UNICREDIT TRANQUILLIZZA: “PRELIEVI FORZOSI SOLO IN CASO DI BANCHE IN FALLIMENTO E SUI CONTI SOPRA I 100MILA €”

1 - UNICREDIT PRECISA: "PRELIEVI SUI CONTI CORRENTI SOLO PER BANCHE IN FALLIMENTO, OLTRE I 100MILA EURO, E SE NON ASSICURATI"

La banca "corregge" il titolo dell'agenzia Bloomberg che aveva rilanciato le dichiarazioni dell'Ad Ghizzoni sul prelievo forzoso sui conti correnti di banche in fallimento (quello che è successo a Cipro. Ghizzoni ha sottolineato che serve un sistema europeo (o a livello di accordi di Basilea, ancora più ampio). Per impedire che diverse legislazioni favoriscano la fuga di capitali da uno Stato all'altro. Ribadendo comunque che non devono mai essere toccati i conti correnti al di sotto dei 100mila euro e quelli assicurati.


QUI l'agenzia Bloomberg

http://www.bloomberg.com/news/2013-04-04/unicredit-s-ghizzoni-favors-using-big-deposits-in-bank-failures.html

QUI l'agenzia di Wall Street Italia pubblicata da Dagospia:

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ghizzoni-unicredit-accettabile-la-confisca-dei-risparmi-per-salvare-le-banche-53621.htm


2 - BORSA: BANCHE SUPER A MILANO (+0,6%) CHE SNOBBA I REALIZZI UE
Radiocor - Il brusco calo dello spread Btp-Bund, arrivato a 315 punti base, spinge le banche italiane che tirano la volata a Milano, in netta controtendenza rispetto ai principali listini continentali e nonostante la bocciatura di Fitch. Nonostante i deludenti dati Usa sul mercato del lavoro, a Milano l'Ftse Mib chiude +0,64% trascinato da Mediobanca (+6%), Banco Popolare (+4,4%), Ubi Banca (+3,9%), Unicredit (+2%) e Intesa Sanpaolo (+2,1%). Avanzano anche le utility grazie al buon andamento dello stoxx di settore europeo (+0,3%) con Enel Green Power (+3,7%), Enel (+2%) e A2A (+1,2%).

In coda al listino, invece, St (-1,9%) e Mediaset (-2%) che ha invertito rotta dopo la smentita all'ipotesi di collocamento di un pacchetto di Ei Towers. Giu' anche il lusso mentre Telecom Italia (+1%) sale ancora dopo che la societa' ha ammesso contatti preliminari per l'integrazione con 3 Italia. Sul mercato valutario l'euro cala a 1,302 dollari mentre il petrolio cede lo 0,9% con il Wti a 9 2,37 dollari.

3 - ISTAT: A FINE 2012 PRESSIONE FISCALE AL 52% DEL PIL, MAI COSI' ALTA
Radiocor - A fine 2012, nel quarto trimestre, la pressione fiscale ha raggiunto il 52% del Pil, con un aumento di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2011. Un livello mai raggiunto, il piu' alto da ll'inizio delle serie storiche trimestrali, dal 1999. Lo comunica Istat.

4 - DEFICIT/PIL: ISTAT, NEL 2012 AL 2,9%, MA PER UE RESTA AL 3%
Radiocor - Nel 2012, il rapporto tra indebitamento netto e Pil e' stato pari al 2,9%, in miglioramento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2011 (rivisto dal 3,8% al 3,7%), secondo la versione che considera gli swap, ma non valida ai fini Maastricht. Per l'Europa resta il dato che vede il rapporto deficit/Pil al 3%, comunicato il primo marzo. La Commissione europea, che aveva stimato per l'Italia un deficit/Pil al 2,9% nel 2012, preciso' a stretto giro che la decisione sulla chiusura della procedura d'infrazione per il nostro Paese sarebbe stata presa solo a maggio con le nuove stime economiche.

