
“È FATTA: GLI ELKANN HANNO VENDUTO ‘REPUBBLICA’ E ‘LA STAMPA’” – NICOLA PORRO È SICURO: “DICONO SIA UNA QUESTIONE DI GIORNI, O DI SETTIMANE. NON SO SE ELKANN HA PORTATO A CASA IL MILIARDO DI EURO CHE VOLEVA, MA È UNA NOTIZIONA” – “REP” FINIREBBE AL GRUPPO GRECO DI ANTENNA GROUP, DELLA FAMIGLIA KIRIAKOU; “LA STAMPA”, CHE L’AVVOCATO AGNELLI HA SEMPRE CONSIDERATO IL GIOIELLINO DI FAMIGLIA, AL GRUPPO NEM DI ENRICO MARCHI, CHE AVEVA GIÀ RILEVATO LE TESTATE LOCALI DELL’EST DAL GRUPPO GEDI…
È FATTA: GLI ELKANN HANNO VENDUTO REPUBBLICA E LA STAMPA
Nicola Porro per www.nicolaporro.it
Una cosa che non c’è sui giornali ve la racconto io.
Attenzione perché si tratterebbe di una notizia enorme: pare che ormai gli Elkann abbiano venduto la loro partecipazione a Repubblica e alla Stampa.
Le due quote, oltre ovviamente alla concessionaria pubblicitaria e alle Radio, sono state vendute non a un solo acquirente: per quanto riguarda Repubblica al gruppo greco di Antenna Group della famiglia Kiriakou; e per quanto riguarda invece La Stampa al gruppo Nem di Enrico Marchi.
Dicono sia una questione di giorni, o di settimane. Si è quindi conclusa la due diligence per quanto riguarda la vicenda della Repubblica, mentre per La Stampa l’accordo ci sarebbe e sarebbe abbastanza importante.
Non so se Elkann ha portato a casa il miliardo di euro che voleva per uscire da tutta l’editoria, però questa storia dei due grandi giornali venduti degli Elkann in due pezzi è insomma una notiziona per noi che ancora ci occupiamo di giornalismo, per noi che ancora leggiamo i giornali tutte le mattine. A beneficio degli zuppisti una piccola anticipazione che non trovate sui giornali.
ASSALTO ALLA STAMPA
Estratto dell'articolo di Stefano Cingolani per “il Foglio”
Anche la Stampa è in vendita, non solo Repubblica, e di questo ormai tutta Torino parla, anche se Exor si protegge dietro al tradizionale no comment. La novità è che il candidato numero uno è la Nem, la società editoriale che fa capo a Enrico Marchi attraverso la Banca Finint, insieme a una cordata di imprenditori del Triveneto tra i quali i Benedetti (gruppo Danieli), Carraro, la Confindustria di Udine e Vicenza, Banzato (Acciaierie venete).
Dalla Gedi aveva già acquistato le testate locali dell’est (Corriere delle Alpi, Mattino di Padova, Messaggero Veneto, Nuova di Venezia e Mestre, Piccolo di Trieste e Tribuna di Treviso più Nordest Economia).
L’obiettivo dichiarato è “costruire un gruppo capace di raccontare e interpretare il nord-est attraverso giornali cartacei, digitali, radio, tv e quante forme utili a generare e diffondere buona informazione”. Ma evidentemente l’appetito vien mangiando, il nord-est non basta più, adesso arriva anche il nord-ovest.
La Stampa, il giornale della famiglia Agnelli, aveva provato a maritarsi con il Secolo XIX che era stato proprietà di un’altra delle storiche famiglie del capitalismo italiano i Perrone dell’Ansaldo sbarcati anche a Roma dove possedevano il Messaggero. E’ storia relegata al passato.
Il presente e, chissà, anche il futuro, adesso sono nelle mani di nuovi protagonisti e Marchi è uno di questi. Ha cominciato nel suo Veneto, dopo la laurea alla Bocconi, con una società di leasing diventata una banca, poi nel 2000 arriva l’aeroporto veneziano, il Marco Polo, al quale si aggiungono gli scali di Treviso, Verona e Brescia, diventando uno degli imprenditori di maggior peso nella regione e nella Serenissima.
“Manca solo che mi fanno Doge”, scherza quando glielo fanno notare quelli che lo vorrebbero in politica, magari sindaco di Venezia.
[…] Nell’autunno scorso aveva anche pensato di comprare una quota del Montepaschi, quella che il governo voleva mettere in vendita, poi il risiko bancario ha preso altre strade. Ma Marchi non ha intenzione di fermarsi e riserva altre sorprese. Le trattative per la Stampa non sono concluse, ma diverse fonti pensano che siano ormai davvero a buon punto.
Per Repubblica, il candidato numero uno, come ha scritto il Foglio nel luglio scorso, resta il miliardario greco Theodore Kyriakou, della potente famiglia di armatori che possiede anche il gruppo televisivo Antenna Group (Ant1) e non sembra interessato all’intera società editoriale.
Se è così, la cessione della Stampa potrebbe rendere più vicina anche la vendita del quotidiano romano. Del gruppo Gedi che l’Exor ha acquistato dalla famiglia De Benedetti è stato fatto quello che in Piazza degli Affari chiamano uno spezzatino.
Minos Kiriakou
Minos Kiriakou
john elkann foto mezzelani gmt 1417