roberta lanfranchi

“CON PINO INSEGNO LA SEPARAZIONE NON È STATA FACILE. ORA NON CI SENTIAMO PIÙ” - ROBERTA LANFRANCHI SI RACCONTA, DA “SFIGATA” A VELINA: “PRENDEVO ANCHE UN MILIONE A SERATA. IO ARRIVAVO DA CREMONA. CHI SE LO ASPETTAVA? QUANDO MI RICAPITA? CHE PERIODO PAZZESCO” – IL “PRESIDE” ANTONIO RICCI (“CI CONTROLLAVA ANCHE IL TRUCCO”), IL NO A CALENDARI E REALITY (“PENSAVO SEMPRE CHE MI AVREBBE VISTO MIA NONNA”), LA SFURIATA DI GUARDI’, IL RIFIUTO DELLA VITA MONDANA: "VAI A UNA FESTA IN CUI CONOSCI 4 PERSONE SU 700. SORRIDI, CHE SI VEDE PURE LA RUGA IN PIÙ. QUINDI DEVI TORNARE A CASA. E CHE SERATA È STATA? COSA HAI FATTO? NIENTE. NON FA PER ME”

Renato Franco per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

roberta lanfranchi

«Segni particolari: sfigata. Mi sono presentata all’audizione con un ciclistino nero, la maglietta tutta accollata e uno stivale che non riesco neanche a descrivere. Mi guardo intorno e vedo ragazze in bikini sgambatissimo, olio sul corpo e tacchi a spillo. E penso: “Forse non è il mio”».

 

Da sfigata a velina in un provino. Roberta Lanfranchi è entrata in tv a 20 anni (con Fiorello), è arrivata subito a un successo largo e popolare ( Striscia la notizia ), ha lavorato al fianco di Lorella Cuccarini e Gerry Scotti, di Frizzi e Villaggio («ci portava sempre i cioccolatini»). Oggi il suo impegno quotidiano è in radio (Rds). 

 

 

Il provino era a maggio ma fino a luglio non ha saputo niente. 

«Ha chiamato uno che ha detto di essere Antonio Ricci, ma io ho subito pensato a uno scherzo di qualche cretino dei miei amici che sapevano che avevo fatto il provino per Striscia ».

 

roberta lanfranchi

Invece il «cretino» era davvero Ricci. 

«Lui scendeva dai suoi uffici e ci passava in rassegna: come stai? tutto bene oggi? Controllava trucco e vestiti e poi andavamo in onda. Era il nostro preside, ancora oggi l’ho memorizzato come “preside” sul telefono». 

 

Incuteva timore? 

«No, timore no. Ma ha un’aria molto seria, da preside appunto». 

 

Prima di «Striscia», c’era stato Fiorello: il suo debutto in tv. 

«A una lezione di danza di perfezionamento sono stata notata da Bryan, di Brian & Garrison, i ballerini. Lui mi guarda e mi dice: “Mi serve la sesta spazzolina”. E io: “Che cavolo è la spazzolina?”. Poi mi ha spiegato che si riferiva alle ballerine di Non dimenticate lo spazzolino da denti , il programma di Fiorello». 

 

(…)

I calmi e accomodanti quando sbroccano sono i più furiosi... 

«Infatti sono così. Io sono una puntuale, sono anche un po’ noiosa, una secchioncella. 

Però un paio di sfuriate notevoli mi sono scappate». 

 

emanuele del greco roberta lanfranchi

Con chi si è sfogata? 

«Con Claudio Guerrini, il mio compagno a Rds, oggi dopo nove anni insieme è come se fossimo sposati. Ma un paio di volte gli ho sbroccato con la vena al collo: quando succede mi cambia la faccia, mi trasformo in mostro». 

 

Quanti calendari ha rifiutato? 

«Tutti». 

 

Perché? 

«Mamma mia, che vergogna. Perché penso sempre che lo vede anche mia nonna. Ho quel pensiero fisso e non ce la faccio». 

 

La cifra più alta che ha rifiutato? 

«Non sono nemmeno arrivata alla trattativa, però credo che avrei potuto comprarmi casa. Nel periodo da velina con Marina Graziani (l’altra velina) finivamo il venerdì sera e partivamo per fare eventi, serate, inaugurazioni, abbiamo fatto di tutto». 

 

Quanto pagavano una serata con le veline? 

«Un milione di lire, all’epoca era davvero tantissimo». 

 

I reality? 

«Me li hanno offerti all’inizio, poi hanno capito che dico sempre di no». 

roberta lanfranchi flavio briatore camilla ronchi

 

Sempre perché sua nonna avrebbe da ridire? 

