alessandro impagnatiello giulia tramontano

“QUANDO HO DECISO DI UCCIDERE GIULIA NON C’ERA NÉ IRA, NÉ RABBIA NÉ DESIDERIO DI VENDETTA” – ALESSANDRO IMPAGNATIELLO È RIMASTO GELIDO E IMPASSIBILE DURANTE L'INTERROGATORIO IN CUI HA CONFESSATO DI AVER UCCISO LA COMPAGNA, GIULIA TRAMONTANO, INCINTA DI SETTE MESI, A SENAGO – IN CARCERE A SAN VITTORE HA UN COMPAGNO DI CELLA ED È GUARDATO A VISTA. MA NON HA MAI AVUTO UNA PAROLA D’AFFETTO NÉ PER GIULIA NÉ PER THIAGO, IL FIGLIO CHE SAREBBE NATO TRA DUE MESI (E CHE IMPAGNATIELLO HA UCCISO) – LA CARRIERA DA “CONQUISTATORE”, CHE LA PATERNITÀ AVREBBE ROVINATO, E IL NARCISISMO: QUANDO I PM HANNO CHIESTO SE ERA PRONTO PER COMINCIARE L’INTERROGATORIO HA SORRISO E…

GIULIA TRAMONTANO

1. «NON PROVAVO RABBIA O VOGLIA DI VENDETTA HO UCCISO GIULIA SENZA UN MOTIVO»

Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi e Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

Ha ucciso Giulia senza un motivo, senza una ragione. Ammesso che ce ne possa mai essere una per togliere la vita a un essere umano. E farlo, per di più, alla donna che sta per dare alla luce il proprio bambino.

 

«Nel momento in cui ho deciso di uccidere la mia compagna non c’era né ira né rabbia né desiderio di vendetta», dice Alessandro Impagnatiello al giudice. Lo scarno verbale del suo interrogatorio è freddo, gelido. Come le sue parole mentre racconta come ha ucciso Giulia e il piccolo Thiago che sarebbe nato tra due mesi.

 

alessandro impagnatiello

[…] Impagnatiello è accusato di omicidio volontario aggravato, procurato aborto e occultamento di cadavere. Reati che possono valere l’ergastolo.  […] Impagnatiello ha fatto trovare il corpo di Giulia, ha dato particolari che solo il killer poteva conoscere. Ma le indagini continuano perché ci sono punti ancora da chiarire.

 

Qualcuno può averlo aiutato a ripulire l’auto o la casa? Ipotesi al momento non riscontrata dalle indagini.  […] «Perché ha ucciso Giulia?», chiede il gip nell’interrogatorio. La risposta di Impagnatiello è allo stesso tempo ovvia e raggelante: «L’ho deciso senza motivazioni. Ci sto pensando costantemente. La situazione era per me, mi passi il termine, stressante. Questa è l’unica cosa che posso dire, ma non c’era un reale motivo».

giulia tramontano

 

Uno che uccide perché è «stressato» deve attribuire alla vita altrui un valore davvero bassissimo. Nel primo interrogatorio […] Impagnatiello aveva detto di aver iniziato a discutere con Giulia al suo ritorno dall’incontro con l’amante 23enne.

 

Mentre lei stava tagliando i pomodori per la cena, così aveva detto il 30enne, aveva minacciato di compiere atti di autolesionismo facendosi dei tagli a un braccio e al collo con il coltello. Lui poi l’avrebbe colpita «per non farla soffrire». Una versione di comodo, alla quale non aveva creduto nessuno. Per questo davanti al gip «aggiusta» le sue parole. «Giulia non si è pugnalata, ho preso io il coltello e ho proseguito», confessa anche se, comunque, ripete che «Giulia si è tagliata inavvertitamente sul braccio destro mentre tagliava delle verdure».

alessandro impagnatiello esce di casa dopo aver ucciso giulia tramontano

 

[…] «Successivamente il coltello l’ho lavato e rimesso in un ceppo posto sopra il forno della cucina» dopo averlo «lavato con acqua e sapone», dice Impagnatiello al giudice. Quale ha usato per uccidere Giulia? «Il coltello che ho utilizzato è quello più piccolo con manico nero, lama in acciaio di circa 6 centimetri».

