PIAZZA AFFARI IN RIALZO (+1,2%) DOPO L’ASTA SUI BTP: IL RENDIMENTO SCENDE AL 2,76% - GHIZZONI: “NONOSTANTE LA BCE, LE BANCHE HANNO PROBLEMI DI LIQUIDITÀ. NOME DEL PRESIDENTE PRIMA DEL 27 MARZO? VEDREMO” - GRECIA: OK DEFINITIVO AGLI AIUTI - L’ANTITRUST EUROPEO METTE IL SALE SULLA CODA DI PASSERA: “CHE FARETE CON LE FREQUENZE TV?” - LACTALIS SVUOTA LE CASSE PARMALAT - L’INSIDER SEC DAGLI ALCOLISTI ANONIMI - NAVE DI GHEDDAFI ALLA MSC - IPO FACEBOOK IN MANO ALLE BANCHE…

1 - BORSA:EUROPA AMPLIA RIALZO, CORRONO BANCHE,CREDIT SUISSE +4%
(ANSA) - Si allenta la tensione sui titoli di Stato dopo che Fitch ha rimosso la Grecia dal 'restricted default' e le Borse in Europa salgono, ampliando intorno a metà seduta i guadagni. Bene le banche (+2,46%) ma allungano il passo anche le auto (+2,66%). Credit Suisse guadagna il 4,2%, Barclays il 3,6%, Ing il 4,4 % e Axa il 3,9 per cento. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra +0,52% - Parigi +0,92% - Francoforte +1,34% - Madrid +1,26% - Milano +1,24% - Amsterdam +0,85% - Stoccolma +0,84% - Zurigo +0,87%

2 - BTP: ASSEGNATI 5 MLD TRIENNALI, TASSO SCENDE DI 0,66 PUNTI AL 2,76%
Radiocor - Scende sotto il 3% per la prima volta dal novembre 2010 il rendimento del BTp triennale. Il nuovo benchmark scadenza 01/03/2015 offerto oggi dal Tesoro in prima tranche ha infatti segnato un calo di 0,66 punti rispetto all'asta precedente attestandosi al 2,76%, in linea con le stime del mercato raccolte ieri da Radiocor. Il nuovo BTp a 3 anni e' stato collocato per un importo pari a 5 miliardi di euro a fronte di una domanda pari a 7,8 miliardi. Assegnata anche la tredicesima tranche del BTp off-the-run scadenza 01/09/2019 per 1 miliardi di euro, a fronte di richieste per 1,995 miliardi.

3 - UNICREDIT: GHIZZONI, NOME PRESIDENTE PRIMA CDA 27? VEDREMO
(ANSA) - "Noi non lavoriamo in vista di un cda, vedremo..". Così l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni risponde a chi gli chiede se la scelta del nuovo presidente del gruppo verrà fatta in occasione del prossimo consiglio del 27 marzo.

4 - GHIZZONI, DOPO BCE ANCORA PROBLEMI LIQUIDITA' BANCHE
(ANSA) - Le banche scontano ancora problemi di liquidità nonostante le misure straordinarie della Bce e dagli imprenditori è stato "sottovalutato" l'impatto di Basilea3. Lo afferma l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni secondo cui "nel nostro aumento di capitale è stato difficile convincere gli investitori a investire in una banca italiana, è un momento di elevata incertezza e costo elevato provvista, l'economia italiana performa meno bene rispetto ad altre economie". L'ad ha ricordato un contesto regolamentare molto complesso (regole basilea3, liquidità, Eba. leverage). La liquidità non é scarsa ma non abbondante nonostante le iniezioni della Bce, e poiché il mercato interbancario non funziona ancora è difficle trovare credito funding a lungo termine".

Ghizzoni ha ricordato come quello della norma 'azzera-commissioni' "sia un incidente che non si deve ripetere" e che potrebbe portare un danno di diversi miliardi alle banche che sono aziende private e quindi, come tali devono competere. L'ad di Unicredit non si è sbilanciato sull'esito della vicenda ("aspettiamo che arrivi alla Camera") ma ha ricordato come certo "parlare male delle banche porta qualche voto" a differenza di altri paesi.

