l arrivo di cecilia sala all aeroporto di ciampino

A DUE GIORNI DALLA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA, EMERGONO I PRIMI SOSPETTI SUL SUO ARRESTO – “IL FATTO QUOTIDIANO”: “TRA LE PISTE PRINCIPALI C’È QUELLA DEL TRADIMENTO. UNA FONTE O UNA PERSONA PER LEI INSOSPETTABILE, QUALCUNO CHE POTREBBE AVER RELAZIONATO ALLE AUTORITÀ IRANIANE I MOVIMENTI DELLA GIORNALISTA, I SUOI DISCORSI OFF THE RECORD, LE CONVERSAZIONI” – NELLE TRE PUNTATE DEL PODCAST “STORIES” DA TEHERAN, LA 29ENNE ROMANA NON HA PUBBLICATO CONTENUTI PARTICOLARMENTE “SCOMODI” (ANZI, HA ANCHE INTERVISTATO IL FONDATORE DEI PASDARAN, HOSSEIN KANAANI) - LA GIORNALISTA ERA SEGUITA DA UNA TROUPE DI OPERATORI IRANIANI E LA SERA PRIMA DI ESSERE ARRESTATA ERA STATA A...

 

 

 

Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per “il Fatto quotidiano”

 

L ARRIVO DI CECILIA SALA ALL AEROPORTO DI ROMA CIAMPINO

C’è un sospetto dietro la carcerazione di Cecilia Sala che gli investigatori del Ros stanno cercando di chiarire: ossia se qualcuno ha “venduto” informazioni sui movimenti della giornalista.

 

Siamo nel campo delle ipotesi, ma proprio da ciò che, appena atterrata mercoledì all’aeroporto di Ciampino, ha raccontato agli investigatori, la Procura di Roma deciderà se e quale reato ipotizzare. Al vaglio c’è anche quello di tortura.

 

I magistrati romani riascolteranno Sala a brevissimo, forse già oggi, per farsi confermare alcuni concetti e per dar seguito ad alcune piste investigative. Le prime tre ore del colloquio “a caldo” sono state verbalizzate dai militari e consegnate ieri mattina al procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, il tutto a comporre un’informativa con i dettagli comunicati dalla Farnesina sui 21 giorni di detenzione della giornalista e altre valutazioni investigative.

 

cecilia sala con giorgia meloni dopo l atterraggio a ciampino

Informativa che ha portato all’apertura di un fascicolo, per ora senza indagati e senza ipotesi di reato. Un atto dovuto, certo, che però avrà vita autonoma rispetto al lavoro della diplomazia che continua anche ora che Sala è tornata a casa.

 

Tra le piste principali, dunque, c’è quella del tradimento. Una fonte o una persona per lei insospettabile, qualcuno che potrebbe aver relazionato alle autorità iraniane i movimenti della giornalista, i suoi discorsi off the record, le conversazioni.

 

Stando a quanto comunicato all’Italia dalle autorità iraniane, Sala sarebbe stata arrestata con un’accusa generica di “attività in contrasto con lo Stato iraniano”. Le tre puntate del suo podcast pubblicate prima dell’arresto, tuttavia, sono considerate dagli investigatori prive di contenuti tali da mettere in pericolo la giornalista.

 

D’altronde si tratta di una cronista giovane ma molto esperta, non certo una sprovveduta. E allora gli investigatori vogliono capire se Sala ha parlato di temi sensibili, anche inconsapevolmente, con persone “sgradite”.

 

CECILIA SALA

La giornalista, in virtù del visto concessogli, era seguita da una troupe di operatori iraniani, a quanto viene riferito, molto vicini al regime, che potrebbero aver avuto un ruolo. La sera prima di essere arrestata era stata anche a cena con un giornalista francese. “Quando ho chiesto perché fossi lì, mi hanno detto che ero accusata di ‘tante azioni illecite compiute in tanti luoghi diversi’”, ha detto durante l’intervista rilasciata ieri a Mario Calabresi durante la puntata straordinaria di ieri del suo podcast Stories su Chora News, di fatto la sua prima intervista dopo il ritorno in Italia. Ora toccherà agli investigatori ricostruire nel dettaglio cosa è accaduto.

