carolina orlandi

‘LA MORTE DI DAVID ROSSI È SULLA COSCIENZA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA’ - VIDEO: CATERINA ORLANDI, FIGLIA DEL MANAGER DI MPS CHE QUALCUNO HA BUTTATO DI SOTTO NEL 2013, HA SCRITTO UN LIBRO IN CUI RACCONTA COME SIENA (MAGISTRATI, POLITICI, FORZE DELL’ORDINE ECC) HA INSABBIATO IL CASO: ‘CI SONO ANCORA OGGI UN SACCO DI INCONGRUENZE, E GLI AMICI DI DAVID SONO SPARITI TUTTI, C’È UN CLIMA DI OMERTÀ’

  1. VIDEO - CAROLINA ORLANDI A RTL 102.5

 

 

  1. DAVID ROSSI, LA FIGLIA SU RTL 102.5: “LA MORTE DI DAVID ROSSI È SULLA COSCIENZA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA”.

Da www.rtl.it

 

CAROLINA ORLANDI LIBRO SU DAVID ROSSI

“Possiamo dire che la morte di David Rossi pesi sulla coscienza delle giustizia italiana, La Procura è partita subito con l’assunto che questo uomo si è suicidato, quindi le indagini sono state fatte solo in questa direzione". Questa è la denuncia di Carolina Orlandi, la figlia della moglie di David Rossi (responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, precipitato da una finestra della banca il 6 marzo del 2013), che a Non Stop News su Rtl 102.5 risponde così alla domanda dei conduttori Pierluigi Diaco, Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi.  “Ci sono ancora oggi un sacco di incongruenze, molti elementi sono andati perduti col passare del tempo, ma soprattutto gli amici di David sono spariti tutti, c’è un clima di omertà”.

 

 

  1.  "DAVID ROSSI NON SI È SUICIDATO": LA VERSIONE DELLA FIGLIA CAROLINA ORLANDI IN UN LIBRO

carolina orlandi

Ilaria Betti per https://www.huffingtonpost.it/

 

"David Rossi non si è suicidato. L'hanno descritto come un pazzo, come un uomo di malaffare. Ma non era così e non voglio che venga ricordato solo come un corpo volato giù da una finestra": così la figlia Carolina Orlandi ha spiegato i motivi che l'hanno spinta a scrivere il libro "Se tu potessi vedermi ora". Nel memoir, edito da Mondadori e appena dato alle stampe, la venticinquenne ricostruisce i contorni della sospetta morte del marito della madre Antonella Tognazzi e responsabile dell'area comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, precipitato dalla finestra del suo ufficio, nel bel mezzo dello scandalo in cui era coinvolta la banca.

 

Era il 6 marzo 2013 e Carolina aveva ventuno anni: il caso viene subito archiviato come suicidio, ma ben presto iniziano ad emergere una serie di contraddizioni e incongruenze, dalla dinamica della caduta a inquietanti retroscena. "Siamo convinti che non si sia suicidato e non perché lui 'non lo avrebbe mai fatto', ma perché abbiamo letto le carte - ha affermato ad HuffPost -. Nei giorni prima della fine, era terrorizzato. A casa avevamo preso a scriverci perché temeva che ci fossero delle cimici. Sapeva di essere finito in qualcosa di grosso".

carolina orlandi figliastra di david rossi

 

Perché hai deciso di scrivere questo libro?

"Il mio primo obiettivo era quello di restituire a David un po' di umanità: non potevo accettare che passasse solo come il responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena precipitato dalla finestra. Volevo che la gente conoscesse altro di lui, che sapesse che era un uomo molto colto, un uomo che amava la sua famiglia. In secondo luogo, ho scritto questo libro per raccontare la vicenda dal nostro punto di vista, quello mio e di mia madre, per raccontare come l'abbiamo vissuta noi".

 

Questa vicenda ha inevitabilmente cambiato la vostra vita...

vittoria ricci madre di david rossi

"All'epoca dei fatti avevo 21 anni e fino ad allora avevo una vita normale. Il mondo per me e per mia madre dopo la morte di David si è completamente capovolto: non soltanto per il lutto che abbiamo dovuto affrontare ed elaborare, ma anche per una serie di implicazioni che ne sono scaturite. È venuta meno la fiducia nelle istituzioni, ma anche tanti amici sono venuti meno. Spariti, scomparsi, come i collaboratori più stretti di mio padre".

 

Non avete ricevuto supporto dai colleghi di David Rossi?