5 - ANCHE: GHIZZONI, C'E' CLIMA DIFFIDENZA E OSTILITA'
(ANSA) - "Verso le banche c'é un clima di diffidenza e forse anche di ostilità". Lo afferma l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni alla presentazione dell'iniziativa 'Unicredit per l'Italià secondo cui il settore del credito sconta diversi problemi di regolamentazione e "elevata incertezza con un costo elevato della provvista".

Ghizzoni ha ricordato come quello della norma 'azzera-commissioni' "sia un incidente che non si deve ripetere" e che potrebbe portare un danno di diversi miliardi alle banche che sono aziende private e quindi, come tali devono competere. L'ad di Unicredit non si è sbilanciato sull'esito della vicenda ("aspettiamo che arrivi alla Camera") ma ha ricordato come certo "parlare male delle banche porta qualche voto" a differenza di altri paesi.

6 - CRISI: GRECIA; UE, OK DEFINITIVO AD AIUTI
(ANSA) - Via libera definitivo al secondo piano salva-Grecia e ai 130 miliardi di aiuti: lo comunica il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker, in una nota dove precisa che gli aiuti verranno versati "in diverse tranche".

7 - GRECIA; JUNCKER, SECONDA CHANCE ATENE, NON LA SPRECHI
(ANSA) - "Questo secondo programma di aiuti è un'opportunità unica per la Grecia, e non deve sprecarla": così il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker commenta il via libero definitivo agli aiuti. Le autorità greche, spiega Juncker, "devono quindi continuare a dimostrare forte impegno verso le riforme e proseguire anche lo sforzo di risanamento dei conti, e le privatizzazioni, per restare in linea con il secondo programma".

8 - TV: ANTITRUST UE, ITALIA INFORMI SU PIANI ASSEGNAZIONI FREQUENZE
Radiocor - 'Le autorita' italiane devono ora informare la Commissione europea dei progetti per l'assegnazione delle frequenze digitali terrestri'. Lo ha indicato il portavoce del commissario Ue alla Concorrenza Joaquin Almunia. 'Sappiamo che il governo italiano ha sospeso il 'beauty contest': la Commissione ha coerentemente valutato che l'assegnazione di tali frequenze deve rappresentare una opportunita' per i 'nuovi entranti' e piccoli entita' radiotelevisive di entrare e/o espandersi nelle piattaforme digitali terrestri assicurando un uso efficiente dello spettro'.

9 - GRILLI, ULTERIORI SPAZI PER RIDURRE SPREAD BTP-BUND
Radiocor - 'Pensiamo ci siano ancora spazi per una riduzione' dello spread rispetto agli attuali livelli attorno ai 300 punti base. Cosi' il vice ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a proposito degli attuali differenziali fra titoli di stato italiani e tedeschi. Parlando a margine della presentazione del Btp Italia a piazza Affari, Grilli ha sottolineato che sullo spread 'il nostro obiettivo e' ridurlo ancora' tuttavia 'non abbiamo un livello di equilibrio in mente'.

10 - SEA: BONOMI; BORSA IN STANDBY, PESANO NOVITA' NEL CAPITALE
(ANSA) - Il processo di quotazione in borsa di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, "é in standby". Ad affermalo é il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, a margine della presentazione a Malpensa delle nuove rotte aperte dalla compagnia aerea low cost Wizz Air.

"Abbiamo ricevuto giudizi di ammissibilità da parte di Borsa Italiana e abbiamo una finestra di 12 mesi è normale che gli interventi sul capitale del passato ed eventualmente del futuro avranno un loro peso nel processo di quotazione", ha aggiunto Bonomi, riferendosi all'ingresso del fondo F2i e dell'idea del Comune di Milano di alleggerire ulteriormente la propria presenza nell'azienda.

11 - DESTINI INCROCIATI PER PARMALAT PASSERA E BESNIER
Ettore Livini per "la Repubblica" - Un passo alla volta, Lactalis continua a rastrellare la liquidità della Parmalat. Il primo blitz è arrivato subito dopo la scalata a Collecchio con la decisione di concentrare a Parigi nelle aziende della famiglia Besnier la gestione del tesoretto da 1,4 miliardi raccolto da Enrico Bondi grazie alle cause alle banche. Gli azionisti di minoranza?

