1- CHE CI FANNO TUTTI INSIEME UN VESCOVO ORTODOSSO, UNA POPPUTA CANTANTE DI ‘GLEE’, TARDONE INFOJATE, PACIFISTI DURI E PURI, EROI DI GUERRA E L’INFILTRATO KARL ROVE? 2- È LA CONVENTION DEMOCRATICA, BELLEZZA! NON È PIÙ IL 2008, QUANDO IL PRIMO PRESIDENTE NERO STAVA PER ENTRARE TRIONFALMENTE ALLA CASA BIANCA, MA È PUR SEMPRE UN’ENORME TELEVENDITA UMANA, E L’ALLEGRIA ULTRASH DILAGA DA OGNI DELEGATO 3- DOPO MICHELLE, ANCHE BARACK COSTRETTO A PARLARE ‘INDOOR’ CAUSA TEMPACCIO 4- L’ARMA SEGRETA DEI DEMOCRAT? SPUTTANARE ROMNEY! SUL PALCO GLI EX DIRIGENTI DI BAIN, LO SQUALO FINANZIARIO DEL MORMONE, E I DIPENDENTI DI AZIENDE DA LUI SPOLPATE 5- LA CONVENTION ‘ELIMINA’ GERUSALEMME COME CAPITALE D’ISRAELE, SPINGENDO IL VOTO EBRAICO ANCOR PIÙ TRA LE BRACCIA DI MITT. CHE PROVVEDE A SFANCULARE GLI ECOLOGISTI: “IL RISCALDAMENTO GLOBALE, SE ESISTE, NON È UN PROBLEMA DEGLI USA”

1 - CHARLOTTE,OBAMA NON PARLERA' IN STADIO MA AL CHIUSO
(ANSA) - Il maltempo minaccia Charlotte, in Nord Carolina, e gli organizzatori della Convention democratica sono stati costretti a cambiare la location dell'attesissimo discorso di Barack Obama. Il presidente, che domani sera accetterà la nomination presidenziale, terrà il suo intervento non più al Bank of America Stadium, all'aperto, ma al chiuso del Time Warner Cable Arena. La decisione - si spiega - è "per garantire la sicurezza dei delegati e di tutti i partecipanti".

Le previsioni meteorologiche parlano di un deciso peggioramento del tempo su Charlotte nelle prossime ore, con intensi temporali e forti raffiche di vento. L'enorme macchina organizzatrice della Convention del partito democratico dovrà quindi spostarsi da una parte all'altra della città per organizzare al chiuso l'evento clou della kermesse e per assicurare che l'atto finale della Convention si svolga senza disagi o incidenti.

Certo, in molti dovranno seguire il discorso con cui Obama accetterà la nomination presidenziale in piedi. Altri saranno costretti a rinunciarvi, visto che i posti disponibili alla Time Warner Cable Arena sono poco più di 20.000 contro gli oltre 70.000 del Bank of America Stadium. Obama - che ieri ha seguito l'intervento della moglie Michelle con le figlie Sasha e Malia dalla Casa Bianca - è atteso nella città del Nord Carolina nelle prossime ore.


2 - USA 2012: SFIDA SU TWITTER, OBAMA STRAVINCE SU ROMNEY
(ANSA) - Se la vittoria alle elezioni presidenziali americane fosse determinata dai cinguetii su Twitter, Barack Obama sarebbe un candidato davvero difficile da battere. Alla prima serata della Convention democratica a Charlotte, infatti, sono stati dedicati 3 milioni di tweet, contro i 4 milioni collezionati la settimana scorsa dai repubblicani nell'arco di tutta la tre giorni di kermesse a Tampa, in Florida.

A riportarlo è il sito 'Mashable'. Un trionfo per i democratici insomma. Il momento clou, chiaramente, è stato durante e subito dopo il discorso della First Lady Michelle Obama. Mentre la 'Mum in chief' parlava, sono stati registrati fino a un massimo di 28.203 cinguettii al minuto, il doppio dei 14.289 dedicati a Mitt Romney durante il suo discorso di accettazione della nomination presidenziale a Tampa.

3 - OFFENSIVA SPOT ANTI-OBAMA NEGLI 'SWING STATE'
(ANSA) - Mentre sul palco della Convention democratica a Charlotte, in Nord Carolina, il popolo dell'asinello si emozionava per il discorso della First Lady Michelle Obama, gli avversari non sono rimasti a guardare. Il SuperPac American Crossroads, che sostiene il partito repubblicano, ha infatti lanciato una serie di annunci pubblicitari anti-Obama per 6,6 milioni di dollari in otto 'swing State', gli Stati più in bilico.