"No, molte delle persone che lavoravano a stretto contatto con David non si sono più fatte vive con noi dopo la sua morte. Alcune non ci salutano o ci evitano per strada. Abbiamo scoperto una Siena diversa, diversa dalla comunità da cui prima eravamo circondate. In un certo senso, ci siamo ritrovate isolate".

antonino monteleone fabrizio viola le iene su david rossi

 

Nel libro descrivi dei piccoli segnali lanciati da David Rossi la sera prima della sua morte. Di cosa si tratta?

"La sera del 5 marzo, ovvero la sera prima dei fatti, è cambiato qualcosa, ho iniziato a capire e a percepire la gravità della situazione. Ho visto David veramente spaventato. Non parlava quasi mai di lavoro con noi, ma sapevamo che era preoccupato per qualche motivo. Quella sera ho visto dei piccoli taglietti sul suo braccio, gli ho chiesto spiegazioni, ma lui ha risposto in maniera confusa, dando più versioni.

inchiesta delle iene su david rossi 6

 

Poi mi ha avvicinato un blocco note e abbiamo iniziato a scriverci: era convinto che ci fossero le cimici in casa, che qualcuno lo stesse controllando. Il suo era un atteggiamento che mai aveva avuto e che mai potevamo immaginare. Fino al giorno prima credevo che fosse preoccupato per qualcosa, da quella sera ho iniziato a capire che si trattava di qualcosa di grosso, che aveva paura. Ma su quella paura - tangibile - non è mai stata fatta luce, non si è mai risaliti alle cause".

 

inchiesta delle iene su david rossi 1

Nel corso di questi anni tu e tua madre, Antonella Tognazzi, vi siete mai sentite abbandonate dallo Stato?

"Di sicuro ci sono state molte mancanze da parte della Procura. Tra queste, quella di non richiedere i filmati delle telecamere interne alla banca: abbiamo solo il video della caduta, ma non lo abbiamo neanche tutto perché quello che è stato mostrato è solo un'ora di girato. Un'altra mancanza è stata quella di non esaminare le celle telefoniche: non sappiamo, quindi, ancora l'identità dell'uomo che si affaccia nel vicolo mentre David è disteso a terra e che è stato ripreso dalle telecamere mentre parla al cellulare.

david rossi giuseppe mussari

 

Sarebbe bastata una perizia sulle celle telefoniche per risalire all'identità, ma ciò non è mai stato fatto. Un'altra mancanza è stata quella di non aver indagato su una possibile colluttazione prima della caduta: abbiamo la perizia del medico legale della Procura, fatta nel corso della seconda riapertura del caso, secondo la quale le ferite riportate da David non sono compatibili con la caduta. È stata un'ammissione fortissima, ma non ha avuto seguito".

 

david rossi

Si è parlato spesso di una serie di incongruenze...

"Ci sono diversi elementi sospetti, come l'orologio: le telecamere riprendono un oggetto che precipita dall'alto verso il basso mentre il corpo di David è a terra. Secondo la Procura si tratta di un semplice luccichio, non dell'orologio. Noi sosteniamo invece che sia proprio l'orologio: se fosse caduto insieme a David si sarebbe fermato ad una certa ora, invece le lancette si sono bloccate proprio nell'ora compatibile con il luccichio ripreso dalle telecamere, ovvero 33 minuti dopo la caduta. Anche su questo particolare, la Procura non si è soffermata. Chi l'ha gettato? Perché non lo aveva più al polso?".

antonella tognazzi moglie di david rossi

 

L'inchiesta è stata archiviata, riaperta e chiusa di nuovo. È in vista una possibile riapertura delle indagini?

"Il caso è stato archiviato il 4 luglio del 2017, per la seconda volta. Ora c'è la Procura di Genova che ha un fascicolo aperto sull'operato dei magistrati, ma se anche si attestasse un abuso d'ufficio non è scontato che l'inchiesta venga riaperta. A meno che non vengano trovati nuovi elementi da portare come prova. E, considerato il tempo che è passato, è sempre più difficile trovare nuove prove e testimonianze. A meno che qualcuno non si faccia avanti".

VERITA' PER DAVID ROSSI

 

Sperate sempre che qualcuno possa parlare e portare a galla la verità?

SIMULAZIONE MORTE DAVID ROSSI

"Io sono convinta che prima o poi qualcuno parlerà, credo fermamente che un giorno qualcuno che vorrà ripulirsi la coscienza si farà avanti. Magari sarà qualcuno che non avrà niente da perdere o avrà qualcosa da guadagnare. Come l'anonimo, che si è firmato "il vigliacco", che ci ha scritto tempo fa, a detta sua in punto di morte: parlava di alcuni colpi di pistola partiti dall'interno dell'edificio, diceva di indagare sul muro del palazzo di fronte. Abbiamo provato a chiedere di compiere delle indagini lì, di poter accedere al vicolo, ma l'accesso ci è stato negato in quanto il vicolo si trova in una proprietà privata. Sappiamo che la Procura ha compiuto dei sopralluoghi lì ad indagini chiuse, ma senza - a loro dire - ottenere nulla di significativo".

