CHI TOCCA LETTA MUORE - MERCATI SCATENATI SU MEDIASET: LE MINACCE DI VOTO SUBITO DEI FALCHI COSTANO A BERLUSCONI OLTRE 150 MILIONI

Francesco Spini per La Stampa

Farsi del male da soli. Cosa voglia dire anche solo ipotizzare una crisi di governo al buio sperando di imboccare la via incerta di elezioni anticipate, Silvio Berlusconi l'ha sperimentato ieri in prima persona sul portafoglio di famiglia. In Borsa i titoli della sua galassia, a cominciare da Mediaset, sono finiti al centro delle vendite degli investitori. E a sera il conto è stato assai salato: il Cavaliere di Arcore ha visto evaporare in poche ore di contrattazioni circa 155 milioni.

Per lui i mercati hanno fatto suonare la campanella di avvertimento. Mediaset è stata dapprima sospesa per eccesso di ribasso, tant'era la pressione in vendita. Rientrata in contrattazione è arrivata a perdere fino al 7% per chiudere con un -6,25%, mandando in fumo 266 milioni di capitalizzazione. Per la famiglia Berlusconi che, tramite Fininvest, detiene il 41,2% del gruppo televisivo si è tradotto in una perdita (virtuale) da quasi 110 milioni di euro.

Poi ci sono le altre partecipazioni che il clima di incertezza politica ha pure trascinato al ribasso. Si parla di Mediolanum, che ha perso ieri il 3,1% (45 milioni circa in meno per il Cavaliere), oppure di Mondadori che con un -1,44% ha fatto evaporare altri 1,8 milioni. Unica magra consolazione: Molmed, che ha guadagnato il 7%.

Il tonfo che fa più rumore è senz'altro quello del gruppo di Cologno Monzese, la televisione cui il Cavaliere deve tutte le sue fortune. Dall'inizio dell'anno, complici mercati meno turbolenti e uno spread che ha concesso quartiere, il titolo ha guadagnato oltre il 100%. Per dire: quando Enrico Letta si è insediato a Palazzo Chigi era il 28 aprile - il titolo del Biscione valeva 1,90 euro.

Ieri sera 3,15 euro, il 65% in più. Miracoli di quella stabilità che aveva condotto ai «timidi segnali di ripresa» di cui Letta va parlando da settimane e che tanto bene avevano ingrassato il patrimonio di Berlusconi.

Dall'inizio dell'anno proprio in virtù della corsa del Biscione e di quella della banca guidata dall'amico Ennio Doris (Mediolanum, anche grazie alla riduzione dello spread, segna un +44% da gennaio) nei forzieri di Arcore si sono riversati altri 1,12 miliardi, portando il patrimonio del Cavaliere a quota 5,68 miliardi di euro, la numero 33 al mondo, secondo l'agenzia internazionale Bloomberg.

Ora gli investitori, con l'ipotesi crisi di governo, vedono meno certezze nel futuro. «E Mediaset - spiega un analista - è un titolo molto ciclico, che amplifica nel bene o nel male le oscillazioni del mercato». Dopotutto nelle sale operative si ricordano ancora il primo storico rosso segnato a fine 2012 (235 milioni di euro, soprattutto a causa delle svalutazioni) e nutrono speranze per l'anno in corso.

Il consensus, ovvero la media delle stime degli analisti, prevede per il 2013 un ritorno a un seppur magro utile, a quota 37-38 milioni di euro. I primi segnali? La pubblicità che dopo i cali a due cifre visti nel 2012 si sono dapprima dimezzati per cambiar segno a luglio e ad agosto, quando gli spot sono saliti del 3%. Segni di ripresa che - si teme nelle sale operative ora potrebbero sacrificarsi sull'altare dei falchi del Pdl.

E a cui i manager dell'impero del Cavaliere - a cominciare dai figli Marina e Pier Silvio, fino a Fedele Confalonieri e Doris - guardano con molta diffidenza, pensando, appunto, alle aziende. Insomma: senza un governo, senza questo governo, l'impero potrebbe soffrire. E non poco. «Si intravede il rischio che la stabilizzazione dei ricavi pubblicitari possa interrompersi sul più bello», nota un analista a proposito di Mediaset.

Poi c'è la lettura più strettamente politica. Molti ricordano come la Borsa (agendo sul titolo e a livello più generale incidendo sullo spread) fu tra le più solerti, nel novembre 2011, a spingere per le dimissioni del Cavaliere. Oggi lo stesso? Ieri la Borsa di Londra era chiusa. Non un dettaglio da niente.

Vuol dire che ad operare - e quindi a vendere - sul mercato c'erano per lo più investitori tradizionali, come fondi comuni o fondi pensione europei o americani, che vendevano per prendere beneficio o su timori di prossime instabilità. Per oggi, invece, con la riapertura della City, sale il rischio speculazione: torneranno su piazza gli hedge fund più attivi sul mercato europeo. Senza segnali di pace, la pressione sul Cavaliere e i suoi falchi potrebbe dunque salire ulteriormente.

 

 

silvio mediaset berlusconiCONFALONIERI MENTANA PIERSILVIOGABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI Confalonieri Mario Giordano Piersilvio Berlusconi Giuliano Adreani enrico_letta_vacanze_moglie_figlilondra city Ennio Doris MARINA E PIERSILVIO medium

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT