report inter steven zhang

LO STRANO CASO DEGLI SPONSOR CINESI DELL’INTER – L’ANALISI DI UN BANKER LONDINESE SUI RICAVI DELLA SQUADRA NERAZZURRA: DAL PRIMO GIORNO IN CUI HA PRESO IL CONTROLLO, SUNING HA GENERATO UN MAXI FLUSSO DI ENTRATE DA 300 MILIONI DI EURO DA "SPONSOR REGIONALI” – QUEI FLUSSI NON HANNO SPIEGAZIONE LOGICA, A MENO CHE NON SIANO SERVITI A SOSTENERE L’ATTIVO E BYPASSARE IL FAIR PLAY FINANZIARIO – IL SETTLEMENT AGREEMENT E TUTTE LE ANOMALIE

 

 

Fabio Pavesi e Andrea Deugeni per www.affaritaliani.it

 

il report sui conti dell'inter

La magia delle sponsorizzazioni cinesi all’Inter. Nella settimana della bolla della Superlega, circola un'analisi di un banker della City londinese che ha fatto da advisor a una cordata di potenziali acquirenti del club nerazzurro e che accende un faro sui ricavi della società del gruppo Suning nelle stagioni 2016-17, 2017-18 e 2018-19, contestandone la validità.

 

Report che Affaritaliani.it pubblica e da cui emerge che sin dal primo giorno in cui ha preso il controllo, la nuova proprietà cinese è stata in grado di generare un flusso di entrate una-tantum “da sponsor regionali” per la sbalorditiva cifra di quasi 300 milioni di euro: il 27% del totale dei ricavi (includendo anche le plusvalenze da cessioni nel calciomercato), di cui 131,4 milioni sono arrivati direttamente da un contratto infragruppo Suning e 165,6 milioni da presunte “parti terze”.

THOHIR SUNING

 

Flussi che l’advisor non esita a definire “di dubbia natura”, anomalie profonde che non hanno di fatto una spiegazione logica. A meno che, e questa è una delle supposizioni che si possono fare, quegli sponsor e quei contratti milionari “a tempo” siano serviti a uno scopo. Ovvero quello di sostenere l'attivo finanziario e bypassare la morsa dell’Uefa sul financial fair play. La condizione di equilibrio dei conti necessaria a poter scendere in campo.

 

Non va dimenticato che l’Inter (con la Roma) era stata nel maggio del 2015 sanzionata dall’Uefa per il mancato rispetto dei parametri economico-finanziari. Da lì, un accordo con la stessa organizzazione europea, il cosiddetto settlement agreement, per rientrare nei parametri entro il 2019.

conte zhang

 

Quando nel 2016 rileva l’Inter, Suning sa che incombe sulla testa della squadra lo spauracchio dei conti sotto sorveglianza. Occorre quindi disperatamente aumentare i ricavi, dato che sotto la sua gestione i costi continuano a correre.

 

Suning non bada a spese in ingaggi e stipendi. I costi di calciatori e tecnici volano. Da 124 milioni del 2016 a 192 milioni nel 2019. Anche il resto dei costi operativi sale da 211 milioni nel 2016 a oltre 310 milioni del 2019. L’unico modo per calmierare le perdite rispettando l’accordo con l’Uefa è incrementare della stessa misura, se non di più, i ricavi. Quelli dei diritti Tv sono pluriennali e più di tanto non li si può far lievitare, gli incassi da gare sono nei bilanci delle società calcistiche la parte meno rilevante.

zhang messi

 

Restano i contratti da sponsor e le attività commerciali, l’unico ambito in cui si possono trovare e presto nuove fonti di ricavo. Et voilà, ecco che con Suning arrivano i famosi contratti di "sponsorship regionale" (cinesi). 87 milioni nel 2017 e poi altri 100 milioni negli anni successivi. È l’incremento più consistente nei ricavi totali dell’Inter.

