Logo Dagospia
banderas antonio pavlova

CAFONALINO - ROMANELLA GODONA IN CALORE: ECCO ANTONIO BANDERAS E JONATHAN RHYS-MEYERS AL PARTY DI DARINA PAVLOVA, CONTORNO DI TEO MAMMUCCARI, RENATO BALESTRA, CAROLINA MARCONI E MUTANDE PAZZE E VARIE

Gabriella Sassone per Dagospia

 

teo mammuccari giarrusso marconi e alex pacificoteo mammuccari giarrusso marconi e alex pacifico

Quando si dice il destino. Dalla gallina Rosita della cascina del “Mulino Bianco”, spot che ha segnato l’inizio del suo declino da star dopo film-cult e massacrato la sua immagine da sex-symbol trasformato come è in un fornaio, alle galline, gallinelle e gallinacce del pollaio romano. Povero Antonio Banderas! Qualcuno lo avverta del pericolo che sta correndo. Neanche il tempo di ambientarsi a Roma, dove per 5 settimane girerà il thriller “Black Butterfly” insieme a quel figaccione di Jonathan Rhys-Meyers, che il bel 55enne Antonio è stato risucchiato insieme al collega 38enne dal girone infernale della Romanella mondana e cinematografara, letale come poche altre cose al mondo.

banderas pacifico marconi giarrussobanderas pacifico marconi giarrusso

 

E pensare che qualche mattina prima, in versione pio uomo, si era presentato in Vaticano, voglioso da tempo di incontrare Papa Francesco e stringere la sua santa mano. Sabato sera, sempre scortato dalla bionda compagna Nicole Kimpel, Antonio è stato la guest star di una festicciola semi carbonara che doveva rimanere segreta. Ma se tutti i presenti postano foto e video su Facebook in tempo reale eccolo là che è inutile non invitare neanche i giornalisti amici come noi e i fotografi.

jonathan rhys meyers con fidanzata mari lannjonathan rhys meyers con fidanzata mari lann

 

I social sono ormai l’Eden di questa società esibizionista che vive per mettersi in mostra, alla perenne ricerca di quel quarto d’ora di celebrità, come diceva il profeta della Pop-Art Andy Warhol. Location del party, l’abitazione a Piazza del Popolo della minigonnata  Darina Pavlova, produttrice bulgara straricca che vanta un “fidanzamento” con Silvio Berlusconi e ha un debole per i divi di Hollywood che frequenta al di là e al di qua dell’Oceano. Banderas, che in Vaticano era splendente, sbarbato e tirato a lucido, è sembrato un po’ stanco e con barbetta bianca incolta.

 

jonathan rhys meyers giubbetto con elvisjonathan rhys meyers giubbetto con elvis

Ma le fanciulle presenti, attrici, attricette e prezzemoline sempre pronte a correre dove c’è qualcuno che conta, avrebbero lo stesso fatto a gara per conquistarlo. Niente da fare: il divo ha avuto occhi solo per la sua Nicole. Così il mitico attore irlandese Jonathan Rhys-Meyers, arrivato con cane al guinzaglio, giubbotto di pelle con l’effige di Elvis Presley e la fidanzata attrice e produttrice Mara Lane. Una bella ragazza dai tratti asiatici. Quindi, anche lui è stato off limits. Nessuno divismo e nessun capriccio per le due star. In consolle a mixare dischi c’era la vegan Daniela Martani, l’unica che non è riuscita a farsi una foto con Banderas visto che lavorava e non cazzeggiava.

 

salvucci con coscia de forisalvucci con coscia de fori

I selfie si sono sprecati. Tra gli 80 happy few invitati a corte, accolti da ostriche e champagne, ecco Teo Mammucari, Roberta Giarrusso col collega Alex Pacifico, Carolina Marconi con maglietta nera trasparente e capezzoli in mostra, Giulia Elettra Gorietti, Francesca Valtorta, Eliana Miglio, Alicia Chiesa, Giulia Andò, Anna Marcello, Ursula Seelembacher e Paola Spinetti. Ma anche Silvio Musaglia della Paradox, Nils Hadman (direttore produzioni Sky), Pascal Vicedomini, Renato Balestra, il parrucchiere prezzemolo Carlo Tessier, il produttore Daniele Di Lorenzo e il regista Brian Goodman che dirige “Black Butterfly”, prodotto da Andrea Iervolino e Monica Bacardi.

teo mammuccari giarrusso e marconiteo mammuccari giarrusso e marconi

 

Giallo sulle mutande di Antonella Salvucci: da una foto postata dal bodyguard preferito di Ivana Trump, Algen Nikolla, sembra che l’attrice sotto l’abitino rosso non avesse le mutande. Ma lei a domanda risponde: “Sì sì, le avevo scelte color carne”. Banderas ha parlato con tutti e rispondeva alle domande in italiano, spagnolo o inglese, a seconda di chi gliele porgeva. Jonathan ancor meglio: pensando che non lo conoscesse nessuno, bello come è, stringeva mani presentandosi: “Salve, sono Jonny”.

martani consollemartani consolle

 

daniela martanidaniela martani

E pensare che da noi le mezzecalzette se la tirano un mondo dopo una comparsata in tv! La festa è andata avanti fino alle 2,30 ma qualcuno, non ancora appagato e voglioso di tirar l’alba, si è spostato nel vicino club Raspoutin per continuare a folleggiare.  

jonathan rhys meyers esce da casa di darina con canejonathan rhys meyers esce da casa di darina con cane

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’
steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...
diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…
giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…
marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?