
LA STRATEGIA NEGOZIALE DI TRUMP: ARRENDETEVI E NESSUNO SI FARÀ MALE – IL SEGRETARIO AL TESORO USA, SCOTT BESSENT, È OTTIMISTA: “ANNUNCEREMO DIVERSI ACCORDI NELLE PROSSIME 48 ORE, LA MIA EMAIL È PIENA DI NUOVE OFFERTE COMMERCIALI” – IERI C’È STATA UNA TELEFONATA TRA VON DER LEYEN E TRUMP: CI SONO PASSI IN AVANTI NEL NEGOZIATO CON L’UE (CHE È PRONTA AD ACCETTARE DAZI AL 10% PUR DI NON FAR INCAZZARE DI PIÙ IL TYCOON)
BESSENT, ANNUNCEREMO DIVERSI ACCORDI NELLE PROSSIME 48 ORE
(ANSA) - "Annunceremo diversi accordi commerciali nel corso delle prossime 48 ore". Lo ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent in un'intervista a Cnbc, sottolineando che l'importante non è la quantità degli accordi ma la qualità.
BESSENT, INCONTRERÒ OMOLOGO CINESE IN PROSSIME SETTIMANE
(ANSA) - "Incontrerò la mia controparte cinese nelle prossime settimane". Lo ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent in un'intervista a Cnbc.
BESSENT, LA MIA EMAIL PIENA DI NUOVE OFFERTE COMMERCIALI
donald trump e ursula von der leyen dopo il bilaterale al g7 in canada
(ANSA) - "La mia email è piena di nuove offerte" sul fronte commerciale. Lo ha detto il segretario al Tesoro Scott Bessent in un'intervista a Cncb.
UE, 'IERI TELEFONATA VON DER LEYEN-TRUMP, BUONO SCAMBIO'
(ANSA) - Ursula von der Leyen e il presidente Donald Trump si sono sentiti ieri al telefono ed è stato un "buono scambio". Lo fa sapere un portavoce della Commissione Europea. "Ora siamo all'inizio della fine dei giochi e per avere la posizione migliore nei negoziati non possiamo dire di più", ha aggiunto il portavoce rispondendo alle domande dei giornalisti per avere maggiori dettagli. "Stiamo cercando di portare a casa il miglior accordo possibile con gli Usa", ha sottolineato
BESSENT: PASSI AVANTI SUI DAZI MA SENZA INTESA VIA AD AGOSTO PRONTA LA LETTERA PER LA UE
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
La riscossione dei dazi più pesanti, a partire da quelli contro l'Europa, scatterà il primo agosto. L'amministrazione Trump ha iniziato a inviare le lettere ai singoli paesi e ieri si è riunita per scrivere quella per Bruxelles, ma l'ultima parola spetta al presidente. Le nazioni prese di mira, però, potrebbero negoziare accordi nelle quattro settimane rimaste. Non è una «nuova deadline», giura Washington, ma chi ha orecchie per intendere intenda. Come la Ue, che «sta facendo progressi».
DONALD TRUMP CONTRO L EUROPA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
La giornata di ieri è cominciata con l'intervista alla Cnn del segretario al Tesoro Scott Bessent, usata per dare la linea. Il 2 aprile scorso Trump aveva annunciato i suoi dazi contro tutto il mondo, ma poi aveva concesso una pausa di 90 giorni per i negoziati.
«Il presidente — ha spiegato il responsabile dell'economia — invierà lettere ad alcuni dei nostri partner commerciali, dicendo che se non si procede con un accordo, il primo agosto si tornerà al livello del 2 aprile. Penso che vedremo tante intese molto rapidamente».
Pressato dall'intervistatrice per chiarire se stesse dando una nuova scadenza, dal 9 luglio al primo agosto, Bessent ha svicolato: «Non è una nuova deadline. Stiamo solo dicendo quello che accadrà. Se volete accelerare le cose, bene; se preferite tornare ai dazi originari, la scelta è vostra».
SCOTT BESSENT A GINEVRA PER I COLLOQUI USA CINA SUI DAZI
Quanto alla strategia, «prevede di applicare la massima pressione», dunque «prendere o lasciare».
[…]
Bessent però ha manifestato un po' di ottimismo verso l'Europa: «Abbiamo visto che la Ue è stata molto lenta a sedersi al tavolo delle trattative. Tre settimane fa, un venerdì mattina, il presidente Trump ha minacciato dazi del 50%. Nel giro di poche ore cinque leader nazionali europei hanno chiamato e Ursula von der Leyen, presidentessa dell'Unione, era al telefono.
La Ue sta facendo ottimi progressi, dopo aver iniziato lentamente». Come a dire che Bruxelles può ancora evitare il ritorno ai dazi annunciati il 2 aprile, se da qui al primo agosto accetterà un'intesa più favorevole per entrambi.
Bessent ha spiegato che verranno spedite un centinaio di lettere, ma «ci stiamo concentrando su 18 importanti relazioni commerciali, che rappresentano il 95% del deficit americano». […]
Senza fare nomi in anticipo, però, perché «non voglio togliere la pressione».
Per capire meglio, bisogna ricordare la strategia negoziale usata in genere da Trump, fatta di minacce, annunci, accelerazioni e frenate.
Ad esempio, durante il viaggio in Medio Oriente il segretario al Commercio Lutnick aveva lasciato trapelare che non intendeva più parlare col suo omologo europeo Sefcovic.
Era una tattica, perché poi il dialogo è ripreso, ma in quel momento serviva la minaccia per indirizzarlo verso la direzione preferita da Washington.
Ora la situazione è simile. Trump aveva sempre detto che i 90 giorni per negoziare scadevano il 9 luglio, ma la riscossione dei dazi sarebbe cominciata il primo agosto.
Ora non offre ufficialmente una nuova deadline, però sottolinea che le tariffe minacciate nella lettera scritta ieri per Bruxelles entreranno in vigore nella pratica solo all'inizio del prossimo mese. Secondo Bessent la Ue ha fatto «progressi», nel senso che si è avvicinata al 10% di dazi richiesto dagli Usa, più la cancellazione delle tasse imposte ai colossi digitali. Restano alcuni passi da compiere, ma c'è tempo fino al primo agosto per trovare l'accordo.