 

I bilanci parlano chiaro. Escludendo le plusvalenze dalle cessioni di giocatori ad altri club nel calciomercato, prima dell’era Suning i ricavi core nerazzurri, in un andamento piuttosto flat, raggiungono quota 176,1 milioni di euro per l’anno terminato al 30 giugno 2015 e 186 milioni nei 12 mesi successivi.

il report sui conti dell'inter 1

 

Il 28 giugno 2016 l’Inter cambia proprietà:  complessivamente al termine dei tre esercizi di bilancio successivi (al 30 giugno 2017, 30 giugno 2018, 30 giugno 2019), il club è riuscito a realizzare “sponsorizzazioni cinesi” del valore di 297 milioni di euro, imprimendo una sorprendente crescita dei ricavi core del 46% (297 milioni su 651,5 milioni). Sono da rilevare però una serie di anomalie.

 

marotta zhang

La prima: si tratta di società che con il calcio hanno poco a che fare. Il contratto da 10 milioni l’anno è con FullShare Holding un gruppo che ha attività in campo alberghiero e del turismo nel Sud est asiatico. Poi c’è il contratto con King Down Investment, meglio noto come Donkey Mother, un’agenzia di viaggi online con il marchio Ivmama.

 

Poi c’è la società di marketing sportivo Beijing Advertising, meglio nota come iMedia. E, infine, una non specifica società cinese che assicura oltre alla fee di ingresso di 10 milioni, un contratto annuo da 25 milioni per pubblicizzare il marchio Inter in Cina, Malesia, Singapore e Indonesia (guarda caso la stessa nazione di provenienza della precedente proprietà, Thohir, a cui non viene in mente di ricorrere alla complessa architettura delle "sponsorizzazioni regionali” in area asiatica). Società di cui non si saprà mai l’intestazione sociale.

THOHIR SUNING

 

La seconda: i ricavi dalle “sponsorizzazioni regionali” fanno capolino letteralmente dal nulla nella stagione 2016-17 (87 milioni contro, alla stessa voce, i 351 mila euro dell'anno precedente nella gestione Thohir) e poi sembrano sparire all’improvviso tutti insieme (fra il 30 giugno e il 1° luglio) a metà 2019, nel momento cioè in cui il club mette a segno una performance migliore e può contare su alcuni giocatori superstar.

 

zhang

I contratti “definiti in modo approssimativo” e non riscontrabili in pratiche simili da nessuno degli altri blasonati team del Vecchio Continente, fa notare l’advisor, sono in grado di fruttare flussi di pagamento superiori al valore nominale siglato grazie a un sistema di bonus aggiuntivi che si sono concretizzati durante l’esecuzione degli stessi.

 

steven zhang conte

La terza: ogni contratto prevede un’alta commissione d’ingresso, e nonostante questo gli sponsor regionali, solo 24 mesi dopo, non sembrano preoccuparsi di trovarsi di fronte a una risoluzione improvvisa del contratto (senza l’insorgere di cause legali), dovendo rinunciare all’elevato investimento iniziale (da far fruttare invece nel tempo). Alla fine nel 2019 questi contratti sono stati cancellati e l’Inter non ha potuto rimpiazzarli, trovando un altro compratore che subentrasse per la commercializzazione degli stessi diritti ("di denominazione", li definisce l'advisor).

 

SUNING

E così dai contratti cinesi arrivano in un colpo solo giusto giusto quei 100 milioni all’anno che servono a tenere a bada l’aumento forte dei costi. Il gioco è fatto. L’Uefa nel maggio del 2019 decreta la fine della sorveglianza sui conti della squadra. Parametri rispettati grazie di fatto unicamente a quei provvidenziali contratti di “sponsorizzazione cinese” che Suning è riuscito a scovare in Cina. Tutto regolare, si dirà, sul piano contabile. Resta sullo sfondo quel tempismo perfetto. Magie del calcio. Affaritaliani.it ha chiesto spiegazioni sul documento all’Inter che non ha risposto.

steven zhang

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)