vistosi: tra coloro che in passato si contesero il controllo dell' Empire State Building ci furono la ricca ereditiera Leona Helmsley poi finita in carcere per evasione fiscale, e anche un certo Donald Trump.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

DAGOREPORT: PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), ATTUATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI, HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DEI CONSEGUENTI INTROITI PUBBLICITARI) - IN COMPENSO LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI -PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO, ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’