aggressione carcere

LE CARCERI ITALIANE SONO UNA POLVERIERA - UN DETENUTO DI REGINA COELI RACCONTA DI ESSERE STATO PICCHIATO E SEQUESTRATO PER DUE GIORNI DA ALTRI GALEOTTI - L'UOMO È STATO PRESO A SCHIAFFI E PUGNI, FERITO CON DEI COLTELLI E DROGATO, PERCHÉ SI SAREBBE RIFIUTATO DI NASCONDERE UN CELLULARE - GLI ALTRI DETENUTI HANNO CONTATTATO LA FAMIGLIA DELL'AGGREDITO, CHIEDENDO UN RISCATTO PER LIBERARLO - A FOGGIA, INTANTO, È STATO ABBATTUTO UN DRONE CHE STAVA TRASPORTANDO DROGA E CELLULARI NEL CARCERE...

CARCERI: LA DENUNCIA, 'PICCHIATO E SEQUESTRATO PER DUE GIORNI DA ALTRI DETENUTI A REGINA COELI'

Sara Di Sciullo e Daniele Dell'Aglio per Adnkronos

 

carcere regina coeli di roma

Picchiato, legato al letto con le lenzuola e tenuto per due giorni e mezzo sotto scacco da altri detenuti dopo essersi rifiutato di nascondere un cellulare e dopo una richiesta di denaro, fallita, nei confronti di sua madre contattata telefonicamente. A quanto apprende l'Adnkronos è quanto ha denunciato un detenuto - che preferisce rimanere anonimo - del carcere di Regina Coeli alla polizia penitenziaria della stessa casa circondariale raccontando di "un sequestro a scopo di estorsione" (così si indica nella querela presentata che lascia aperta alla valutazione del pm ogni altra ipotesi di reato), su cui la Procura di Roma ha già avviato le indagini aprendo un fascicolo.

 

il carcere di regina coeli 5

Una denuncia che ha riportato alla luce il 'business' dei cellulari e della droga gestito da gruppi di detenuti, che grazie ai loro 'servizi' acquisiscono sempre più potere all'interno dei penitenziari. E' luglio scorso inoltrato quando il detenuto - che ora non è più in carcere - si trova a Regina Coeli dopo una misura cautelare. Tutto ha inizio quando, metterà a verbale davanti alla penitenziaria, sente altri detenuti parlare dell'arrivo "di cellulari e droga tramite lancio" e, sostiene, un detenuto di un'altra cella gli chiede di "nasconderne uno (telefono ndr)".

 

Lui si rifiuta e, ricostruisce, un detenuto inizia "a colpirmi con schiaffi e pugni" e a lui poi si uniscono altri tre detenuti. A quel punto avverrebbe, secondo il racconto dell'uomo agli agenti della penitenziaria, il tentativo di estorsione: uno "ha chiamato mia madre al cellulare e mi ha imposto di chiederle di mandare i soldi tramite una ricarica poste pay", sostiene. Alla donna, secondo il racconto del figlio, sembra impossibile una situazione simile e non cede.

carcere regina coeli di roma

 

Gli aggressori "hanno ricominciato a picchiarmi e a farmi dei tagli sulla gamba destra tramite coltelli rudimentali", sostiene l'uomo nella denuncia aggiungendo che "terminata la socialità" le "violenze si sono momentaneamente interrotte".

 

Quella sera però, riferisce poi alla penitenziaria, rimane 'sorvegliato' da altri due detenuti che "mi hanno legato al letto (il posto più alto di un letto a castello ndr) con delle lenzuola fissate al petto e ai piedi". Nella serata viene poi "ripetutamente colpito sia a mani nude che con bastoni nella gamba e soprattutto nella testa". 

 

il carcere di regina coeli

L'uomo si descrive in balia degli aggressori, impossibilitato anche la mattina seguente a chiedere aiuto: "Mi tenevano legato, sotto controllo e mi impedivano di muovermi, mangiare, bere, andare in bagno e chiamare i soccorsi".

