l'ex regina paola, l'ex re alberto ii e delphine boel

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA CHE C’È UNA FIGLIA IN PIÙ – LA RESA DI RE ALBERTO DI BELGIO CHE, DOPO UNA LUNGA BATTAGLIA LEGALE CULMINATA CON UN TEST DEL DNA, HA ACCOLTO DELPHINE BOËL, LA FIGLIA NATA NEL '68 DALLA RELAZIONE CON LA BARONESSA SYBILLE DE SÉLYS LONGCHAMPS -  A SANCIRE L’INCONTRO UNA FOTO CHE RITRAE IL SOVRANO, LA MOGLIE PAOLA E DELPHINE SORRIDENTI: E PENSARE CHE FINO A QUALCHE MESE FA IL RE SI ERA SEMPRE…

Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”

 

l'ex regina Paola, l'ex re Alberto II e Delphine Boel

E vissero tutti, se non felici, almeno riconciliati, alla corte dei Sassonia-Coburgo-Gotha, sovrani dei Belgi. Ieri c' è stata la prima foto della famiglia allargata, a chiudere un feuilleton che dura da oltre vent' anni. Sorridenti, «sereni, guariti e riconciliati» come hanno detto in un comunicato l' ex re Alberto II posa finalmente accanto a Delphine Boël, la figlia naturale nata nel 68 dalla sua lunga relazione con la baronessa Sybille de Sélys Longchamps. Sulla poltrona accanto, sorridente e riconciliata anche lei, la moglie di Alberto e madre dei suoi tre figli legittimi (tra cui l' attuale re Filippo), Paola di Liegi, già Ruffo di Calabria.

 

DELPHINE BOEL

La storia di Delphine, pittrice e artista quotata, era ormai nota a tutti, mancava soltanto l' abbraccio del papà, dopo che a gennaio Alberto era stato costretto, davanti all' irrefutabile prova del test Dna, a riconoscere la paternità. Filippo aveva fatto il primo passo un paio di settimane fa, ricevendo la sorellastra nella sua residenza privata al Palazzo di Laeken, e postando una foto tra fratelli, lei in jeans e maglietta colorata, lui in camicia a quadretti e giacca un po' sformata.

 

la baronesssa sybille de selys longchamps

La cosa era molto piaciuta ai Belgi e alla fine anche al recalcitrante padre: «Io e mia moglie - aveva subito scritto Alberto - siamo molto felici dell' iniziativa del Re, che indica giorni migliori per tutti, in particolare per Delphine».

E voilà che il nome della figlia veniva finalmente pronunciato.

Aprendo le porte al riconoscimento finale della nuova principessa (anche se, nata fuori del matrimonio, non entra nella linea della successione al trono, non avrà incarichi pubblici, né alcuna dotazione in denaro).

 

«Dopo i tumulti, le ferite e le sofferenze, è arrivato il tempo del perdono, della guarigione e della riconciliazione» hanno scritto da palazzo reale ieri, per suggellare la pace fatta tra figlia, padre naturale e matrigna.

 

delphine boel

Quando Alberto incontrò Sybille de Sélys, nel 1966, aveva 33 anni, i suoi tre figli erano nati, e il matrimonio con Paola era in crisi. Lei soffriva il clima, l' atmosfera, la vita in Belgio, narrano le cronache, e entrambi conducevano vite separate. Sybille era la figlia dell' ambasciatore belga in Grecia e moglie, infelice, dell' imprenditore Jacques Boël, ed è ad Atene che scoppiò il colpo di fulmine.

 

«Veniva spesso a casa da noi - racconta Delphine, a lungo definita la Mazarine belga, dal nome della figlia segreta di François Mitterrand - spesso quando uscivano mi portavano con loro, al rientro, se mi ero addormentata, era lui che mi riportava in braccio a casa». Nel 1976 Sybille decide di trasferirsi a Londra, dove Delphine studia alla prestigiosa Chelsea School of Art. Alberto le chiama ogni giorno, le va trovare. Pensa al divorzio, ne parla al fratello, re Baldovino, ma poi rinuncia. Nell' 84, lui e Paola, fino ad allora praticamente separati a palazzo, si ritrovano. Alberto rompe quasi completamente i contatti con la seconda famiglia.

re alberto ii con paola ruffo di calabria e i figli filippo, laurente e astrid

 

LA RIVELAZIONE Nel 93 diventa re. Delphine fa la sua vita, diventa un' artista riconosciuta, ha due figli. Nel 99, una biografia di Paola di Liegi scritta da un giornalista 18enne fiammingo, Mario Daneels, rivela per la prima volta al pubblico l' esistenza della figlia segreta del re. Delphine chiama il padre, ma lui rifiuta qualsiasi contatto: «Non sei mia figlia», le dice.

 

delphine boel 8

Rifiuta anche di aiutarla quando Sybille viene ricoverata per problemi cardiaci. Per Delphine è l' inizio di una battaglia: «Per la verità, per nient' altro. Non volevo certo che qualcuno mi chiamasse Sua Altezza reale, volevo solo essere sorella di mia sorella e dei miei fratelli, volevo avere il diritto di esistere».

delphine boel in tribunaledelphine boel 7alberto ii di belgio 2delphine boel 6alberto ii del belgio e la moglie 1alberto ii del belgio e la moglie paolaalberto ii del belgio e la moglie paolaalberto ii del belgioalberto ii di belgio e delphine boel 2alberto ii di belgio 1delphine boel 5delphine boel 1delphine boel 2delphine boel 3delphine boel 4alberto ii ex re del belgio

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”