
TRUMP NON CI STA CAPENDO UN TASSO – “THE DONALD” PROSEGUE IL SUO “ASSEDIO” AL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE, JEROME POWELL, COLPEVOLE DI NON TAGLIARE I TASSI D’INTERESSE: “È UNO STUPIDO CHE NON HA LA MINIMA IDEA DI COSA STIA FACENDO” – IL “WALL STREET JOURNAL” PROVA A SPIEGARE AL “CALIGOLA DELLA CASA BIANCA” PERCHÉ LA FED SI STA MUOVENDO BENE: DEVE BILANCIARE IL PERICOLO DI INFLAZIONE INDOTTA DAI DAZI, QUINDI PER ORA DEVE RESTARE FERMA PER VEDERE L’IMPATTO REALE CHE LE TARIFFE AVRANNO SU CRESCITA, PREZZI E OCCUPAZIONE...
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Jerome Powell è “uno stupido”, perché non taglia i tassi come i suoi colleghi. Più esplicito di così non poteva essere, il presidente Trump, nel lanciare il suo ultimo assalto contro capo della Federal Reserve.
Quello che dimentica, oltre agli effetti destabilizzanti provocati dal suo atteggiamento, sono le differenze fondamentali tra chi impone i dazi e chi li subisce.
Come ha spiegato il Wall Street Journal , infatti, per i primi sono una tassa che alza i prezzi, con conseguenze imprevedibili sull’inflazione. Da qui la maggiore prudenza che la banca centrale americana deve adottare rispetto a quelle europee ed asiatiche.
Il capo della Casa Bianca ha iniziato la giornata dedicata all’annuncio dell’accordo commerciale con la Gran Bretagna, lanciando un nuovo attacco via social al capo della Fed, colpevole di aver lasciato il costo del denaro intatto nella riunione di mercoledì.
«“Troppo tardi” Jerome Powell - ha scritto Trump - è uno stupido che non ha la minima idea di cosa stia facendo.
A parte questo, mi piace molto! Petrolio ed energia sono in forte calo, quasi tutti i costi (generi alimentari e “uova”) in calo, praticamente niente inflazione, i soldi dei dazi piovono nelle nostre casse, l’esatto opposto di “Troppo Tardi!».
Poco dopo ha chiarito il concetto: “La Banca d’Inghilterra taglia i tassi, la Cina taglia i tassi, tutti tagliano tranne Powell”. La realtà è che la decisione di mercoledì della Federal Reserve è stata presa all’unanimità.
Non è stata dunque una scelta autonoma di Powell, ma una posizione su cui si è realizzata la convergenza di tutti i leader della banca centrale.
La Fed deve bilanciare il pericolo inflazione indotta dai dazi, e quindi al momento deve restare ferma per vedere quanto dure saranno effettivamente le tariffe e che impatto avranno su crescita, prezzi e occupazione. [...]