A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…
brunello cucinelli giuseppe tornatore saul nanni
di T.A.C per Dagospia
“Avevo i pantaloni corti quando per la prima volta ho sentito parlare di crisi del cinema”, chiosò Mario Monicelli, uno dei padri nobili della commedia all’italiana. E i fatti gli diedero ragione con gli anni d’oro del cinema che seguirono.
Chiamato a visitare il malato oggi in agonia, il regista taumaturgo, Giuseppe Tornatore, pensa anche lui che si tratti di “una favola”. Macché crisi: “Il nostro cinema, nonostante le grandi difficoltà create dalla pandemia, si difende benissimo”.
Mica un filmetto da quattro soldi il suo “Brunello il visionario garbato”, che per tre giorni ha battuto magicamente (eufemismo) i concorrenti al botteghino. Il che la dice lunga sullo stato ti salute della Settima Arte. Non un Carosello di pochi minuti girato solo per compiacere il committente.
brunello cucinelli giorgia meloni (2)
No, si tratta di una mega produzione con un budget considerevole: 10 milioni allietati però dal ministero della Cultura con un tax credit di 4 milioncini. Et voilà, ecco a voi sui grandi schermi il “Quo Vadis” della pubblicità (occulta) spacciato per film d’autore.
Tanto alla fine paga sempre pure Pantalone. E con ricchi cachet per regista-sceneggiatore e per l’altro Oscar, Nicola Piovani, autore delle musiche. Una volta la crisi del cinema era dietro l’angolo, oggi si nasconde nelle tasche del sarto-cesareo di Castel Rigone.
Come dar torto al Pinuccio di “Baaria” nonostante a Cinecittà (e dintorni) si piange miseria, dopo il suo trionfo (sic!) al botteghino autunnale del suo markettone in cinemascope. Dal Cinepanettone al Cinespottone nasce un nuovo genere, et voilà la crisi non c’è più. Di che si tratta?
MARIO DRAGHI NEL DOCUMENTARIO BRUNELLO. IL VISIONARIO GARBATO
“Un mischione di biopic fiction + documentario con interviste + megaspot” a giudizio del dago-criticone Marco Giusti. Un taglia e cuci adeguato ad un regista che dall’impegno sul set è passato a pettinare il cashmere delle pecore di Cucinelli. Per lui vecchio o nuovo è sempre cinema paradiso.
E immaginiamo già quale sarà la reazione sdegnata di Tornatore autore d’essai se riproposto in tv il suo la “Leggenda del santo tosatore Brunello” sarà interrotta dalla pubblicità del Mulino Bianco: “Non si interrompe una emozione”, protesterà. Che era lo slogan coniato da Fellini negli anni ’80 per difendere l’integrità artistica del film. Amar(o)cord...
Brunello il visionario garbato
Brunello il visionario garbato
Brunello il visionario garbato
giuseppe tornatore blasco giurato alberto lattuada
mastroianni tornatore giurato morricone
brunello cucinelli giorgia meloni
brunello cucinelli
BRUNELLO CUCINELLI A UN GIORNO DA PECORA
Nuovo cinema Paradiso
Brunello il visionario garbato
antonio sacconi giorgia meloni manuela cacciamano brunello cucinelli
brunello cucinelli
Brunello il visionario garbato