alberto genovese

ALBERTO GENOVESE RIMANE IN CARCERE – IL GIP DI MILANO HA RESPINTO L’ISTANZA DI SCARCERAZIONE E DI DOMICILIARI IN UNA CLINICA. NON SOLO: C’È UNA NUOVA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE PER LA PRESUNTA VIOLENZA SESSUALE DELLA MODELLA A IBIZA – PER IL GIP SONO INVECE INATTENDIBILI LE DICHIARAZIONI DI YLENIA E MARTINA, LE RAGAZZE CHE SONO ANDATE DA GILETTI – LE CHAT DELL’IMPRENDITORE: “MA CHI LE VUOLE QUELLE CHE NON SI DROGANO?”, "OGNI TANTO MI VENGONO DEI MOMENTI DI..." – VIDEO

 

 

 

 

 

alberto genovese

Genovese: imprenditore in chat, 'sono un animale'

(ANSA) - MILANO, 25 FEB - "Ogni tanto mi vengono dei momenti di senso di colpa per cui prendo in considerazione di essere meno un animale".

 

Lo scriveva Alberto Genovese, l'imprenditore del web già a San Vittore da novembre e che oggi ha ricevuto un'altra ordinanza d'arresto per violenza sessuale e cessione di droga, in una chat con un amico nell'aprile 2020.

 

"Attraverso l'esame della chat - scrive il gip Perna - si comprende quale sia l'intimo convincimento di Genovese rispetto al sesso ed alle donne, dimostrando egli indubbiamente un preoccupante maschilismo ed un carattere prevaricatore, connotato da totale mancanza di rispetto verso il genere femminile".

alberto genovese

 

Genovese: imprenditore in chat,voglio ragazze che si drogano

(ANSA) - MILANO, 25 FEB - "Ma chi le vuole quelle che non si drogano?". Così scrisse Alberto Genovese, l'ex 'mago' delle start up digitali che ha ricevuto oggi una nuova ordinanza d'arresto per una presunta violenza sessuale a Ibiza, in una chat parlando con una ragazza lo scorso ottobre.

 

YLENIA DEMEO A NON E' L'ARENA

All'affermazione dell'imprenditore, come si legge nel provvedimento del gip Tommaso Perna, la ragazza rispondeva con un "ahahahahahahaha". Uno scambio di messaggi che, secondo il giudice, "risulta particolarmente significativo" riguardo alla relazione che c'era tra il 43enne e la giovane. Tanto che per le presunte violenze sessuali contestate dai pm nel caso della giovane (e anche di un'altra ragazza) non è stato disposta la misura cautelare.

 

Giuseppe Guastella per www.corriere.it

 

YLENIA E MARTINA - LE VITTIME DI GENOVESE A NON E' L'ARENA

Gliel’hanno notificata in carcere nel pomeriggio gli agenti della squadra volante della polizia di Milano: è la nuova ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di Alberto Genovese dal gip di Milano Tommaso Perna.

 

La Procura aveva chiesto la misura in relazione a vari episodi di violenza sessuale, alcuni già noti, ma il gip l’ha concessa soltanto per quello che ha visto vittima, a Ibiza, una modella di 23 anni, le cui dichiarazioni erano già contenute nel primo ordine di arresto di Genovese, del 6 novembre scorso.

alberto genovese

 

La ragazza si era presentata spontaneamente ai pm Rosaria Stagnaro e all’aggiunto Letizia Mannella, dopo aver saputo della prima violenza sessuale contestata a Genovese, quella alla modella 18enne milanese alla festa di «Terrazza Sentimento» .

 

YLENIA MARTINA ACCUSE A GENOVESE MOWMAG

Sono invece «inattendibili», per il gip Perna, le dichiarazioni di Ylenia Demeo e Martina Facchini, la modella pugliese e la studentessa milanese che avevano denunciato di essere state stuprate con una querela presentata a dicembre scorso dal loro legale, l’avvocato Ivano Chiesa, e avevano deciso di rivelare la propria identità in televisione, denunciando Genovese a «Non è l’Arena» di Massimo Giletti.

 

alberto genovese

La modella 23enne si era presentata spontaneamente quando, ancor prima che Genovese fosse arrestato, nel giro delle conoscenze che hanno affollato «Terrazza Sentimento» girava voce che una giovane era stata violentata dopo una serata. A verbale, aveva dichiarato di essere stata abusata da Genovese, con il concorso dell’allora fidanzata Sarah Borruso, durante una festa nella «Villa Lolita», affittata nell’isola spagnola dall’imprenditore 43enne di origini napoletane, tra tuffi in piscina, balli con musica ad altissimo volume per tutta la notte e la immancabile droga in quantità industriali , «cocaina, 2CB e pasticche di vario genere che Alberto metteva liberamente e gratuitamente a disposizione di tutti gli ospiti».

Ylenia Demeo e Martina Facchini

 

Aveva seguito Genovese e la sua fidanzata in camera da letto, dove aveva «tirato» altra droga. Da quel momento aveva solo flash e allucinazioni. Si era ripresa con i vestiti strappati, molti lividi alle gambe e ai polsi e «la sensazione di aver subito un rapporto sessuale». Sarah Borruso è già indagata in concorso con Genovese proprio per questo episodio.

 

Genovese è indagato anche per altri due episodi che riguardano due ragazze straniere, episodi che però non sono compresi nell’odierna ordinanza.

 

Per quanto riguarda Ylenia e Martina gli agenti, guidati da Marco Calì, hanno identificato le due ragazze nelle immagini delle 19 telecamere di sorveglianza installate dell’appartamento milanese, con vista Duomo, di Genovese.

 

alberto genovese

Immagini che erano rimaste nella memoria digitale dell’impianto, nonostante l’ex re delle startup avesse chiesto a un tecnico di «piallare» gli hard disk. Alcuni episodi si sarebbero svolti anche ad Ibiza. Per il gip, tuttavia, dai video non emergerebbero elementi sufficienti a provare inequivocabilmente le violenze sessuali, diversamente dal caso della 18enne, incosciente come una «bambola di pezza».

 

alberto genovese

Genovese è detenuto nel carcere di San Vittore dal 6 novembre scorso, quando fu arrestato, circa un mese dopo la violenza alla 18enne. In questi giorni i suoi difensori hanno chiesto al gip gli arresti domiciliari presso una casa di cura, per permettergli di disintossicarsi dalla sua dipendenza dalla cocaina, e hanno chiesto inoltre, come incidente probatorio, una perizia sugli audio delle immagini registrate a Terrazza Sentimento.

alberto genovese sarah borruso

 

La Procura ha dato parere negativo ai domiciliari. E nel pomeriggio il gip Tommaso Perna ha respinto l’istanza di scarcerazione e dei domiciliari in una clinica per disintossicarsi. No dal giudice anche alla perizia che avrebbe dovuto valutare la compatibilità col carcere dell’ex «mago» delle start up digitali. Dagli atti del servizio psicologico di San Vittore, infatti, è emerso che Genovese non ha patologie, nemmeno legate all’uso di cocaina.

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