2025fantozzi fantozzi 50 anni

CAFONAL FANTOZZI FOREVER – AL CINEMA BARBERINI DI ROMA SI CELEBRANO I 50 ANNI DEL PRIMO CAPITOLO DELLA SAGA CINEMATOGRAFICA DI FANTOZZI, CON LA PROIEZIONE DEL FILM RESTAURATO – A FARE GLI ONORI DI CASA I FIGLI DI PAOLO VILLAGGIO, ELISABETTA E PIERO. SUL PALCO PLINIO FERNANDO, IL 77ENNE CHE INTERPRETAVA LA “BABBUINA” MARIANGELA, EMANUELE SALCE, FIGLIO DEL REGISTA DELLA PELLICOLA LUCIANO, FABIO FRIZZI AUTORE DELLA COLONNA SONORA, E DANIELE CIPRÌ CHE HA COORDINATO IL RESTAURO – A ORCHESTRARE LA SERATA MARCO GIUSTI: “FANTOZZI RAPPRESENTA L’INFELICITÀ DI TUTTI NOI” - VIDEO

 

Gabriella Sassone per Dagospia

 

elisabetta villaggio plinio fernando emanuele salce

Alzi la mano chi nella vita non è stato qualche volta o non è un po’ Fantozzi. Un italiano medio sfigatissimo in tutto quello che fa, bonaccione tanto da venir spesso umiliato e sottomesso dai colleghi e dal “Megadirettore galattico” della sua azienda, con una moglie sfiorita, Pina, e una figlia talmente bruttina, Mariangela, che lui stesso chiama “la babbuina”.

 

Non solo: da sempre è innamorato della collega, la signorina Silvani, che lo tratta come uno zerbino. Non è un caso se la maschera tragicomica del ragioniere Ugo Fantozzi, simbolo anche dei lavoratori vessati e mobbizzati, già dal 2008 è stato selezionato tra i 100 film da salvare, sebbene inizialmente snobbato dalla critica.

 

marco giusti ciro ippolito (2)

Eppure il ragioniere sfigato che tante risate ci ha fatto fare è ancora qua. Anzi, torna in grande spolvero. Per celebrare i 50 anni (era il 27 marzo 1975) del primo leggendario capitolo della saga, tratta dai libri del grande Paolo Villaggio, che è stato corpo e anima del ragionier Ugo, la pellicola torna in sala rifiorita, grazie al restauro della Cineteca di Bologna in collaborazione con Rti e Mediaset Infinity, dove sarà disponibile anche prossimamente.

 

Il restauro è stato realizzato dal laboratorio “L’immagine ritrovata” con la supervisione di Daniele Ciprì per la color correction. E giovedì sera, festa grande e proiezione speciale della pellicola nelle sale 5 e 6 tra amici della famiglia Villaggio e fan sfegatati di Fantozzi, al cinema Barberini, proprio dove lo stesso giorno di 50 anni fa si tenne la première del film. 

 

daniele cipri piero villaggio plinio fernando marco giusti

A fare gli onori di casa la primogenita di Villaggio, Elisabetta, molto legata al padre e autrice del libro “Fantozzi dietro le quinte. Oltre la maschera. La vita (vera) di Paolo Villaggio”. Con lei anche il fratello Piero che più timidamente evita telecamere microfoni. Dopo i convenevoli di rito nel foyer del cinema, nella sala 5 presentano sul palco il lavoro Emanuele Salce, figlio del regista della pellicola Luciano, Fabio Frizzi autore dell’indimenticabile colonna sonora, il regista e direttore della fotografia Ciprì che ha coordinato il restauro.

 

Sul palco c’è anche Plinio Fernando, il piccoletto che interpretava la “babbuina” Mariangela: ora ha 77 anni ed è rimasto tale e quale anche se alle domande risponde solo con un vago “Sono passati tanti anni, non ricordo bene”. A orchestrare il tutto c’è il nostro critico cinematografico Marco Giusti che di Fantozzi sa tutto ma proprio tutto e, intervistato, dice la frase più vera della serata: “Fantozzi rappresenta l’infelicità di tutti noi”. 

 

elisabetta e piero villaggio

Tra gli svippati arrivati alla celebrazione ecco Alfonso Pecoraro Scanio che non si vedeva in giro da tempo. Alcuni, come gli attori Mario Zamma e Gianni Fantoni sanno tutte le battute fantozziane a memoria e parlano con la voce del ragionier Ugo. E sembra di ritrovarsi davanti il caro Paolo Villaggio, scomparso nel 2017.

 

Non è un caso se molte delle battute del film sono entrate nel lessico comune e persino meme, come le fatidiche “Batti lei” o “Facci lei” (col congiuntivo alterato) e ancora “Crocifisso in sala mensa” o “Salivazione azzerata” o “Sedia in pelle umana”. Tutti ricordano e citano “La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!”. Fantoni sale anche sul palco quasi come reincarnazione di Villaggio: sta infatti portando in scena con successo in teatro l’unico spettacolo mai fatto sul personaggio: “Fantozzi. Una tragedia”.

 

piero villaggio pietro sermonti

Ci sono anche il produttore Ciro Ippolito, che con il nostro Giusti ha recentemente girato il film “C’era una volta a Napoli”, grande amico storico di Paolo non solo nelle lunghe nottate al Jackie O’ ma anche nel lavoro. Ecco Pietro Sermonti, la storica controfigura di Villaggio Clemente Ukmar, la sua sarta Stella Battista, Andrea Peraro e Andrea Ravagnan della Cineteca di Bologna e tanti altri super fan del genio di Villaggio, che tutti ricordano come un uomo molto colto e intelligentissimo, cinico e un po’ chiuso.

 

A tutti è stato omaggiato il gioco creato da Andrea Angiolino “Fantozzi: Batti lei”, sviluppato da Ravensburger e realizzato con la Direzione Brand Extension Mediaset per questa importante celebrazione. Chiudiamo il racconto della serata amarcord con un a frase di Villaggio: “Fantozzi non era commedia, era un film un pochettino atipico, con una cattiveria, una ferocia nei riguardi dei disgraziati, che si è realizzata in pieno”. E questo è proprio il segreto del suo successo.

 

elisabetta villaggio plinio fernando (3)elisabetta villaggio fabio frizzi emanuele salce marco giusti (2)daniele cipri (2)fabio frizzi (2)elisabetta villaggio fabio frizzi emanuele salce marco giustielisabetta villaggio con il compagno carminefabio frizzipiero villaggio clemente ukmarfabio frizzi (3)plinio fernandoelisabetta villaggio emanuele salce (2)elisabetta villaggio (2)elisabetta villaggio emanuele salceclemente ukmargianni fantoni marco giusti (2)pietro sermonti (2)marco giusti ciro ippolitoemanuele salcegianni fantoni (2)ciro ippolito (2)mario zammaelisabetta villaggio plinio fernandoelisabetta villaggiofabio frizzi emanuele salce marco giustielisabetta villaggio plinio fernando (2)elisabetta villaggio marco giusti plinio fernando (2)daniele cipri plinio fernando marco giusti elisabetta villaggio emanuele salce fabio frizzistella battista sarta di fantozzigianni fantoni marco giustidaniele cipri plinio fernando marco giustiplinio fernando marco giusti elisabetta villaggio emanuele salce fabio frizziandrea ravagnan marco giustigianni fantoni (3)elisabetta villaggio marco giustialfonso pecoraro scanio (2)cinema barberini (2)ciro ippolitoalfonso pecoraro scanio (3)elisabetta villaggio marco giusti plinio fernandoemanuele salce (2)pietro sermonti

 

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…