 

E, in base alla sua ricostruzione, gli episodi di violenza non sono ancora finiti: "Mi hanno inserito - sostiene - due dita nell'occhio destro e hanno spinto tantissimo tanto che mi è uscito il sangue dall'occhio e pensavo di averlo perso".

 

Addormentatosi dopo che "mi hanno messo in gola le pasticche", continua a far finta di dormire finché, trascorsi ormai due giorni e mezzo, tutto finisce quando entra un poliziotto della penitenziaria: "Ho preso coraggio - mette a verbale - e mi sono buttato dal letto con tutto il materasso per chiedere aiuto". Da lì la denuncia e poi la visita al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito dal quale viene inviato anche al pronto soccorso oftalmico per una consulenza urgente.

 

carecre

L'uomo viene assistito "per riferita aggressione prolungata da giorni" ed emergono "ecchimosi, ferite da taglio, dolorabilità diffuse" e un "enoftalmo" ossia un infossamento del bulbo oculare destro. "In totale mi hanno dato 25 giorni di prognosi - fa sapere all'Adnkronos l'uomo, assistito per questa vicenda dall'avvocato Marco Valerio Verni - e dall'occhio destro ancora non ci vedo bene". "Ho vissuto un incubo, pensavo di morire - continua - Non riesco a dormire, mi sveglio ancora tutte le notti".

 

carcere

"Era la prima volta che mettevo piede in una casa circondariale: ho sbagliato e sono finito in carcere; una persona che ha sbagliato deve pagare ma non in questo modo. Per due giorni e mezzo nessuno si è accorto di niente". "Ho deciso di denunciare perché non deve succedere a nessun altro quello che ho vissuto io", conclude. In seguito alla denuncia presentata dall'uomo la Procura di Roma ha acceso un faro sul fenomeno dei telefonini e della droga all'interno delle carceri capitoline.

 

carcere di regina coeli 3

Proprio pochi giorni fa all'interno di Regina Coeli durante alcune perquisizioni gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato e sequestrato decine di armi rudimentali e apparecchi telefonici per comunicare con l'esterno. E già dai primi riscontri sta emergendo uno scenario ampio, sul quale gli inquirenti stanno valutando anche l'aspetto associativo. In particolare, si è avuta conferma di gruppi di detenuti che offrono 'servizi' a pagamento, come droga e possibilità di effettuare telefonate, con un vero e proprio 'tariffario'.

 

 

 

ABBATTUTO DRONE CON DROGA E CELLULARI PER IL CARCERE A FOGGIA

carcere 4

(ANSA) - FOGGIA, 29 AGO - Un drone è stato abbattuto mentre tentava di far entrare nel carcere di Foggia della droga e numerosi telefoni cellulari. Il drone è stato avvisato dagli agenti della polizia penitenziaria che hanno provveduto a bloccarlo.

 

Lo rende noto il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Osapp. Nei giorni scorsi, inoltre, nel carcere di San Severo la polizia penitenziaria ha trovato un pacco con oltre 600 grammi di droga ed altro materiale nascosti sui tetti dei reparti detentivi del carcere, presumibilmente caduti per un mal funzionamento di un drone.

 

SMARTPHONE IN CARCERE

Il segretario regionale Osapp Rocco Gesualdi sottolinea come la polizia penitenziaria in Puglia, "particolarmente nella provincia di Foggia, sta subendo il disagio di una organizzazione complessiva che non funziona. Serve un intervento del Governo perchè prenda finalmente atto che ci occorrono misure speciali e straordinarie".

 

Il segretario generale aggiunto Pasquale Montesano evidenzia come serva un "immediato incremento degli organici già dalle prossime assegnazioni per la Puglia e per Foggia in particolare per cui ribadiamo nuovamente al governo di aprire un tavolo di confronto permanente per discutere di riforme, organici, equipaggiamenti, sovraffollamento detentivo".

 

smartphone in carcere

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO