alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

 

 

DAGOREPORT

alessandro giuli giulio base

Dai fratelli Warner di Hollywood ai Fratellini d’Italia di Cinecittà.

 

E voilà! fiato alle trombette: domani sugli schermi del Belpaese arriva "Albatross", il nuovo immaginario capolavoro di Giulio Base, maritato Tiziana Rocca, prodotto con 2,5 milioni di euro da One More Pictures di Gennaro Coppola e Rai Cinema by Paolo Del Brocco, con il contributo del Ministero della Cultura, Apulia Film Commission e Friuli Venezia Giulia Film Commission e la distribuzione di Eagle Pictures.

maurizio gasparri giulio base

 

Apprendiamo dal "Secolo d'Italia" che "è un film coraggioso: Almerigo Grilz, il primo giornalista di guerra italiano a morire sul campo dopo la fine del secondo conflitto mondiale, è stato a lungo “l’inviato ignoto”, secondo l’efficacissima definizione che di lui diede Toni Capuozzo.

 

Aveva un peccato originale, per decenni considerato non superabile: aveva militato a destra, nel Fdg e nel Msi. Farsi carico di raccontare la sua storia non era una scelta scontata".

 

Infatti, all’anteprima romana allestita allo Space Cinema Moderno, ‘’il titolo suscita grande attenzione’’, avvisa subito la cronaca de “Il Messaggero”.

 

Per capirlo subito basta una sbirciatina al "parterre de roi" che si è scapicollato per l'ultima opera del regista più amato dalla Fiamma che, per mettere in naftalina la famigerata egemonia culturale della sinistra, l'ha subito incoronato direttore del Torino Film Festival.

 

giulio base gennaro coppola

S'avanza sul tappeto rosso la silhouette imbalsamata dalle supercazzole del "Pensiero Solare'' il ministro Giuli-vo, al guinzaglio del "segretario tecnico" del Mic, Emanuele Merlino, in missione Fazzolari.

 

Su, fate largo a Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, e a Simona Agnes, da anni in trepida attesa di essere nominata presidente della Rai, affiancata dal marito Pierluca Impronta. Il cantante-scrittore-poeta Angelo Mellone, nel tempo libero direttore del daytime di Rai Uno, si guadagna la sua raffica di flash accanto a quella perla di Perla Tortora.

paolo petrecca alma manera (2)

 

Continua l’elenco trionfante dei Fratelli d’Italia in modalità cinefila, by "Messaggero": “Entra il giornalista Fausto Biloslavo, citatissimo nel movie, che riceve da Federico Mollicone la medaglia della Camera dei Deputati.

 

Commenti di apprezzamento da parte dell'amministratore delegato Rai Giampaolo Rossi…”

 

Intanto nel foyer del cinema si sbaciucchiano come al ''Tempo delle Mele'' Paolo Petrecca, direttore di Rai Sport, con l’amata e minigonnata Alma Manera; più composti il presidente della Camera, il “Gabbiano Supremo” di Colle Oppio, Fabio Rampelli, seduto accanto alla moglie Gloria Sabatini, giornalista del "Secolo d'Italia".

fabio rampelli gloria sabatini alessandro giuli emanuele merlino (2)

 

Se Lucia Borgonzoni, sottosegretaria del Mic con delega al cinema, timbra il cartellino per la Lega (continua il teatrino tra la protetta di Salvini e il vendicativo Giuli), a tenere alto il pennone di Forza Italia c’è il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri con il suo sguardo preferito, detto poeticamente “vattelà a pia’ in quel posto’’, ben nobilitato dai suoi quarti di destra-destra: negli anni '70, prima di essere fulminato da Berlusconi, fu segretario provinciale del Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano.

 

gianmarco mazzi lucia borgonzoni manuela cacciamani

 

 

Sul palco sono saliti i due produttori del film: Rai Cinema di Paolo Del Brocco e la ‘’One More Pictures’’ (che si definisce “un hub creativo che produce contenuti audiovisivi’’) ben rappresentata dalla silhouette da "film noir" del suo amministratore Gennaro Coppola, che è giunto alla prima del film al braccio della sua compagna ed ex partner della società Manuela Cacciamani (nel 2024, al momento della sua nomina a presidente di Cinecittà Spa, cedette la maggioranza delle quote al suo partner). 

 

simona agnes maurizio gasparri

A proposito. ‘’La sua vicinanza politica alla destra e soprattutto alla Premier”, puntualizza il quotidiano online Key4biz a proposito della signora Cacciamani, “ha radici lontane, avendo contribuito agli spot di campagne elettorali di Giorgia Meloni fin da dieci anni fa (in occasione delle elezioni politiche regionali del febbraio 2013) ed avendo collaborato con la attuale Premier quando era Ministro della Gioventù, dal 2008 al 2011, con Silvio Berlusconi premier”. Bene, ora siamo tutti tranquilli...

giampaolo rossi

 

 

Comunque, per i due produttori, Del Brocco e il cine-duplex Cacciamani-Coppola, ‘sto “Albatross” di Giulio Base deve suscitare veramente “grande attenzione” visto che il 18 giugno scorso sarebbe avvenuta una proiezione privata del film alla presenza di Ignazio La Russa e di Sister Arianna Meloni. (Ora aspettiamo frementi la fila ai cinema, per uscire ovviamente...)

 

TRAMA DEL FILM - Articolo di Lucilla Quaglia per “Il Messaggero – cronaca di Roma” - Estratto

 

Il film racconta la vera storia del triestino Almerigo Grilz, "inviato di guerra indipendente", a cui il mondo stava stretto. Dopo gli anni della militanza politica, con i suoi amici Gian Micalessin e Fausto Biloslavo decide, negli anni Ottanta, di fondare l'agenzia stampa Albatross.

 

lucia borgonzoni manuela cacciamani federico mollicone (2)

 

Armato della grande passione di conoscere il mondo e raccontarlo, convinto della necessità di documentare i conflitti ignorati, Grilz è sempre in giro con la sua telecamera in Medio Oriente, Asia e Africa dove, nell'87, in Mozambico, trova la morte a 34 anni.

perla tortora e angelo mellone (2)paolo del brocco alessandro giulitiziana rocca giulio basemaurizio gasparrigiulio base lucia borgonzoni francesco centoramelinda panigianmarco mazzi giulio basealessandro giuli (3)yvonne sciovincenzo bocciarellilucia borgonzoni manuela cacciamani federico mollicone carlo prosperisaverio ferragina giancarlo scarchillifederico molliconepierluca impronta simona agnesrodolfo martinelli isabel russinova (2)perla tortora e angelo mellonealessandro giuli (2)maurizio gasparri giulio basefederica gentilelucia borgonzoni giulio baseroberta torrefederica gentile (2)francesco centoramesebastiano rizzolucia borgonzonipaolo del brocco (2)samuele carrinoelena montarelli giulio basefederico mollicone maurizio gasparrigiulio base e il cast di albatrosspaolo del broccopaolo petrecca alma maneraalessandro giulifederica gentile andrea piersantigiulio basefederica lucisano con il marito gabrieletommaso santinipierfrancesco campanellaroberta torre giulio basefausto biloslavofabio rampelli alessandro giulipaolo massariarodolfo martinelli isabel russinovagiovanni vitmichele favarofabio rampelli gloria sabatini alessandro giuli emanuele merlino (3)linda pani (2)pubblicodaniela ferollafabiana morabitofranco mariottimaurizio gasparri (2)gianmarco mazzi alessandro giulifausto biloslavo federico molliconefabrizio maria corteseedoardo sylos labini veronica dagostinogiulio base (2)gianmarco mazzi

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...