Preoccupazione si e' aggiunta, a Bruxelles, con il decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese che porterebbe il deficit al 2,9% del Pil anche quest'anno, una 'zona d'incertezza' appena sotto la soglia di Maastricht, in presenza di regole del Patto di stabilita' che prevedono, per chiudere la procedura, di restare sotto il 3% non solo l'anno precedente, ma anche i due successivi.

5 - FINMECCANICA: SELEX;IN PIANO 2.529 ESUBERI ITALIA E GB
(ANSA) - Il dimensionamento degli organici di Selex Es interessa complessivamente 2.529 persone in Italia e Gran Bretagna. Lo prevede il Piano di riassetto e di rilancio di Selex Es, illustrato oggi alle organizzazioni sindacali, secondo quanto riporta una nota di Finmeccanica. E' prevista inoltre la riduzione di circa 25 siti tra Italia e Gran Bretagna.

Selex Es conta attualmente oltre 17.000 dipendenti, distribuiti prevalentemente tra Italia e Gran Bretagna, precisa la nota di Finmeccanica. Il piano, presentato oggi alle organizzazioni sindacali, è "finalizzato a creare una realtà europea integrata, con massa critica e competenze tecnologiche adeguate a sostenere la sfida dei mercati internazionali nel settore dell'Elettronica per la Difesa e Sicurezza, in linea con quanto già intrapreso da diversi concorrenti".

"Tale Piano si inserisce nell'articolato percorso di ristrutturazione operativa e riassetto patrimoniale avviato da Finmeccanica per ottimizzare la propria struttura industriale, migliorandone la competitività e garantendone la sostenibilità strategica ed economico-finanziaria", prosegue la nota. Per realizzare il Piano, "si rende necessario procedere a un corretto dimensionamento degli organici, sia diretti che indiretti, la cui gestione è oggetto di confronto con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori. Le risorse interessate sono complessivamente 2.529, in Italia e UK.

Relativamente a queste, in Italia l'azienda ha già raggiunto con le rispettive rappresentanze sindacali un accordo di mobilità per 810 dipendenti e un accordo per l'uscita di 120 dirigenti; si prevede inoltre un ridimensionamento del personale in Gran Bretagna fino a un massimo del 10% dell'organico presente sul territorio".

Nel 2012, ricorda la nota, le 3 ex Selex hanno già ridotto gli organici per 650 unità, anche in accordo con le Organizzazioni Sindacali in Italia e Gran Bretagna. "La realizzazione di questo Piano - conclude la nota - rappresenta il presupposto necessario per rendere Selex ES un operatore globale nel proprio settore, con una vasta base di clienti e con performance economico finanziarie allineate con i più elevati benchmark di mercato".

6 - SELEX; FIM, NON ACCETTEREMO LICENZIAMENTI
(ANSA) - "Non accetteremo strumenti che portino ai licenziamenti e che prefigurino un'azienda che si sottodimensiona negli organici ma anche nelle prospettive". Lo afferma il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli, commentando l'esito dell'incontro di oggi con Selex Es durante il quale "l'azienda ha annunciato nell'ambito del piano industriale, 2.529 'esuberi strutturali' in Italia e Gran Bretagna e la chiusura di 22 siti su 48 in Italia". "Riteniamo sbagliato - aggiunge -, parlare di esuberi in una fase non conclusiva del confronto sul piano industriale e abbiamo chiesto di proseguire il negoziato in sede nazionale e locale al fine di chiarire quali saranno le capacità competitive di quello che sarà il più grande gruppo dell'ICT sui sistemi di difesa e sicurezza italiano".

7 - CANDY, 250 ESUBERI, A RISCHIO I 2 IMPIANTI ITALIANI
(ANSA) - Duecentosessanta esuberi su 675 lavoratori per i due stabilimenti italiani del gruppo Candy, a Brugherio (Monza-Brianza) e a Santa Maria Hoé (Lecco). E' quanto si apprende da fonti sindacali che parlano di "blocco della trattativa" per salvare i due impianti di elettrodomestici e scongiurare l'ennesimo trasferimento di produzioni all'estero. In particolare, secondo Luigi Panzeri (Fiom-Cgil) "dai 150 esuberi dichiarati finora dall'azienda sui due siti siamo passati a circa 170 sul sito di Brugherio e 90 su quello di Santa Maria Hoé, dove alcuni lavoratori sono in sede e altri si recano ogni giorno nell'altro impianto".

