draghi weidmann

SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: IL 14 GIUGNO LA BCE DECIDE SE CHIUDERE CON IL QUANTITATIVE EASING, L''OMBRELLONE'' DI DRAGHI HA ACQUISTATO CIRCA 370 MILIARDI DI TITOLI DI STATO ITALIANI SU UN TOTALE DI 1700 MILIARDI IN TUTTA EUROPA, 1/5 DEL TOTALE - WEIDMANN (GER) E KNOT (OLANDA) OGGI SI AUGURANO CHE SI CHIUDA ''PRESTO''. PESSIME NOTIZIE PER L'ITALIA E IL GOVERNO PENTASTELLATO - NEL M5S C'È CHI VUOLE PROCESSARE LA BCE DI DRAGHI. NON SONO BASTATE LE SPIEGAZIONI SUL CALO ''TECNICO'' DEGLI ACQUISTI MENTRE SI FORMAVA IL GOVERNO

WEIDMANN

 

  1. BCE: WEIDMANN, RAGIONEVOLE ASPETTARSI FINE QE NEL 2018

 (ANSA) - "Non è una sorpresa che da qualche tempo i mercati si aspettino che gli acquisti netti di titoli finiscano entro il 2018". Per come stanno le cose, trovo plausibili queste aspettative". Così Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e membro del consiglio direttivo della Bce, sui tempi dell'uscita della Bce dal quantitative easing, che sarà "un primo passo nel lungo cammino verso una normalizzazione della politica monetaria". Weidmann - riporta la Bloomberg - parlando in un videomessaggio durante una conferenza a Berlino ha detto che "ci si aspetta che l'inflazione torni gradualmente verso livelli compatibili con la nostra definizione di stabilità dei prezzi".

 

anche jens weidmann ha i suoi momenti gordon gekko

  1. BCE: KNOT, RAGIONEVOLE SEGNALARE PRESTO FINE 'QE'

 (ANSA) - "E' ragionevole annunciare presto la fine degli acquisti netti di titoli". Lo ha detto Klaas Knot, membro del consiglio direttivo della Bce durante un intervento al Parlamento olandese a L'Aja. Knot ha osservato che le prospettive d'inflazione stanno convergendo verso livelli vicini ma inferiori al 2% e che sono "stabili" da un po', oltre che meno dipendenti dallo stimolo monetario.

 

  1. BCE: PRAET, IL 14/6 RIUNIONE CHIAVE PER TEMPI USCITA DAL QE

andrea ceccherini e klaas knot

 (ANSA) - "E' chiaro che la prossima settimana il consiglio direttivo dovrà fare questa valutazione, se i progressi fatti finora sono stati tali da richiedere una graduale uscita dai nostri acquisti netti". Lo ha detto Peter Praet, membro del comitato esecutivo della Bce, confermando le indiscrezioni secondo cui la riunione del 14 giugno a Riga discuterà la tempistica per l'uscita dal quantitative easing.

 

 

  1. ECCO COME M5S VUOLE PROCESSARE LA BCE DI DRAGHI SU BTP E SPREAD

Michelangelo Colombo per www.startmag.it

 

Non si arrestano mugugni, perplessità e interrogativi sulle mosse della Banca centrale europea.

PETER PRAET BCE

 

Sono in particolare metodi e tempi degli acquisti dei titoli di Stato italiani nelle ultime settimane a suscitare domande specie nella maggioranza di governo composta da Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e Lega di Matteo Salvini.

 

Ci sono solo motivi tecnici prefissati a guidare le operazioni di acquisti dell’Istituto centrale con sede a Francoforte? E’ questa di fatto la domanda non espressa così chiaramente che circola da giorni tra economisti e politici vicini o organici ai pentastellati e ai leghisti.

 

Borbottii non solo privati ma anche pubblici, esternati sui social e in tv, da economisti vicini sia alla Lega che a M5S come Claudio Borghi, Alberto Bagnai, Antonio Maria Rinaldi e Marcello Minenna (qui un approfondimento di Start Magazine).

 

draghi

Non sono state sufficienti, evidentemente, secondo pentastellati e leghisti le spiegazioni formali e informali giunte due giorni fa dalla Banca centrale europea presieduta da Mario Draghi sul calo degli acquisti di Btp a maggio per “reinvestimenti”.

 

A riprova del subbuglio anti Bce, c’è il post pubblicato il 6 giugno sul Blog delle Stelle a firma di un europarlamentare M5S che è una sorta di implicito j’accuse contro la Bce.

 

Ecco il testo completo:

di Marco Valli, EFDD – MoVimento 5 Stelle Europa

Alcune indiscrezioni di questi giorni hanno paventato un possibile coinvolgimento della BCE e di Bankitalia nell’ampio movimento avvenuto sui titoli di Stato italiani e tedeschi, che ha portato lo spread ad allargarsi in modo anomalo proprio nelle fasi di formazione del Governo del cambiamento in Italia.

Dal Parlamento europeo abbiamo inviato una interrogazione per dare l’opportunità alla Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi di smentire, mostrandoci i dati disaggregati sugli acquisti e le vendite di titoli di Stato italiani e tedeschi di queste settimane turbolente.

Ecco l’interrogazione:

borghi salvini bagnai

Nelle ultime settimane di maggio, mentre in Italia erano in atto tentativi di formazione del governo, si sono registrate forti tensioni sul mercato dei titoli di Stato italiani, che hanno portato lo spread tra BTP e Bund a 10 anni a superare i 300 punti base, record dal 2013.

 

Considerando che la BCE detiene e movimenta un ingente ammontare di titoli di Stato dei Paesi dell’Eurozona per perseguire i suoi obiettivi di politica monetaria, specialmente nel quadro del programma di acquisto di attività del settore pubblico sui mercati secondari (PSPP).

Alla luce di ciò, si chiede alla BCE:

1 – di fornire i dati aggiornati relativi ai volumi in acquisto e in vendita dei titoli di Stato italiani e tedeschi, ad opera della BCE nonché delle rispettive banche centrali nazionali dell’Eurosistema, nelle settimane del 14-18 maggio, 21-25 maggio e 28-31 maggio;

enzo moavero milanesi, paolo savona

2 – di specificare le ragioni alla base di eventuali significative variazioni rispetto ai volumi operati su titoli di Stato italiani e tedeschi nelle settimane precedenti a quelle prese in considerazione;

3 – di indicare il margine residuale di titoli pubblici acquistabili nell’ambito del PSPP per quanto riguarda l’Italia, rispetto ai limiti all’acquisto del 33% per emissione e per emittente previsti dal programma.

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?