 

In uno dei passaggi del lungo racconto che ha affidato ai carabinieri del Ros, a quanto riferito al Fatto da fonti investigative, Cecilia Sala avrebbe spiegato che “mentre ero in cella di isolamento sentivo le voci e le urla degli altri detenuti dalle altre stanze. Ero terrorizzata, perché non sapevo cosa avrebbero fatto a me”.

 

HASSAN KANAANI INTERVISTATO DA CECILIA SALA PER CHORA

Ovviamente, nel concreto, considerando i legittimi timori per la detenzione di una donna occidentale in un carcere come quello di Evin a Teheran, col senno di poi sarebbe potuta andare anche peggio.

 

È stata la stessa giornalista a lasciarlo intendere durante la puntata del podcast. E fonti informali della Farnesina spiegano anche che per la travel-blogger Alessia Piperno, rinchiusa a Evin per 45 giorni nel 2022, fu ancora più dura. Con i diplomatici che hanno ancora le immagini delle torture riservate a Giulio Regeni al Cairo nel gennaio 2016.

 

Tuttavia dal primo racconto di Sala ai carabinieri emergono lo stesso momenti estremamente drammatici, che andranno verificati con attenzione con le autorità iraniane. A iniziare dal fatto che, dopo l’arresto, Sala è stata bendata, avendo “dedotto” di essere stata portata in carcere, mentre – come ha confermato ieri – al ritorno ha potuto osservare con attenzione tutti i luoghi in cui la sua auto è passata.

 

LA TRATTATIVA ITALIA IRAN PER CECILIA SALA - VIGNETTA DI NATANGELO

E poi il cibo. “Fino al 2 gennaio ho mangiato solo datteri o poco altro”, ha riferito, spiegando anche di aver avuto la sensazione di aver perso molto peso. Solo quando l’insistenza della diplomazia italiana ha iniziato a dare risultati, a Sala è arrivato un vitto simile a quello riservato agli altri detenuti.

 

Il problema […] è stato dormire. “La luce era sempre accesa, avevo chiesto una mascherina oppure una benda per coprire gli occhi, ma non mi è stata data. Avevo delle coperte, ma dormivo per terra”, il senso del suo racconto.

 

[…] Secondo fonti del ministero degli Esteri, l’isolamento ha paradossalmente preservato Sala dalle scene strazianti a cui ha dovuto invece assistere Piperno. Ma è stato straniante, come spiegato da Sala anche ieri. Soprattutto, la giornalista aveva necessità di scrivere, di prendere appunti.

cecilia sala con la madre e il papà 1

 

“Volevo segnarmi tutto, ricordare quello che mi stava accadendo, ciò che mi chiedevano negli interrogatori, cosa rispondevo. Non mi è stato mai concesso”, avrebbe riferito ai carabinieri. Dal racconto di Sala e dai dettagli forniti dalla Farnesina agli investigatori, emergono anche le due fasi, molto diverse, dei 21 giorni di detenzione. Lo spartiacque sono state le giornate del 2 e 3 gennaio. I diplomatici italiani che hanno “torchiato” l’ambasciatore iraniano in Italia, rinfacciandogli le differenze fra il trattamento in carcere tra Sala e altri detenuti. Dopo quella data le condizioni della cronista sono migliorate.

l arrivo a casa di cecilia sala foto lapresse 3cecilia sala arriva a casa con il compagno daniele raineri foto lapressececilia sala cecilia sala la trattativa di khamenei per cecilia sala il giornalone la stampaCECILIA SALA CECILIA SALA giornalisti in attesa di cecilia sala a ciampinoLA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA SUI GIORNALI INTERNAZIONALICECILIA SALA ABBRACCIA Daniele Raineri A CIAMPINOCECILIA SALA NEL VIDEO DI TONY EFFE

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...