WALL STREET APPESA A UN CHIP – I CONTI TRIMESTRALI DI NVIDIA, IL COLOSSO AMERICANO DEI MICROCHIP, SONO POSITIVI OLTRE LE STIME: 57 MILIARDI DI DOLLARI DI RICAVI (+62% SU BASE ANNUA, +22% SUL TRIMESTRE PRECEDENTE), CON UN UTILE PER AZIONE A QUOTA 1,30 DOLLARI – I DATI ERANO ATTESI COME “TERMOMETRO” DELL'INTERA ECONOMIA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, DOPO I TIMORI SEMPRE PIÙ DIFFUSI DI UNA BOLLA PRONTA A ESPLODERE – IL NODO RESTA LA TENUTA DEGLI INVESTIMENTI FIN QUI PESANTI DEI GRANDI GRUPPI TECNOLOGICI (MICROSOFT, AMAZON, META) SUI CHIP CHE SVILUPPANO L’IA…
Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”
Oltre le stime, ancora una volta. Nvidia è arrivata alla trimestrale più attesa dell'anno con un mercato inquieto e un titolo diventato il termometro dell'intera economia dell'intelligenza artificiale. 57 miliardi di dollari di ricavi (+62% su base annua, +22% sul trimestre precedente), con un utile per azione a quota 1,30 dollari.
Ben oltre le previsioni della vigilia.
Dopo la chiusura di Wall Street, il gruppo di Jensen Huang ha pubblicato i conti del trimestre, sapendo che la posta in gioco era enorme: dalle indicazioni di questi mesi dipendono non soltanto le traiettorie del colosso dei chip, ma la fiducia nella sostenibilità degli investimenti che da diciotto mesi sostengono il rally dell'AI sui mercati finanziari.
Tonica la risposta, con un rialzo di oltre 4 punti percentuali nell'after-hours. È vero, il titolo è arrivato a perdere oltre il 10% dall'ultimo massimo, mentre il Nasdaq ha ceduto più del 4% in cinque sedute di estrema fibrillazione, colpito dal riemergere dei dubbi sulla portata degli investimenti dei big della Silicon Valley.
Ma è altrettanto vero che, al di là delle valutazioni monstre, la messa a terra dell'AI deve ancora arrivare[…]
Il cuore della storia resta il segmento data center, dal quale arrivano 51,2 miliardi di dollari di ricavi nel trimestre. È la piattaforma che sostiene l'intero modello di crescita di Nvidia, alimentata dalla domanda di chip per addestrare e far funzionare i modelli generativi. Le attese sono elevate, e non soltanto per i precedenti della società, che negli ultimi trimestri ha battuto con costanza le stime.
Bank of America definisce Nvidia «ancora sottovalutata rispetto alla sua posizione dominante», mentre Ubs prevedeva ricavi leggermente superiori ai 56 miliardi e margini stabili.
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jensen huang ceo e fondatore di nvidia
Il quadro complessivo resta quindi positivo, anche se attraversato da un livello di incertezza superiore al passato recente. Il nodo centrale, secondo gli operatori, è la tenuta degli investimenti dei grandi gruppi tecnologici. Microsoft, Amazon, Alphabet e Meta rappresentano oltre il 40% dei ricavi Nvidia e, secondo stime degli analisti di Bloomberg, dovrebbero aumentare le spese per l'AI del 34% nei prossimi dodici mesi, arrivando a 440 miliardi di dollari.
Come sottolineato da Wells Fargo si tratta di una cifra enorme, che alimenta la percezione di un sistema che cresce con velocità impressionante e con dinamiche talvolta circolari, nelle quali fornitori, clienti e investitori si intrecciano.
bolla intelligenza artificiale - mercati
È anche uno dei punti più delicati per il mercato, che teme un rallentamento improvviso se uno di questi gruppi modificasse le priorità.
Le turbolenze delle ultime settimane hanno mostrato quanto il tema sia sensibile: diversi hedge fund hanno ridotto l'esposizione al titolo, il fondo di Peter Thiel ha chiuso la posizione, SoftBank ha venduto per finanziare altri progetti e Scion di Michael Burry ha comprato put sul titolo. […]