No problem, l´iniziativa era corroborata da dotti pareri di banche d´affari e advisor che certificavano come l´operazione fosse un affare per tutti. La fase due andrà ai voti in assemblea: i francesi vogliono distribuire ai soci (quindi per il 70% e rotti a se stessi) 85 milioni di riserve eccedenti iscritte a patrimonio a fronte della possibile emersione di nuovi creditori post-crac. Il dividendo totale sarà quindi di 175 milioni, poco meno dei 188 di profitti netti della capogruppo.

Peccato che in teoria un emendamento al decreto milleproroghe approvato lo scorso anno limitasse al 50% degli utili la cedola massima per i soci della Parmalat, almeno fino alla scadenza del concordato. Cosa succederà ora? Se l´assemblea darà l´ok e nessuno interverrà, Parigi potrebbe aver la strada spianata - almeno in teoria - per girare agli azionisti anche il resto della liquidità in cassa.

Un´ipotesi che Piazza Affari ha già iniziato a fiutare visto la corsa in Borsa del titolo negli ultimi giorni. La patata bollente è sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico, incaricato di valutare la liceità della distribuzione. Cosa dirà? Una scelta non facilissima per Corrado Passera che durante la scalata dei Besnier a Parmalat ha provato prima a mettere assieme una cordata italiana per frenare le mire espansionistiche del colosso d´oltralpe per poi girare loro tutta la quota di Banca Intesa Sanpaolo.

12 - KERMESSE ALLA GHIRLANDINA
Vittoria Puledda per "la Repubblica" - L´anno scorso c´erano volute 11 ore di assemblea e l´intervento della forza pubblica, per calmare gli animi. Stavolta il copione sarà sicuramente più tranquillo, alla Popolare dell´Emilia Romagna. Ma forse non quanto si aspettavano i promotori del "listone", la lista per eleggere quella parte di consiglio in scadenza e che raccoglie i candidati della maggioranza ma anche persone vicine al riottoso Gianpiero Samorì, principale animatore della fronda modenese.

Ma la lista delle "larghe intese" non ha soddisfatto proprio tutti e infatti a bordo campo si stanno scaldando altri protagonisti: c´è già chi parla di un´altra lista, magari con la presenza di Anna Maria Artoni; chi ne ipotizza persino una terza, legata alle banche locali. Le premesse per una nuova kermesse, all´ombra della Ghirlandina, ci sono tutte.

13 - LE PREVISIONI SUI CONTI UNICREDIT, STRETTA DEGLI UTILI
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Utili per 30 milioni: è l'attesa del consensus di 22 analisti per il quarto trimestre 2011 di Unicredit, a fronte di ricavi per 6 miliardi, dopo svalutazioni e accantonamenti pari a 1,5 miliardi. Sul 2011 è prevista una perdita di 9,255 miliardi a causa della megasvalutazione sugli avviamenti. L'ultimo trimestre era visto come difficile già dalla banca, come spiegato nel prospetto dell'aumento da 7,5 miliardi, a causa della crisi dei mercati e del debito sovrano. La banca punta piuttosto a recuperare nel primo trimestre 2012 come risultato lordo di gestione.

14 - BORSE, LSE NEL MIRINO DI S&P
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Era stata salutata con un sonoro rialzo in Borsa, che continua. E gli analisti avevano giudicato con favore l'acquisizione da parte del London Stock Exchange (che controlla anche la Borsa Italiana) della maggioranza di Lch Clearnet, una delle più grandi camere di compensazione e garanzia. A frenare gli entusiasmi sull'operazione ci ha pensato Standard & Poor's piazzando in credit watch negativo il rating del Lse (oggi A-) per un eventuale downgrade. Il timore è che l'acquisizione, tutta cash, del 60% della clearing house per 463 milioni di euro possa deteriorare il profilo finanziario del gruppo italo-britannico.