Gli spot, che verranno mostrati in Colorado, Iowa, Florida, New Hampshire, Ohio, Nord Carolina, Virginia e Nevada, attaccano lo slogan della campagna del Presidente "Forward", Avanti, sostenendo come Obama abbia guidato la "peggiore ripresa economica americana". "Ventitré milioni di persone sono senza lavoro a tempo pieno, i redditi delle famiglie continuano a scendere, e ci sono 5.000 miliardi di dollari in più di debito pubblico - recita lo spot - Stiamo davvero andando avanti, o invece torniamo indietro?".

4 - SUL PALCO GLI EX SOCI DELLA BAIN "SVELEREMO IL VERO ROMNEY"
LA STRATEGIA DEGLI SPIN DOCTOR: PICCHIARE DURO SULLO "SPECULATORE"

Maurizio Molinari per "la Stampa"

La Convention di Charlotte risponde con testimonianze dal vivo ai filmati trasmessi da quella di Tampa: storie di fallimenti e illegalità contro racconti di successi e beneficenza. Fra democratici e repubblicani infuria la guerra di Bain, dal nome della società finanziaria di Boston che Mitt Romney contribuì a fondare nel 1984 e gli ha poi consentito di diventare miliardaria ma viene indicata da David Axelrod, guru di Barack Obama, come l'emblema del capitalismo selvaggio colpevole di aver indebolito l'economia nazionale.

È un conflitto che gli opposti fronti combattono a colpi di testimonianze. Sul palco di Tampa i repubblicani hanno mostrato la scorsa settimana alcuni video nei quali si vedono ex dipendenti raccontare i «sacrifici compiuti» per far decollare Bain, le cui attività hanno consentito di «creare migliaia di posti di lavoro». E lo stesso Romney, nel discorso di chiusura della Convention di Tampa ne ha parlato, vantandosi di aver contribuito grazie a Bain a rilanciare aziende americane come «Staples» che ora moltiplicano i profitti e «hanno per cliente la campagna di Obama».

La determinazione con cui Romney ha schierato i repubblicani a difesa di Bain è uno dei motivi per cui, secondo l'editorialista del Washington Post E. J. Dionne, «Tampa ha suggerito a Charlotte l'agenda per vincere le elezioni». David Plouffe, architetto della campagna «Obama for America», la pensa allo stesso modo e dunque si è affrettato a rilanciare la sfida.

Sul palco della Convention democratica sono così attesi ex dipendenti ed ex manager di Bain per descrivere una versione della parabole finanziaria della società assai diversa da quanto visto e ascoltato a Tampa. Sebbene il Team Obama mantenga il più rigoroso silenzio sui nomi dei «testimoni» quelli che circolano sono di un certo peso: dal socio Steve Pagliuca a Matt Lavin, un partner dell'azienda molto impegnato nel partito democratico, fino a Jon Levine, divenuto finanziatore di Obama dopo aver partecipato a operazioni finanziarie di prima grandezza, come quella su Pagine Gialle di cui ha scritto «La Stampa» nei giorni scorsi.

Se Romney da Tampa ha parlato di una «piccola azienda che contribuii a far nascere quando avevo 37 anni» gli oratori di Charlotte descriveranno invece un gigante degli investimenti arrivato a valere oltre 66 miliardi di dollari grazie a operazioni spericolate che hanno spolpato aziende e distrutto posti di lavoro.

In agosto gli aggressivi spot tv del Team Obama contro Bain hanno consentito a Obama di frenare l'aumento di popolarità di Romney registrato in luglio, sollevando interrogativi sul perché i repubblicani tardavano a reagire, e adesso Pluoffe punta a sfruttare il palcoscenico della Convention per trasformare Bain nel motivo per cui «sarebbe controproducente per gli americani votare per Mitt Romney» come riassume il portavoce Ben LaBolt.

