RCS: SE IL PATTO SI SCIOGLIE E GLI AZIONISTI SI DILUISCONO, CHE FA IL TITOLO? S’AMMOSCIA!

1. BORSA: RCS DEBOLI IN VISTA AVVIO AUMENTO CAPITALE IN CALENDARIO LUNEDI' 17
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - I titoli della scuderia Rcs Mediagroup sembrano scontare in anticipo l'effetto diluitivo dell'aumento di capitale che si prevede a forte sconto e denunciano un calo dell'1,6% circa per le ordinarie a 3,83 euro e del 5,5% per le risparmio a 0,72 euro. L'operazione relativa alla prima tranche di aumento di capitale fino a 400 milioni di euro - che prevede la partenza lunedi' 17 giugno, anticipata da un Cda programmato (e non ancora convocato) per giovedi' 13 giugno - dovrebbe concludersi in 3-4 settimane (verso meta' luglio).

Nonostante alcune ipotesi di stampa che parlano di un nuovo piano messo a punto da Sergio Erede, il legale che ha rappresentato gli interessi del socio Diego Della Valle all'assemblea di giovedi' scorso, nulla di concreto emerge per ora. Ma nulla viene pero' escluso, viste le dichiarazioni di "apertura" fatte dal presidente di Rcs, Angelo Provasoli, al termine dell'assise che ha varato l'operazione di aumento.

Un invito esplicito al dialogo che sembra aver smussato alcune angolature fra il socio Della Valle, che ha votato contro l'aumento con il suo 8,7%, e le banche socie di Rcs.

Tutto cio' considerando che a settembre gli equilibri di controllo del gruppo editoriale potrebbero subire modifiche in quanto scadono le facolta' di recesso da parte dei soci pattisti che vogliono abbandonare il sindacato di blocco (58,1% del capitale) e gia' a marzo (scadenza naturale del Patto) potrebbe essere sciolto e ricostituito con qualche novita'. Ieri intanto e' stato depositato in Consob il prospetto dell'operazione e tempo una decina di giorni dal via libera della Commissione la macchina si mettera' in moto. Intanto da lunedi' e' operativo il raggruppamento delle azioni ordinarie nella misura di tre nuove azioni ogni venti vecchie.


2. RCS, PATTO AL CAPOLINEA
Andrea Greco per "La Repubblica"

La "fase due" su Rcs non è uno slogan da comunicatori. Ne è prova l'accelerazione su prospetto e cda per dare il via alla ricapitalizzazione da 400 milioni: la bozza del documento informativo è già in Consob, il via libera dovrebbe arrivare a giorni, settimana prossima nuovo cda per partire il 17 con un'operazione di 3 o 4 settimane.

Altre prove: le condizioni chieste da Giuseppe Rotelli per aderire all'aumento, il "contropiano" che Sergio Erede in rappresentanza di Diego Della Valle ha squadernato in assemblea giovedì, le dichiarazioni benevole rivolte dall'imprenditore marchigiano verso i pivot dell'editore milanese. Eccetto per «il ragazzino » John Elkann, con cui la ruggine permane: forse perché della futura Rcs, le cui attività potrebbero essere societarizzate, Elkann e Della Valle sembrano gli unici con volontà di gestione, quindi rivali. Finora, niente più che un gentlemen's agreement tra soci forti. Ma denso di prossime conseguenze.

Un primo segnale è stato il cambio di linea dell'azionista numero uno Rotelli. Giovedì in assemblea ha votato l'aumento, senza far chiasso, si dice perché alla vigilia avesse chiesto e ottenuto tre rassicurazioni da Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Fiat - i tessitori del riassetto - sulla revisione del piano industriale, lo scioglimento del patto parasociale e un possibile nuovo management.

Con Rotelli sembra marciare Della Valle, e non si può escludere che anzi arrotondi il suo 8,7% rilevando parte dei diritti (16,6%) dell'imprenditore della sanità. Tramite il legale Sergio Erede, giovedì Mr. Tod's ha espresso un'articolata critica alle prospettive dei
business Rcs. Chi aveva prodotto quelle cifre? «Tutto lavoro dei miei collaboratori, io ho solo recitato l'intervento», ha scherzato Erede, in assemblea con tre avvocati del suo studio.

Ma in assemblea era anche Giovanni Cagnoli, ad di Bain & Company, che sembra abbia dato consulenza a Della Valle. «Il piano Rcs - ha detto ai soci Erede - è diventato in pochi mesi del tutto obsoleto; la manovra è studiata come se la società non fosse in crisi, tanto che propone il rimborso di tutto il debito in scadenza; l'aumento sarà altamente diluitivo e al servizio del rimborso delle banche-socie». Poi è entrato nel merito: «Il piano risulta chiaramente irrealizzabile già alla luce dei risultati del primo trimestre, in un contesto in ulteriore peggioramento.

L'obiettivo di Mol 2013 di 30-40 milioni sarà mancato perché la pubblicità è in fortissima flessione, i quotidiani vendono meno e i benefici di costo sono impensabili per la chiusura dei periodici», in agenda entro giugno se non arrivano compratori. Nel 2014, ha aggiunto il legale, «il Mol non supererà i 30 milioni, per portarsi a 70-80 milioni tra due anni, ben sotto i 280 milioni stimati dal piano».

Scenari molto meno ottimistici di quelli descritti da Jovane, i cui consulenti (Pwc) avevano per altro definito «non irragionevole » il piano, ed espresso timori sulla sua realizzabilità.
Non appare chiaro il modo in cui i "nuovi numeri" peggiorativi di Rcs (che ha perso 907 milioni negli ultimi cinque trimestri) potranno integrare quelli ufficiali diffusi sei mesi fa.

A quanto si apprende, il prospetto in via di autorizzazione uscirà senza modifiche, che nel caso seguiranno: ma la review del piano potrebbe farsi anche dopo l'aumento. Jovane ieri ha inviato una mail "post assembleare" ai dipendenti: «Ci attendono alcuni mesi molto importanti in cui da un lato verrà lanciato l'aumento che si chiuderà in luglio, dall'altro sono in corso indispensabili processi di focalizzazione e valorizzazione».

Lo spirito, in via Rizzoli, è quello già espresso dal cda e dall'assemblea: massima collaborazione con tutti gli azionisti su tutto. Revisione del piano inclusa. Se tali scenari possano destabilizzare l'ad nominato un anno fa, come sperano Della Valle e Rotelli, è presto per dirlo. Oggi Fiat, Intesa Sanpaolo e Mediobanca lo sostengono, e difficilmente cambieranno linea nel breve. Ma a settembre, ad aumento fatto, patto sciolto e relativo nuovo cda Rcs, gli equilibri potrebbero cambiare.

 

DIEGO DELLA VALLE A SERVIZIO PUBBLICO DA SANTORO SCOTT JOVANE A BAGNAIA AVV SERGIO EREDE ENRICO CUCCHIANI GIOVANNI BAZOLI Ferruccio De Bortoli SEDE CORRIERE DELLA SERA PERIODICI RCS CALPESTATI DAI MANAGER PRIMA DELLA RIUNIONE A MILANO PROTESTA DEI LAVORATORI PERIODICI RCS A MILANO

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