molise big

TUTTI A PRENDERLO PER IL CULO E ORA IL MOLISE È SOLD OUT - INCREDIBILE MA VERO, L'ITALIA SI È ACCORTA CHE QUELLA REGIONE ESISTE, ALLA FACCIA DELLA CONSUMATISSIMA BATTUTA: BOOM DI TURISTI, +300 PER CENTO RISPETTO A UN ANNO FA - SELVAGGIA LUCARELLI, PIO E AMEDEO, QUAGLIARELLA: DAI VIP IN GIÙ, TUTTO PIENO PER VEDERE LA STREET ART D'AUTORE E I PONTI TIBETANI, MANGIARE PESCE SU UNA PALAFITTA O PROVARE LA GODURIA DI UN PO' DI SMART WORKING SUL MARE...

Valentina Farinaccio per “il Venerdì di Repubblica

 

boom di turisti in molise 1

Ci allontanavamo dal Molise un mese all'anno, a luglio, per andare al mare. Allontanarci voleva dire non fermarci a Termoli (dove molti campobassani avevano la seconda casa) ma proseguire per altri 31 chilometri, fino a Vasto, Abruzzo.

 

Un viaggio esotico e lunghissimo, che durava un'ora scarsa, in verità, ma serviva a traghettarci fuori dalla regione che nessuno conosceva. Ho passato la vita a spiegare la geografia della mia città, Campobasso. A consolare chi la collocava in Basilicata, Campania, forse Calabria? A fingere divertimento davanti alla battuta consumatissima, quella sull'inesistenza della mia terra.

 

il molise non esiste 2

Così oggi, mentre guido verso i 35 chilometri di costa molisana per andare a guardare da vicino il boom di turisti di cui tutti parlano, sento dentro un guizzo di felicità. Un senso di giustizia.

 

Street art e ponti tibetani

Il Molise è sold out. Tutto pieno. Incredibile, ma vero. Bisogna fare un passo indietro, tornare al New York Times che, un mese prima della pandemia, lo inseriva fra i 52 Places to go. Ma anche a Regalati il Molise, l'iniziativa con cui l'intraprendente borgo di San Giovanni in Galdo metteva a disposizione di chiunque si proponesse quaranta soggiorni gratuiti.

 

selvaggia lucarelli in vacanza

Da lì, il passaparola, la curiosità, e un'inaspettata pioggia di richieste. Intanto, Selvaggia Lucarelli se ne innamorava, lo raccontava su giornali e social, prometteva di tornarci (e ci è tornata), contribuiva a far nascere il sospetto che fosse davvero un luogo da visitare. Insomma, nel funesto 2020, un'Italia costretta a rivedere le sue abitudini di viaggio, e ad arrangiarsi per le vacanze, ha scoperto che sì, il Molise esiste.

 

il molise non esiste 1

"E mena forte", aggiungo, sull'onda della dirompente e commovente dichiarazione dell'isernina Maria Centracchio, bronzo nel judo a Tokyo 2020. Dunque, 12 mesi dopo m'infilo in quest'estate molisana che, come ha di recente affermato il governatore Donato Toma, registra dati «da spavento», e un «+300 per cento» rispetto a un anno fa.

 

boom di turisti in molise 6

Dall'assessorato al Turismo della Regione confermano i numeri, il portale visitmolise.eu ha contato, nel solo mese di giugno, due milioni di visite, e i circa 11 mila posti letto di cui dispone il territorio, fra hotel, alberghi, B&B e residence, sono al completo.

 

In pratica, i 4.500 chilometri quadrati in cui abitano, distanziatissime fin da quando non era necessario esserlo, 250 mila anime, stanno accogliendo migliaia di persone in più, che se ne vanno in giro fra il lago di Castel San Vincenzo, il ponte tibetano di Roccamandolfi, la street art d'autore di Campobasso.

 

boom di turisti in molise 5

Calciatori e altri vip

Caso più eclatante, Termoli. Arrivo nell'ora della siesta. Dario e Annalisa stanno fotografando il Castello Svevo. Lui di Salerno, lei di Bari, hanno scelto di risalire l'Adriatico in auto. Hanno pranzato Da Nicolino, trovato su Tripadvisor: «Abbiamo pagato venti euro a testa, per due primi di pesce. Buonissimi!».

 

Segno il nome del ristorante, lo cerco su Google Maps: Francesco, della famiglia Caruso, ne è il gestore. Lo trovo alla cassa, ai tavoli stanno servendo amari e caffè. «La sfida era riuscire a consolidare l'exploit dello scorso anno», racconta. «E in effetti abbiamo la conferma di tanti turisti, quasi tutti italiani, molte famiglie e giovani». Ma i prezzi sono cambiati? Francesco li ha lasciati invariati: «Il mio scopo è mantenere la clientela, non perderla!».