La concentrazione degli attacchi democratici su Bain si spiega anche con la convinzione degli strateghi di Obama che Romney fino a questo momento si è difeso mostrando affanno e compiendo passi falsi, come per esempio è avvenuto per la rinnovata decisione di rendere pubbliche solo le dichiarazioni dei redditi degli ultimi due anni. Sondaggi alla mano, il capo della campagna Jim Messina è convinto che più la guerra di Bain si prolunga meglio è per Obama, in quanto indebolisce la credibilità di Romney sull'economia soprattutto negli Stati in bilico dove il ceto medio è più numeroso, dall'Ohio all'Iowa al Wisconsin.

A confermare la battaglia sulla definizione pubblica di Bain c'è quanto avviene dentro e fuori la Convention democratica, con drappelli di manifestanti che innalzano cartelli in cui si imputa a Romney di «mentire agli americani» sul fatto di essersi arricchito «sfruttando il prossimo». Fonti della task force repubblicana qui a Charlotte assicurano che «risponderemo a ogni attacco». Aspettando di sentire cosa verrà detto dal palco.


5 - ROMNEY, GLOBAL WARMING NON E' PROBLEMA USA
(ANSA) - Il riscaldamento globale, se esiste, non è un affare americano, e viene dopo la salute delle industrie a stelle e strisce. A pensarla così è Mitt Romney, che in una sorta di 'intervista doppia' con Obama su scienza e innovazione organizzata dal sito ScienceDebate.org attacca la politica del rivale soprattutto sui temi energetici e ambientali. "Il mondo si sta scaldando, e l'attività umana contribuisce al fenomeno - scrive Romney - tuttavia non c'é consenso scientifico sul problema, né sull'estensione del riscaldamento, né sul contributo umano, né sui possibili rischi.

Inoltre il problema è appunto il 'global' warming, con le economie in via di sviluppo che stanno inquinando più di quelle sviluppate". Il candidato repubblicano critica fortemente le misure, a partire dai limiti sulle emissioni imposti per legge, adottate da Obama: "La crescita economica e l'innovazione, non le leggi, sono la chiave per la protezione dell'ambiente a lungo termine".


6 - DEMOCRATICI;'ELIMINATA'GERUSALEMME CAPITALE ISRAELE
(ANSA) - Il partito democratico Usa elimina ogni riferimento a Gerusalemme capitale di Israele nella piattaforma 2012, scatenando le ire di Mitt Romney, che giudica la decisione "vergognosa". Lo scrive il Wall Street Journal. Nel 2008, la piattaforma democratica affermava che "Gerusalemme è e rimarrà la capitale di Israele", mentre in quella di quest'anno ogni riferimento è stato eliminato.

 

OBAMA GUARDA IL DISCORSO DI MICHELLE IN TV CON LE FIGLIE SASHA E MALIA UN MANIFESTANTE CONTRO LA CONVENTION TIENE UNA MASCHERA DI GUY FAWKES DAVANTI A UN POLIZIOTTO UN MANIFESTANTE CON CARTELLO CHE NON NECESSITA SPIEGAZIONI PUBBLICO ALLA CONVENTION MICHELLE OBAMA LE DONNE DI PLANNED PARENTHOOD LA PREPARAZIONE DI MICHELLE OBAMA ISPANICHE PER OBAMA IL VESCOVO GRECO ORTODOSSO DI DETROIT FA LA SUA BENEDIZIONE ALL INIZIO DELLA CONVENTION KARL ROVE ALLA CONVENTION DEMOCRATICA jpegCONVENTION DEMOCRATICA CHARLOTTE jpegCONVENTION DEMOCRATICA CHARLOTTE jpegAMBER RILEY DI GLEE CANTA L INNO AMERICANO CONVENTION DEMOCRATICA CHARLOTTE jpegBAMBINI POSANO NELLA RIPRODUZIONE DELLO STUDIO OVALE IL FRATELLO DI MICHELLE OBAMA CRAIG ROBINSON E LA SORELLA DI BARACK SOETORO NG IL PASTORE DEI DIRITTI CIVILI JESSE JACKSON IL SINDACO DI SAN ANTONIO JULIAN CASTRO E IL GEMELLO JOAQUIN DEPUTATO DEL TEXAS jpegKIPPAH PRO OBAMA LA SALA DOVE GLI SPEAKER PROVANO I DISCORSI jpegTAMMY DUCKWORTH CANDIDATA AL CONGRESSO HA PERSO LE GAMBE PILOTANDO ELICOTTERI NELLA GUERRA IN IRAQ UNA BIMBA TEXANA CONVENTION DEMOCRATICA CHARLOTTE jpegIL GOBBO DI NANCY PELOSI jpeg

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