IL CADAVERE DI DAVID ROSSI

 

Quali saranno le vostre prossime mosse?

"Cercheremo di capire quali sono responsabilità e di chi, anche per come sono fatte le indagini. Per quanto riguarda me in particolare, sto cercando di fare della narrazione intorno a questo caso per creare consapevolezza negli altri. Noi non perdiamo la speranza. Forse questo passerà alla storia come uno dei più grandi casi irrisolti italiani: preferiamo che sia così, piuttosto che rimanga la semplice storia di uno dei dipendenti della Monte dei Paschi morto suicida".

DAVID ROSSI

 

La vostra ipotesi è quella dell'omicidio?

"Noi siamo convinti che David Rossi non si sia suicidato. E non soltanto perché lo conoscevamo: non voglio limitare le mie motivazioni dicendo che 'lui non lo avrebbe mai fatto'. All'inizio anch'io ho creduto alla storia della Procura, pensando che fosse un suicidio, mi sono fidata della giustizia. Poi però ho guardato le carte, ho studiato gli elementi a disposizione e ho iniziato a farmi delle domande e a darmi delle risposte. Per questo oggi credo che non si tratti affatto di suicidio".

ANTONELLA TOGNAZZI MOGLIE DI DAVID ROSSI

 

C'è chi dice che non accettate l'ipotesi del suicidio perché è difficile farsene una ragione.

"Pensare che una persona cara si sia suicidata è un conto, è certamente difficile accettarlo: un suicidio è sempre una sorpresa e un dolore per la famiglia. Ma pensare che una persona cara sia stata aggredita in quel modo e spinta dalla finestra è un altro. Così non te ne fai una ragione. Inoltre ad oggi non è stata fatta giustizia, e piano piano diminuiscono le possibilità di ottenerla: i dati del traffico telefonico dopo tre anni spariscono, anche il corpo di David nel frattempo ha fatto il suo corso. Siamo stati lasciati senza la maggior parte delle prove".

LA FINESTRA DA CUI E CADUTO DAVID ROSSI

 

Nel tuo libro cerchi di tenere vivo il ricordo di tuo padre come persona, staccandolo per un attimo dal contesto Mps. Com'era David Rossi?

"David era una persona taciturna, discreta, estremamente sensibile, estremamente umana. Era anche molto colto. Il nostro rapporto si è costruito a poco a poco, attraverso piccoli gesti e piccole immagini. Non avevamo un rapporto 'fisico' fatto di baci e abbracci, non siamo mai stati troppo vicini in quel senso, ma lui dimostrava l'amore nei miei confronti in altri modi, attraverso i libri, ad esempio. Ne parlavamo a lungo, me li prestava e ancora oggi la sua biblioteca è una sorta di portale per comunicare con lui. Se ne è andato nel momento in cui stavo diventando grande, mi pesa non poter passare le giornate con lui, non poterci parlare, ma l'ho 'sostituito' leggendo i libri che amava e le cose che ha scritto".

la morte di david rossi mps 6

 

Perché hai scelto quella copertina per il tuo libro?

"La copertina è un quadro che David ha dipinto nel '91, quando io non ero ancora nata. L'ho sempre tenuto in camera e ho sempre avuto un'attrazione magnetica verso di lui, per l'inquietudine che mi trasmetteva. Oggi ci vedo una serie di simboli, come se fosse stato un quadro premonitore: ci sono mostri che sorridono, al di là di un rettangolo che, secondo me, è la finestra. David lo aveva intitolato 'L'incubo'".

 

"Se potesse vederti ora", David, cosa direbbe di te?

"Di sicuro non mi darebbe dei grandi riconoscimenti. David non mi faceva mai dei complimenti, al massimo mi diceva 'brava', ma anche quando lo diceva non sembrava molto convinto. Lui trasmetteva l'amore non attraverso le parole, ma nelle attenzioni che mi rivolgeva. Se potesse vedermi ora, spero solo che mi perdoni, che ci perdoni. Per averlo spogliato della sua privacy e della discrezione che lo contraddistingueva. Questo è un rimorso che ho: aver parlato di lui, averlo messo a nudo. Ma so che lo sto facendo per una buona causa: l'hanno dipinto come un pazzo, come un uomo di malaffare. Ma lui non era nulla di tutto ciò. Era una persona, prima di tutto, non soltanto un corpo volato giù da una finestra".

david rossi mussari

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…