operai fabbriche coronavirus fabbrica mauro biani

MASCHERINE E GUANTI PER TUTTI PER NON CHIUDERE LE FABBRICHE - GIORNATA SCANDITA DALLE VIDEOCONFERENZE FRA MINISTRI, INDUSTRIALI E DIRIGENTI SINDACALI - I 9.000 OPERAI DI FINCANTIERI SUBITO IN FERIE MA LAVORERANNO AD AGOSTO. LUNGHI STOP IN FCA - STABILIMENTI SUI QUALI CONTE NON CAMBIA STRATEGIA: L' ATTIVITÀ PRODUTTIVA DELLE FILIERE ITALIANE NON PUÒ ESSERE INTERROTTA IN UN CONTESTO ECONOMICO GIÀ DIFFICILISSIMO

 

Diodato Pirone per ''Il Messaggero''

 

 

Le fabbriche che non possono adeguarsi subito al metro di distanza fra le persone imposto dal coronavirus chiuderanno per qualche giorno, le altre no. Ma in alcune situazioni, come ad esempio alla Fincantieri (9.000 addetti diretti e 50.000 nell' indotto), per decisione unilaterale dell' azienda si faranno subito due settimane di ferie che, per la prima volta in Italia da parte di una grande azienda, saranno recuperate ad agosto.

Queste le due principali novità emerse dalla lunga giornata di ieri sul fronte delle regole per il lavoro al tempo del Coronavirus.

 

manley elkann

Una giornata scandita da una serie di videoconferenze, l' ultima delle quali iniziata alle 21. Al momento si sta lavorando per limare un testo d' accordo che dovrebbe sigillare la tregua dopo le tensioni emerse nelle scorse ore.

 

IL KIT Ai lavoratori degli stabilimenti di tutta Italia sarà fornito nel più breve tempo possibile un kit per la sicurezza: dalla mascherine ai guanti, tutto gratuitamente. È questo uno dei passaggi chiave del video incontro, in mattinata, tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Gualtieri, Catalfo, Patuanelli, D' Incà, il sottosegretario Fraccaro e i vertici di Cgil, Cisl e Uil nonché di Confindustria, Confapi e Confartigianato. Una riunione svoltasi «in un clima molto costruttivo» dove è emersa la «collaborazione delle parti sociali per una soluzione condivisa», spiega una nota di Palazzo Chigi a metà giornata. E l' accordo prenderà forma nella redazione di un protocollo di sicurezza ad hoc per i lavoratori negli stabilimenti di ogni tipo.

 

Stabilimenti sui quali Conte non cambia strategia: l' attività produttiva delle filiere italiane non può essere interrotta in un contesto economico già difficilissimo. Nessuna nuova misura restrittiva sulle fabbriche, insomma, ma l' assicurazione che «noi tutti abbiamo il vincolo morale e giuridico di garantire loro condizioni di massima sicurezza», spiega il capo del governo alle parti sociali esaltando il ruolo di chi - dai medici ai vigili del fuoco - in piena emergenza continua a recarsi nel proprio posto di lavoro: «In questo momento sono le colonne portanti su cui si regge l' intero Paese».

FINCANTIERI MONFALCONE

 

I protocolli di sicurezza, è la richiesta del governo agli industriali, devono essere rigidissimi. E chi non è pronto potrà stoppare la propria attività per avere il tempo di adeguarsi. Nel frattempo, le aziende potranno approfittarne per «sanificare» le aree e «sarà consentito l' uso degli ammortizzatori sociali». Tutto il necessario, insomma, perché gli stabilimenti restino aperti. Anche perché il governo deve già fronteggiare chi, da Fincantieri alla Ducati, ha deciso in autonomia già di sospendere tutte le attività. «Dobbiamo dare sicurezza a chi lavora «distinguendo l' essenziale (ad esempio sanità, filiera alimentare, servizi pubblici) da ciò che é rinviabile», spiega Maurizio Landini della Cgil mentre Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) confermano che il tema della sicurezza è stato condiviso da tutti nel corso della riunione.

catalfo

 

Il decreto del governo sull' emergenza Coronavirus non ordina il blocco delle fabbriche, ma sono tanti i grandi gruppi come Fincantieri e le piccole aziende, da Nord a Sud, che hanno deciso di sospendere l' attività. Alcune, come la Ferrari, hanno ridotto al minimo la presenza dei dipendenti negli stabilimenti di Maranello e Modena. Si ferma anche l' edilizia: i cantieri vanno verso la chiusura in tutta Italia, annuncia l' Ance, l' associazione dei costruttori. È la risposta alle richieste dei lavoratori, che per avere maggiori tutele in alcuni casi sono scesi in sciopero.

 

Fincantieri ha sospeso tutte le attività produttive in tutti gli stabilimenti italiani fino al 29 marzo, con il ricorso alle ferie collettive.

Si ferma fino all' inizio della prossima settimana la Ducati di Bologna con l' obiettivo, concordato con il sindacato, di riaprire progressivamente a turni ridotti alcuni reparti adattati alle nuove norme.

 

La Brembo, che ha i suoi stabilimenti nel bresciano e nel bergamasco, le aree più colpite dal virus, ha sospeso dal 16 al 22 marzo le attività produttive. Fca ha deciso di prolungare le fermate degli stabilimenti di Melfi e Pomigliano fino a martedì per continuare gli interventi di igienizzazione e riorganizzazione del lavoro, stop alla Sevel di Val di Sangro anche lunedì. «Le mie priorità in questo momento sono la salute e la sicurezza dei dipendenti di Fca», ha scritto l' amministratore delegato Mike Manley ai lavoratori del gruppo.

roberto gualtieri giuseppe conte patuanelli

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)