dismorfofobia

AIUTO, C’E’ UN’EPIDEMIA DI “DISMORFOFOBIA” - CHI SI VEDE SEMPRE BRUTTO, CHI È TENTATO DALLA LIPOSUZIONE, CHI SOGNA DI RIMUOVERE LA PAPPAGORGIA: L’OSSESSIONE DELLA PERFEZIONE FISICA CI SPINGE A VEDERE IL NOSTRO CORPO PIENO DI IMPERFEZIONI - SILVANA DE MARI: “LA DISMORFOFOBIA È UNA CAUSA TRAGICA DI MALATTIA FISICA E DI MORTE”

Silvana De Mari per “la Verità”

silvana de mari

 

Siamo anime immortali incarnate in un corpo (versione per credenti). Siamo un corpo (versione per laici). In entrambi i casi è fondamentale il rapporto con il nostro corpo. Le persone affette da patologie congenite, le persone cioè che nascono con un corpo malato, hanno un tasso di suicidio e di depressione più basso rispetto a chi nasce sano. Chi nasce malato deve imparare immediatamente l'unica via che può salvarlo, fai il meglio che puoi con quello che hai. E quindi ama quello che hai.

 

Il nostro corpo è il contatto con la realtà. Dobbiamo amarlo. Noi siamo invece immersi in una folle società dell' immagine, che ci rimanda altri corpi con cui confrontare il nostro, con una costante impressione di «non abbastanza». Noi non posiamo l' attenzione sul fatto di avere le gambe.

 

DISMORFOFOBIA

Ci sono persone che sono nate senza, e altre che le hanno perse: entrambe le categorie hanno bene in mente il valore delle gambe, con le gambe si può passeggiare nel bosco, guidare una macchina normale, ballare, correre e, se proprio vi piace, giocare a tennis. Chi le ha, invece, sperpera le sue possibilità di pura gioia sul fatto che le gambe non siano abbastanza lunghe, abbastanza magre, abbastanza prive di un tipo particolare di grasso sottocutaneo che con un termine medicalmente improprio e molto dispregiativo è stato chiamato cellulite.

 

La liposuzione è un intervento gravato da complicanze potenzialmente gravi o addirittura mortali, che ha come scopo di curare qualcosa che non è una malattia. La dismorfofobia, vedere brutto il proprio corpo quando non lo è, è il contrario della trasfigurazione: vedere la bellezza dei corpi che amiamo, incluso il nostro.

 

michael jackson nel 2002

Se abbiamo la tentazione della liposuzione, riempiamo casa nostra di poster: le tre grazie di Rubens, con la loro meravigliosa cellulite accuratamente dipinta, i nudi di Tiziano, volendo anche Renoir. La voglia di andarci a cacciare in una sala operatoria ci passerà. Impariamo a essere fiere dei nostri corpi così come sono - alti/bassi/magri/grassi -, i nostri corpi con la loro forza e con la loro sessualità, così come sono: impariamo ad amarli.

E allora gli altri ci ameranno.

 

La dismorfofobia - vedo il mio corpo come se fosse brutto perché non si equipara a un qualche schema, più o meno folle - è una causa tragica di malattia fisica e di morte. Ragazzine in Ghana e Senegal schiariscono la loro pelle con pomate al cortisone. La pelle diventa dipendente, quando è priva del farmaco, si copre di eczemi, il sistema immunitario crolla. In Occidente, pur di avere la pelle scura, ci esponiamo al sole in maniera sconsiderata.

 

DISMORFOFOBIA

Da quando esistono le sfilate di moda abbiamo l'incubo della statura. La statura è irrilevante nel fascino. Quello che conta è avere fede in sé stessi. Tra gli uomini più sexy d'America, diverse volte è arrivato in testa Danny De Vito: lui crede in sé stesso, ci si innamora di quelli che in etologia si chiamano alfa. Che gli altri siano «migliori», la «razza superiore» rispetto ai bassi, era una teoria hitleriana e causa dolorosissimi interventi ortopedici di allungamento delle ossa delle gambe, che in molti casi si sono risolti con danni permanenti alla deambulazione.