Il rapporto di indebitamento lordo dovrebbe salire, secondo S&P, da 1,9 a 2,3 volte. Lse dovrà comunque affrontare prima un altro problema: chiudere l'acquisizione. Secondo S&P il merger è «improbabile si chiuda presto per i molti via libera necessari da parte di regolatori e autorità antitrust». Anche Lch è stata messa sotto osservazione: c'è «il rischio che Lse possa estrarre capitale dalle casse di Lch se avesse bisogno di cash».

15 - L'INSIDER SEC ALLA RIUNIONE DEGLI ALCOLISTI ANONIMI
Giu.Fer. per il "Corriere della Sera" - La crociata della Sec contro l'insider trading continua. Con tutti i mezzi. L'ultimo caso mescola frode e alcol. L'autorità di controllo dei mercati Usa ieri ha accusato cinque persone, tra cui due adviser di Ameriprise Financial e due cittadini di Hong Kong, per aver guadagnato illecitamente 1,8 milioni di dollari complessivi grazie a informazioni confidenziali sull'acquisizione di una compagnia di assicurazione americana (Philadelphia Consolidated) da parte di un gruppo giapponese (Tokio Marine).

Le informazioni sensibili erano state rivelate, in modo confidenziale, per spiegare le pressioni sul lavoro, da un top manager di Philadelphia Consolidated a uno dei due consulenti finanziari, Timothy McGee, conosciuto alle riunioni degli alcolisti anonimi. Ad aiutare la Sec ad aprire nuovi casi di insider contribuisce, in modo significativo, anche il programma avviato otto mesi fa che ricompensa chi denuncia una frode con un premio tra il 10 e il 30% della somma recuperata.

16 - DE AGOSTINI CON NEWTON COMPTON
Dal "Corriere della Sera" - La cosa più complessa per le case editrici è la promozione dei libri. Così capita che diversi editori uniscano le forze, come hanno fatto ieri De Agostini Libri e Newton Compton. Nella newco Libromania (70% De Agostini), affidata a Stefano Bordigoni, finiranno promozione dei libri, back office e marketing, da realizzare anche per conto di editori terzi.

17 - ALLA MSC LA NAVE DI GHEDDAFI
G.Dos. per il "Corriere della Sera" - Sarà la tredicesima nave della flotta Msc Crociere. Alla dodicesima, la Msc Divina, che sarà battezzata a Maggio dalla madrina Sophia Loren, si affiancherà la Msc Preziosa, che però ha alcune particolarità. Questa nave, infatti, che porta inciso il nome sulla fiancata, è già in avanzata fase di costruzione presso i cantieri navali di Stx a Saint Nazaire, in Francia, e la consegna potrebbe avvenire nella prima metà del 2013.

In realtà al cantiere francese stanno lavorando su una serie di interventi per cancellare la sua destinazione originale: la nave era stata infatti ordinata dalla compagnia libica Gnmtc per un valore vicino ai 565 milioni di euro ed è rimasta senza committente a seguito della caduta del regime di Gheddafi, cui la società faceva capo. Secondo alcuni rumors, l'armatore Aponte avrebbe voluto fare un favore al premier francese Sarkozy, dal momento che l'Eliseo è azionista di Stx con il 34% del capitale. Quanto a capacità e design esterno Preziosa è simile a Msc Divina e dispone di 1.751 cabine.

18 - LA SPAGNA NON È SFUGGITA ALLA NECESSITÀ DI VARARE NUOVI TAGLI E TASSE PIÙ ALTE...
Fiona Maharg-Bravo per "la Stampa" - La sfida di Mariano Rajoy ha funzionato, almeno in parte. Dopo che il primo ministro spagnolo aveva cambiato l'obiettivo di disavanzo di bilancio 2012 del Paese, i ministri delle finanze dell'area euro gli hanno concesso una certa flessibilità, fino a quando la Spagna manterrà il suo obiettivo di ridurlo al 3% del Pil il prossimo anno. Il compromesso consente a entrambe le parti di salvare la faccia.