I sindacati hanno chiesto l'apertura di un tavolo in Regione Lombardia e un incontro al Ministero del Lavoro, mentre i lavoratori si sono immediatamente riuniti in assemblea e hanno indetto 2 ore di sciopero. A Brugherio sono attivi 530 lavoratori, di cui 490 addetti alle produzioni, mentre a Santa Maria Hoé operano 145 lavoratori, ma fino al 2011 erano in 200. Il gruppo Candy-Hoover è presente in 40 paesi con 8 stabilimenti, di cui 2 in Italia e 6 all'estero, in Cina, Russia, Turchia, Repubblica Ceca, Francia e Spagna, per un totale di 6 milioni di pezzi prodotti, di cui 450.000 in Italia.

8 - RICHARD GINORI: E' GUCCI IL PRETENDENTE, OFFERTA DA 13 MILIONI
Radiocor - Gucci (gruppo francese Ppr), leader nel settore del lusso, e' l'acquirente che ha presentato la nuova offerta per la Richard Ginori, ora in fallimento. Lo precisa una nota del gruppo aggiungendo che la proposta irrevocabile d'acquisto arriva tramite una sua societa' controllata.'La decisione di presentare l'offerta da parte di Gucci - spiega il comunicato - e' coerente con la strategia di valorizzazione dell'eccellenza del Made in Italy nel mondo. L'offerta si basa su un progetto industriale e strategico di lungo periodo e si pone l'obiettivo di tutelare e rilanciare un marchio storico di Firenze, quale e' Richard Ginori, sinonimo da sempre di qualita' e artigianalita''.

Il piano industriale 'fara' leva sulle competenze, il know-how e le sinergie esistenti tra i due marchi. In particolare, da un lato si focalizzera', nel breve-medio periodo, sullo sviluppo dei prodotti e sulla produzione di articoli per il settore tableware, dedicato al segmento del lusso, mentre dall'altro lato contribuira' con le risorse e il supporto necessari per sviluppare e rendere le attivita' di Richard Ginori sostenibili in un'ottica anche di lungo periodo'. L'offerta di cui si era gia' saputo ieri ma con assoluto riserbo sulla provenienza, ricorda la nota, 'e' pari a 13 milioni di euro' e prevede 'l'impiego di 230 lavoratori'.

9 - PRADA: NEL 2012 RICAVI A 3,3 MLD (+29%), UTILE A 625 MLN (+44%)
Radiocor - Il cda di Prada ha approvato il progetto di bilancio per l'esercizio chiuso al 31 gennaio che vede ricavi consolidati a 3,29 miliardi (+29%), margine operativo lordo a 1,052 miliardi (+38,6%) e utile netto a 625,7 milioni (+44,9%). La posizione finanziaria netta e' attiva per 312,6 milioni. Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 9 centesimi per azione. 'Il 2012 ha rappresentato un nuovo record per il nostro gruppo sia in termini di ricavi che di redditivita'', ha commentato l'ad Patrizio Bertelli.

10 - IL SOLE24ORE/ BENEDINI NUOVO PRESIDENTE, ESCE CERUTTI
(TMNews) - Sarà Benito Benedini il nuovo presidente del gruppo Sole 24 Ore. Benedini prenderà il posto di Giancarlo Cerutti. La proposta arriva dal socio di maggioranza del gruppo, Confindustria, che ha proposto la lista per il rinnovo del cda in vista dell'assemblea del 29 aprile. Della lista fanno parte Valerio Ticozzi, Mario Mirarchi, Benito Benedini, Donatella Treu, Marcella Panucci, Maria Carmela Colaiacovo, Luigi Abete, Antonio Bulgheroni, Marco Venturi, Alessandro Spada e Alberto Chiesi.