 

L'ormone della crescita di estrazione umana, dato a bambini bassi per aumentarne la statura, ha causato casi mortali di encefalite spongiforme, morbo di Creutzfeldt-Jakob, una specie di malattia della mucca pazza.

 

michael jackson nel 1995

Un esempio tragico di dismorfofobia è stato Michael Jackson, che aveva tutto, talento, successo, ma ha concentrato l' odio di sé sul suo corpo desiderando la pelle di un altro, il naso di un altro, i lineamenti di un altro. Discorso analogo, molte star con il viso talmente sfigurato da essere inguardabile. Le rughe sono un' altra maledizione: siamo circondati da fotografie di persone senza rughe. Ma la guerra alle rughe è secondaria, oltre che ovviamente più tardiva, della guerra al grasso.

 

Un' atroce insicurezza sommata al conformismo per una moda che vede la magrezza come uno stato sociale. Perdere peso sembra essere l' unica maniera per uscire da un' insicurezza intollerabile: in realtà, la maniera per uscire è imparare l' amore per il proprio corpo e la gratitudine per il fatto che viviamo in mezzo all' abbondanza. L' amore per la magrezza colpisce le donne più degli uomini, perché sulle donne la pressione è spaventosa.

 

DISMORFOFOBIA

La situazione è peggiorata dal fatto che, contrariamente a tutta la storia dell' umanità, che ha visto gli abiti delle donne disegnati dalle donne, ora l' alta moda femminile è al 95% gestita da maschi che non amano il corpo femminile, non lo capiscono, non sentono commozione davanti alla sua forza e alla sua potenza.

 

Non possono fare altro che degradarlo al corpo efebico di un maschio mancato, senza grasso sottocutaneo, senza mestruazioni, con i fianchi troppo stretti per portare un figlio, il seno di silicone, alto e inutile, che non ha mai allattato e serve solo per riempire un reggiseno. Il bacino muliebre, più largo per permettere il parto, deve essere sostenuto da femori più corti degli uomini in proporzione alla statura, per poter essere stabile. Detto in parole povere: le donne hanno il sedere basso.

 

Il 90% delle modelle è al di sopra del metro e 75, loro hanno il sedere alto. Il 90% delle donne è al di sotto del metro e 65 centimetri: alla maggioranza delle donne i vestiti che portano le modelle non stanno.

michael jackson nel 1979

 

I vestiti delle donne devono essere disegnati dalle donne o da uomini che amano le donne, le amano non come amiche, come persone, come anime con cui avere affinità elettive, le amano perché amano i loro corpi. Le sfilate di moda ci hanno talmente addestrato a trovare squisitamente femminili strutture che non sono compatibili con l'assetto ormonale estroprogestinico, che troviamo le Drag Queen più adatte per la moda delle donne: loro sono maschi, femori lunghi, bacino stretto, il sogno di ogni stilista.

 

Loro, sì, hanno il sedere alto e privo di cellulite, come tutte siamo state addestrate a volere. Una donna con un assetto ipertiroideo/ipertestosteronico sarà magra e con le masse muscolari ben disegnate, una con un assetto iperestrogenico/ipotiroideo sarà naturalmente con un indice di massa corporeo più alto e con le masse muscolari meno sviluppate, e per lei dimagrire e diventare come l' altra sarà sempre difficilissimo.

 

DISMORFOFOBIA

Sei troppo grassa per sfilare per me, sei una cicciona, sibilano molti stilisti alla modella di 60 chili, con la bocca deformata dal disprezzo. In quanti casi servirà cocaina gira perché questi corpi restino sottopeso, tollerando la fame e il freddo? È difficile andare al veglione di Capodanno senza calze, spalle scoperte e sandali gioiello.

 

Sniffare qualcosa o prendere una simpatica pastiglietta può annullare il senso di fame, freddo o fatica, le «tre f» che ti tengono sulla realtà. A nessuno si chiede conto di questo scempio? Le modelle, persone che noi indichiamo quindi come modello, persone che un adolescente può imitare, non dovrebbero fare l' antidoping? Quindi amiamoci. Così come siamo. Il nostro corpo è natura. Prendiamocene cura.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)