 

pio e amedeo

Dello stesso avviso è Antonio Terzano, chef dell'Osteria dentro le mura. Le sedie di legno colorate, intorno ai tavoli all'aperto del suo locale, sono una festa. «I prezzi non li ho alzati, non mi serve. Poi bisogna tenere conto dei nostri rivali: la Costiera Amalfitana, la Riviera Romagnola dobbiamo restare con i piedi per terra!».

 

quagliarella

Pierluigi Marinelli, però, coordinatore della Federazione italiana esercenti pubblici e turistici, ammette un generale aumento dei prezzi: «Da un lato c'è la tentazione, vista la maggiore richiesta, ad approfittarne un po'. Dall'altro, ci sono gli oggettivi rincari sulle materie prime e i costi dei materiali per l'igiene».

 

Il caffè, a onor del vero, costa ovunque un euro. Un euro e cinquanta, una bottiglietta d'acqua. È sugli ombrelloni che si specula di più: il Cala Sveva chiede ottanta euro per un giorno in prima fila. Il Lido Panfilo, sul listino prezzi, copre col bianchetto il giornaliero di agosto.

 

boom di turisti in molise 3

Come a intendere: ve lo diciamo a voce. In un bar mi dicono che «sono arrivati anche i vip, Amedeo di Pio e Amedeo, e Quagliarella, il calciatore!», e che «molti proprietari di case hanno affittato ai turisti e se ne sono andati altrove». In effetti la città è piccola, non sono tante le strutture ricettive.

 

Smart working sul mare

L'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli mi comunica che i numeri sono raddoppiati: 20.147 le presenze di giugno 2021 e 9.370 quelle dello stesso mese del 2020. D'altronde, lo splendido trabucco davanti al quale sfilano tutti, inclusa me, per una foto, in autunno sarà sui barattoli della Nutella per la limited edition "Ti amo Italia".

 

boom di turisti in molise 2

E Lonely Planet ha pubblicato la guida Abruzzo e Molise, altro fatto straordinario, se si pensa alla scarsa considerazione in cui questo pezzetto di Paese ha vissuto fino a un passato molto recente.

 

Chiara e Filippo, da Roma, scendono in camper verso Matera. Hanno già attraversato l'alto Molise: Agnone, e la Fonderia di campane Marinelli. Prato Gentile, a Capracotta. Pietrabbondante, e il suo Teatro Sannitico.

 

Vorrebbero andare alle cascate di Carpinone, poi ad Altilia, per l'antica città romana dissepolta di Saepinum. «Tutto il Molise ha parcheggi segnalati e aree di sosta attrezzate, ben tenute», mi dicono. E stanotte dormiranno a Petacciato, che è anche la mia prossima tappa. Fulvio Talucci mi aspetta sulla strada statale. Parcheggio sulla sinistra, il mare è sulla destra. Mi faccio guidare lungo un sottopassaggio che sembra una porta spazio-temporale: sbuco in una pineta maestosa, cicale all'opera, fresco e ombra ovunque.

 

boom di turisti in molise 4

«Abbiamo la navetta, per chi la richiede, ma questo tratto è più bello farlo a piedi», spiega Fulvio. Così, dopo appena cinque minuti di cammino, scopro il Lido Ottanta°, l'impresa più innovativa dell'estate molisana.

 

Aperto il 26 giugno, a seguito di un intenso lavoro di bonifica dell'area, il lido è un gioiello sul mare tutto in legno riciclato. Un'idea green, vintage eppure modernissima, che Fulvio e il socio Lino Camardo hanno avuto quando si sono innamorati di questo fazzoletto di costa che era tutto un mucchio di plastica trasportata dalle onde.

 

Oggi, invece, c'è un ristorante di pesce che è una palafitta sul mare. Poi, tre file d'ombrelloni (anche questi in materiali riciclati) e cinque postazioni per lo smart working. Cinque veri e propri uffici, connessione rapida e prese a portata di mano, perfetti per lavorare sognando. E tutto sarà smontato a fine stagione, per lasciare la natura libera di passare l'inverno.

 

D'accordo, ma quanto costa? «Venticinque euro al giorno», dice Fulvio, tirando su le spalle. Eccolo, il Molise. Che si prende cura di chi arriva, con calma e gentilezza. E che si rimbocca le maniche, tenace. Ripercorro la pineta, il tunnel, sono di nuovo in macchina. A pochi chilometri, di là, c'è l'Abruzzo, il ricordo di quelle fughe estive dall'invisibilità. Di qua, invece, la vita nuova della mia piccola regione: non ho mai avuto così tanta voglia di restare.

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)