"Ringrazio di cuore Giancarlo Cerutti per la qualità dell`impegno profuso alla guida della nostra società per un lungo, significativo periodo: prima come vice-presidente operativo dal 2001 al 2004, poi come presidente dal 2007 al 2013. Ho sempre apprezzato - ha dichiarato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi - la linea di condotta e la lealtà con la quale ha servito questa importante azienda editoriale che rappresenta un asset strategico per Confindustria".

"Sotto la sua guida il gruppo 24 Ore ha affrontato sfide molto difficili, soprattutto in questi ultimi anni, in un mercato dell`editoria profondamente in crisi e ha lavorato - ha aggiunto Squinzi - con impegno e dedizione a porre le basi per arrestare il declino economico della società e tornare all`equilibrio di bilancio, come auspichiamo". "Ringrazio tantissimo il presidente Squinzi per le espressioni di affetto e di stima che ha voluto dedicarmi in questa occasione", ha detto Giancarlo Cerutti.

11 - PREMAFIN: DA CONSOB SANZIONI PER 11,3 MLN, 5,3 MLN A SALVATORE LIGRESTI
Radiocor - La Consob ha inflitto sanzioni per complessivi 11,3 milioni di euro a Salvatore Ligresti, Niccolo' Lucchini e Giancarlo de Filipp o per avere manipolato artificiosamente al rialzo il prezzo del titolo Premafin tra novembre 2009 e settembre 2010.

Il risultato scaturisce dall'indagine compiuta dall'Authority, che ha accertato che il pacchetto del 25% di Premafin che risultava intestato a un trust caraibico era in realta' riconducibile a Ligresti. Consob ha scoperto che le azioni non erano quindi di un fondo fiduciario ma riconducibili, di fatto, a prestanome. Per questo, secondo il dispositivo, la Consob ha inflitto una multa di 5 milioni di euro a Salvatore Ligresti e 3 milioni a testa a Lucchini e a de Filippo. In piu' l'Authority ha deciso, a carico di Ligresti, una sanzione di 300 mila euro per inottemperanza alle disposizioni, ovvero non ha comunicato al mercato le decisioni della Consob come impone la legge. Obbligo cui ha provveduto la stessa Consob.

12 - IL «CORRIERE»PIÙ CARO MA FORSE NON SERVIRÀ
Da "il Giornale" - Piove sul bagnato in Via Solferino. In attesa di capire cosa accadrà nella riunione decisiva del patto attesa per la prossima settimana, in Rcs hanno deciso che da oggi il prezzo di copertina del Corriere della Sera passerà da 1,50 a 1,70 euro per le edizioni di venerdì e sabato.

Qualcuno ha già fatto i primi conti: secondo l'analisi di Kepler, questa mossa può portare a entrate supplementari per circa 8 milioni di euro l'anno: pari a circa l'1% e il 30% delle stime sui ricavi e sull'ebitda del gruppo nel 2013 (dopo aver escluso Dada dal perimetro di consolidamento).

Peccato che, a detta degli stessi analisti, le medesime azioni in passato (ad esempio, nei primi mesi del 2010) hanno poi pesato negativamente sulle copie vendute. Insomma, gli analisti non hanno dubbi: l'iniziale effetto positivo atteso dall'aumento di prezzo sarà annacquato da un calo dei lettori.


13 - FALSA PARTENZA PER MOLESKINE
A.F.D. per il "Sole 24 Ore" - La Borsa non sembra credere in Moleskine. Se nella prima seduta di contrattazioni, chiusa in rosso dello 0,87%, c'era la parziale attenuante della giornata nera di Piazza Affari (l'indice Ftse Mib mercoledì aveva perso il 2,28%) ieri non c'era alcuna scusante visto che in Borsa, nonostante la volatilità, la seduta è stata decisamente migliore (il calo è stato solo dello 0,3%).