«Sono una grande spettatrice di reality, li guardo tutti, mi piacciono da matti le dinamiche umane e come ci si stravolge in situazioni di costrizione. Poi penso: mamma mia, guarda questi cosa stanno facendo. E realizzo: quella lì potevo essere io... Non mi avranno mai». 

 

Francesca Chillemi le aveva fregato il posto in «Carabinieri». 

«No, fregato no. Evidentemente io sono stata più cagna e lei è stata più brava. Sulla meritocrazia non transigo: se facciamo la stessa cosa e tu sei più brava, lo ammetto senza problemi». 

 

roberta lanfranchi giovanni malago Andrea Cordovani camilla ronchi

È arrivata a Rds nel 2014. La radio ha sostituito la tv? 

«Oggi in radio mi sento a casa, ma quando sono entrata ero veramente una pippa. Andavo in onda ma non sapevo come fare perché il linguaggio radiofonico è completamente diverso da quello televisivo: molto più colloquiale, meno impostato. Il primo mese ero totalmente spaesata e ho pensato che mi avrebbero cacciato». 

 

Invece non l’hanno cacciata: ora da nove anni è in onda ogni pomeriggio con Claudio Guerrini. 

«Mi piace il rapporto quotidiano con gli ascoltatori, il feedback immediato mentre parli di una notizia che magari li turba, li interessa, li diverte». 

 

Una giornata professionale da rivivere? 

«In realtà più di una: tutto il periodo che ho passato con Michele Guardì». 

 

 

A «Piazza Grande», con Magalli. 

roberta lanfranchi, ivan zazzaroni, alessandra bianchi ministro andrea abodi, ing roberto de lieto vollaro

«Tre mesi stupendi. Ma non scorderò mai il cazziatone che mi ha fatto Guardì. 

Eravamo tutti seduti, impettiti e sorridenti durante l’oroscopo di Paolo Fox. A un certo punto il pubblico applaude e io con loro. Michele ha schiacciato il pulsante dalla regia e ha urlato nel microfono: stoppa, minchia!

 

Non devi applaudire, la conduttrice non applaude. Io sono diventata bianca, perché mi ha cazziato davanti a tutti. Poi ha continuato: se devi applaudire, fallo muta, senza che si senta il battito delle mani, come una foca». 

 

Ricci sette anni fa l’ha richiamata per la versione domenicale di «Paperissima Sprint». 

roberta lanfranchi striscia la notizia

«Non mi ha richiamato, semmai ricicciato, dopo vent’anni si tratta di riciclo! Glielo dico sempre: ma ho 51 anni, prendi una di 25. Ma niente, dice che ne vuole una di 51». 

 

È stata sposata con Pino Insegno, avete avuto due figli: tante separazioni sono complicate, la vostra? 

«Non è stata facile, però grazie al cielo siamo due persone che comunque si volevano bene: abbiamo spiegato ai nostri figli che i problemi di mamma e papà non erano i problemi di mamma con i figli o di papà con i figli. Poi la separazione non è mai un gioco. 

 

Adesso con Pino non ci sentiamo, ma non perché ci odiamo. Non ci sentiamo perché non c’è bisogno di sentirci». 

 

Ora è sposata con Emanuele Del Greco, un autore televisivo. 

«È il mio santo, è la persona che mi fa ridere di più al mondo, nonostante sembri un orso. E poi con me è molto paziente». 

pino insegno roberta lanfranchi

 

È più ossessionata dallo specchio o dalla bilancia? 

«La bilancia non ce l’ho nemmeno a casa: non si può diventare schiavi di un oggetto che sale e che scende. La mia bilancia sono un paio di jeans che ho da sempre, una via di mezzo tra una 40 e una 42. Se mi entrano ok, se no sto più attenta». 

 

Vita mondana? 

roberta lanfranchi

«Zero. Trucco, vestito, tacco a spillo che detesto, macchina, traffico, festa in cui conosci 4 persone su 700. Sorridi, sorridi, sorridi che si vede pure la ruga in più. Quindi devi tornare a casa. E che serata è stata? Cosa hai fatto? Niente.  Non fa per me». 

 

Quanto si è sentita desiderata in quegli anni in cui la guardavano milioni di spettatori e migliaia di ragazze volevano essere al suo posto? 

«Io arrivavo da Cremona.  Chi se lo aspettava? Quando mi ricapita? Che periodo pazzesco». 

emanuele del greco roberta lanfranchi (2)

roberta lanfranchi pino insegno

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)