giorgia meloni soldi salvadanaio risparmi

VALE LA PENA SPENDERE PIÙ DI 4 MILIARDI DI EURO PER UNA “MANCETTA” DA 20 EURO AL MESE? VIA LIBERA DEL GOVERNO ALLA RIFORMA DELL’IRPEF: SCOMPARE IL SECONDO SCAGLIONE, CHE ALZAVA DAL 23 AL 25% LA TASSAZIONE PER LE FASCE DI REDDITO COMPRESE TRA I 15MILA E I 28MILA EURO – MA GLI EFFETTI SARANNO ESIGUI: IL MASSIMO “SCONTO” È DI 260 EURO ALL’ANNO, PER UN COSTO DI 4,3 MILIARDI COMPLESSIVI – L’INCOGNITA PER IL 2025: PER CONFERMARE IL TAGLIO DEL CUNEO E LA NUOVA IRPEF SERVONO 14,5 MILIARDI ALL’ANNO (E I SOLDI NON CI SONO)

Estratto dell'articolo di Marco Mobili e Gianni Trovati per “il Sole 24 ore”

 

RIFORMA DEL FISCO

Con il «Sì» finale ottenuto ieri in consiglio dei ministri il decreto che avvia il nuovo primo modulo della riforma Irpef diventa definitivo e pronto a produrre dal 1° gennaio i propri effetti. Passa da lì l’alleggerimento ulteriore della pressione fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti, per i quali il taglio del cuneo contributivo previsto dalla manovra si limita a confermare per l’anno prossimo gli sconti già in vigore nei mesi scorsi, e per i pensionati.

 

GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

Il carico complessivo dell’Irpef si riduce di 4,3 miliardi con la scomparsa dell’attuale secondo scaglione, quello che alzava dal 23% al 25% la richiesta sulle fasce di reddito comprese tra i 15mila e i 28mila euro lordi all’anno, e per l’aumento da 1.880 a 1.955 euro della detrazione di base per i lavoratori dipendenti, che quindi si vedono allineare la No Tax Area a quella già prevista per i pensionati.

 

Nel 2024, quindi, anche i redditi dell’attuale secondo scalino si vedranno chiedere il 23% dell’imponibile. Per il 2025 si vedrà, perché qui si annida l’incognita più pesante su tutta l’operazione: la replica dell’accoppiata di sconti contributivi e Irpef a tre aliquote richiede circa 14,5 miliardi all’anno, da trovare però in un contesto che fra prospettive di finanza pubblica e riforma del Patto di stabilità chiude sostanzialmente ogni margine per l’extradeficit nei prossimi anni.

 

MAURIZIO LEO

Più delle nuove regole contabili europee, […] è la linea del debito gravata da 25 miliardi annui di eredità del Superbonus per i prossimi quattro anni a rendere acrobatica qualsiasi ipotesi di scostamento futuro. Per il 2024, comunque, i 4,3 miliardi necessari ad abbassare l’Irpef ci sono, e arrivano dal fondo per la riduzione della pressione fiscale rifinanziato una tantum a maggio dal decreto lavoro con i proventi strutturali della lotta all’evasione.

 

Sul piano degli effetti concreti, il taglio vale 75 euro di imposta all’anno per i redditi compresi fra il livello appena superiore alla fascia esente fino a 15mila euro lordi all’anno, che beneficiano in pieno dell’aumento della no tax area.

 

RIFORMA DEL FISCO

Lo sconto scende poi a 11 euro annui a 16mila euro di reddito lordo annuo per salire poi progressivamente fino al picco dei 260 euro annui, che si raggiunge a 28mila euro di reddito e si mantiene per tutte le fasce superiori. Per i redditi superiori a 50mila euro all’anno il beneficio è compensato da un taglio equivalente alle detrazioni fiscali, che però ovviamente colpisce solo chi le utilizza.

 

E non sono tutti i contribuenti, come confermano i dati del dipartimento Finanze che indicano in oltre 500mila i titolari di redditi superiori a 50mila euro all’anno privi di detrazioni nel 2021, ultimo anno disponibile nei dati pubblicati dal Mef. […]

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni

A conti fatti, la torta dei benefici Irpef sul 2024 è divisa in due fette quasi equivalenti: i 4,2 miliardi di taglio di aliquota nei calcoli dell’Ufficio parlamentare di bilancio producono un risparmio medio da 190 euro all’anno, cioè 14,6 euro al mese su 13 mensilità, per 22,8 milioni di contribuenti.

 

Il 45% degli sconti va ai redditi fino a 28mila euro all’anno, e l’altro 55% finisce a chi ha dichiarazioni superiori. Ma quando si parla di imposta sui redditi l’effetto degli sconti è misurato più efficacemente dalla riduzione percentuale della somma da versare. E da questo punto di vista il massimo viene raggiunto dai contribuenti che dichiarano fra 21mila e 28mila euro lordi all’anno, gli unici a cui sarà indirizzato uno sconto superiore al 5%.

irpef

 

[…] Nell’accoppiata con il taglio contributivo, il vantaggio cresce fino al massimo di 1.351,7 euro all’anno (104 al mese per 13 mesi) a 35mila euro di reddito, e la sua distribuzione si fa più progressiva offrendo il vantaggio percentuale massimo, al 6%, sulle fasce di reddito più basse. Ma l’unione delle due misure fa anche salire a 14,5 miliardi la dote da trovare sul 2025 per evitare una perdita equivalente nel potere d’acquisto dei diretti interessati. […]

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)