Le azioni della società che produce le famose agendine hanno chiuso con un nuovo e forte scivolone: -7,63% a 2,106 euro. Una partenza flop, tenendo conto che normalmente nelle prime sedute le banche che hanno curato il collocamento sostengono le quotazioni della matricola in Borsa. Il prezzo dell'Ipo (2,3 euro) implica una capitalizzazione pari a quasi 27 volte gli utili 2012 e 14,5 volte il margine operativo lordo. Numeri forse troppo generosi per una società che, per quanto promettente, forse è stata paragonata con troppa disinvoltura a big del lusso come Prada, Cucinelli o Salvatore Ferragamo.

14 - ZUNINO, COPPOLA E GLI AFFARI FISCALI
L.G. per il "Sole 24 Ore" - Prima toccò alla Ipi, poi ci fu la cessione di una piccola parte dell'ex area Falck, quindi la vendita del residuo dell'area di Porta Vittoria, e infine Chiaravalle. Gli scambi tra immobiliaristi, nel lontano 2005, erano pratica diffusa e quelli tra Luigi Zunino e Danilo Coppola non furono da meno. A otto anni di distanza, però, una di quelle transazioni, Chiaravalle, rischia di lasciare uno strascico che, sulla carta, potrebbe avere qualche ripercussione sulle holding che hanno il 24,6% di Risanamento.

Coppola ha vinto il primo round al Tribunale di Milano contro Nuova Parva che ora dovrebbe corrispondere 5,5 milioni di euro a titolo di risarcimento danni. Materia del contendere è una questione fiscale. Quei soldi, però, le holding non li vogliono versare. Tant'è che i legali stanno già notificando la richiesta di sospensiva e preparando il ricorso in appello. Nelle prossime settimane il quadro si chiarirà ma se la sentenza dovesse diventare esecutiva, le holding di Risanamento dovranno rifare i conti con le banche.

15 - SAWIRIS CI RIPROVA CON LE TLC EUROPEE
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" - Naguib Sawiris, ex-proprietario di Wind in Italia, ci riprova. A mettere un po' di pepe in più al risiko delle Tlc, con tutti gli interrogativi sulla fusione tra Telecom e 3 Italia e le mosse dall'altra parte dell'Oceano della statunitense Verizon, ci starebbe pensando l'imprenditore egiziano , che due anni ha consegnato Orascom alle nozze con i russi di Vimpelcom.

L'imprenditore, ora a capo del private equity Accelero Capital, secondo indiscrezioni sarebbe infatti pronto a mettere a segno una nuova acquisizione nella telefonia. Quale sarà il target? Archiviata l'offerta per Telecom Italia, Sawiris potrebbe puntare il mirino su altre Tlc in Europa (in passato ha già comprato una quota di minoranza di Telekom Austria) ma anche guardare a obiettivi Oltreoceano, come Allstream, società tecnologica canadese. In Italia Sawiris, che già possiede il portale Libero.it, sembrava interessato anche a Seat Pg. Insomma, tanta carne al fuoco. Sarà la volta buona per il 59enne imprenditore?

16 - BNS, NOVE GIORNI D'ORO PER L'EX HILDEBRAND
L.Te. per il "Sole 24 Ore" - Era stato costretto a dimettersi all'inizio del 2012, a causa di discusse operazioni valutarie effettuate dalla moglie. Philippe Hildebrand, ex presidente della direzione della Banca nazionale svizzera, l'anno scorso ha così potuto lavorare solo nove giorni per l'istituto centrale elvetico. Per quei nove giorni Hildebrand ha però di fatto guadagnato 646mila franchi (531mila euro), secondo quanto indicato nel rapporto annuale della Bns.

I portavoce dell'istituto hanno precisato che a Hildebrand è stato accordato dopo le dimissioni il versamento della remunerazione per 12 mesi, versamento poi interrotto quando l'ex numero uno della Bns, lo scorso primo ottobre, è approdato a BlackRock, primo gestore di fondi a livello mondiale. Nel 2011 Hildebrand alla Bns aveva incassato 878mila franchi (721mila euro). Per la cronaca, il nuovo presidente della direzione Bns Thomas Jordan - in precedenza vice di Hildebrand - nel 2012 ha ottenuto un compenso di 942mila franchi (774mila euro).

 

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