Rajoy ha sconcertato gli europei dichiarando che il Paese nel 2012 avrà un disavanzo del 5,8%, in rialzo dall'originale obiettivo del 4,4%. La sua presa di posizione è stata ragionevole: il nuovo governo conservatore è entrato in carica con un disavanzo dell'8,5% nel 2011 - 2,5 punti percentuali sopra l'obiettivo. Inoltre, la situazione economica è cambiata in peggio. Nel frattempo, la Spagna sta ancora tagliando il suo disavanzo strutturale della percentuale concordata pari all'1,5% annuo, che include il mancato obiettivo nel 2011.

Il nuovo obiettivo del 5,3% non sembra molto scientifico. Significa che la Spagna dovrà fare altri 5 miliardi di tagli o di aumenti delle imposte, oltre ai 35 miliardi che il governo aveva già incluso provvisoriamente. Ma la contrattazione per il 2012 non tiene conto della cosa più importante. Il bilancio di quest'anno, che sarà approvato solo entro la fine di marzo, è soltanto una tappa verso il 2013. La Spagna ha mantenuto il suo impegno di attenersi all'obiettivo del 3% nel prossimo anno, il che sembra problematico.

Difficilmente gli economisti prevederanno una crescita per il 2013 dopo un calo del Pil dell'1,7% quest'anno. Inoltre, i pagamenti degli interessi e delle pensioni stanno crescendo annualmente di circa 5 miliardi. Per risolvere questo problema, la Spagna dovrà affrontare dure battaglie politiche su misure come i licenziamenti nelle imprese pubbliche oppure tagli dei servizi sociali di base, come l'istruzione e la sanità in capo alle regioni. Un aumento dell'Iva sembra inevitabile. Almeno il nuovo governo ha una maggioranza assoluta in Parlamento e, quindi, il mandato per prendere decisioni difficili.

19 - FACEBOOK PUNTA SULLE BANCHE PER IL SUCCESSO DELLA SUA IPO
Robert Cyran per "la Stampa" - Facebook ha aggiunto all'elenco degli amici molti nuovi consorzi di collocamento della sua imminente offerta pubblica iniziale (Ipo). Secondo gli ultimi dati della società, ora ce ne sono 31, in aumento dai 6 iniziali. La società di Mark Zuckerberg spera di vendere molte azioni a un prezzo elevato, 5 miliardi di dollari o più, dato che la compagnia è valutata fino a 100 miliardi di dollari.

Questa è una ragione per far entrare nell'operazione molti venditori che hanno contatti con diversi investitori. Secondo dati di Thomson Reuters, dal 2005 ci sono state 14 Ipo in Usa con più di 20 consorzi di collocamento titoli. Microsoft ne aveva più di 100 per la sua emissione del 1986, che ha raccolto soltanto circa 60 milioni di dollari.

Detto ciò, secondo una ricerca dei professori Xiaoding Liu e Jay Ritter dell'Università della Florida, l'investment banking ha raggiunto una concentrazione maggiore negli ultimi decenni, con meno banche coinvolte per ogni operazione. E la tecnologia ha reso più semplice gestire offerte più grandi. Pertanto, Facebook potrebbe non aver veramente bisogno di tutte le sue banche.

Ci sono anche altre ragioni. Le banche coinvolte in un'Ipo stanno sostanzialmente esprimendo la loro approvazione su una società e sulla sua valutazione. Molte effettueranno analisi post collocamento, di solito favorevoli. E i consorzi di collocamento non possono pubblicare le ricerche nella fase precedente a un'offerta, il che riduce la possibilità di voci negative. Per Facebook c'è anche un altro argomento. Il mese scorso, il Sistema Pensionistico per gli Insegnanti dello Stato della California ha criticato la società a causa del suo Cda composto esclusivamente da uomini bianchi.

Giusto o sbagliato che sia, aggiungere banche piccole fondate e dirette da donne e da rappresentanti dei gruppi di minoranza, come Muriel Siebert & Co e Samuel A. Ramirez & Co, potrebbe contribuire a disinnescare questa controversia. Alcuni dei nuovi gruppi di banche potrebbero essere amici per interesse piuttosto che per necessità. Ma se non altro, sono importanti come assicurazione a buon mercato.

 

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