 

[…] Giulia […] Stava davvero tagliando i pomodori? È stata aggredita a freddo alle spalle? La dinamica dell’omicidio e lo spostamento del corpo martoriato era già stato raccontato durante la confessione ai magistrati nella caserma di Senago. […] Ora davanti al giudice Minerva il 30enne aggiunge particolari: «Ho spostato il cadavere dalla sala alla vasca da bagno, poi scendendo le scale verso il box, poi alla cantina, e nuovamente al box. Ho trascinato il corpo lungo le scale. Cantina e box si trovano sullo stesso piano, non ci sono ostacoli che li separano», racconta.

 

alessandro impagnatiello

Ai pm aveva detto di aver abbandonato i resti di Giulia intorno alle tre di notte di mercoledì. Da un primo esame del medico legale sembra però che il cadavere sia rimasto in quel luogo almeno 48 ore. Quindi il trasporto potrebbe essere avvenuto già martedì notte.

 

Perché — chiede il giudice — ha lasciato il corpo proprio lì? «Si tratta di una via vicina a casa nostra che percorrevamo abitualmente. Lì c’è una sequenza di box esterni singoli, uno attaccato all’altro. Dopo una serie di box c’è un’interruzione, in quello spazio vuoto ci sono delle erbe alte. In questo spazio, tra gli arbusti, ho lasciato il cadavere».

 

Impagnatiello dice di avere scelto quel luogo per la vicinanza a via Novella. […] Parlando al giudice il 30enne «sposta» in avanti il momento dell’omicidio: «L’ho uccisa intorno alle 21». Inizialmente aveva detto «prima delle 20.30». Il magistrato chiede conto delle ricerche effettuate su Internet: «Già verso le 19 ho fatto una ricerca sul web relativa a una vasca da bagno, ma l’ho fatta per cercare dei rimedi per rimuovere una macchia che si trovava sulla vasca».

 

giulia tramontano

L’interrogatorio si chiude alle 10.26. Il gip non riconoscerà l’aggravante della crudeltà e della premeditazione a causa del tempo «limitato» tra le ricerche e il delitto. Ma dalle ultime indagini sarebbero emersi nuovi, importanti, indizi su questo punto.

 

2. GUARDATO A VISTA IN CARCERE MAI UNA PAROLA SU GIULIA E IL FIGLIO

Estratto dell’articolo di  Anna Giorgi e Nicola Palma per "il Giorno"

 

Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne che faceva sempre colpo sulle donne, anche se in realtà «le disprezzava», dicono gli investigatori, il mostro che ha ucciso la compagna incinta e il suo bambino, o il «lurido», come lo chiamavano i colleghi, che rubava soldi dalla cassa del Bamboo, il locale chic di Milano, per fare lo «sbruffone» con gli amici.

 

L Armani Bamboo Bar di Milano, dove lavorava Alessandro Impagnatiello

Tante facce di un’unica personalità «narcisista criminale», che saprà definire meglio lo psichiatra forense Marco Lagazzi dopo l’incontro nel carcere al quinto raggio di San Vittore dove lui, Impagnatiello, si trova rinchiuso, insieme a un altro compagno di cella, guardato a vista dopo che ha dichiarato di aver pensato al suicidio come unica conseguenza di un pentimento, che però, al momento, non ha manifestato.

 

Mai una parola d’affetto postumo su Giulia, mai nemmeno su Thiago, il bimbo che lo avrebbe reso papà fra meno di due mesi. Quel nome nemmeno una volta lo ha pronunciato, perché in fondo, il bimbo, «era un grosso ostacolo alla sua libertà di conquistatore», dicono gli investigatori che lo hanno interrogato per oltre due ore.

 

ALESSANDRO IMPAGNATIELLO

Quando i pm hanno chiesto se era pronto per cominciare l’interrogatorio che poco dopo lo avrebbe portato al fermo per omicidio della compgna incinta e pure dopo, in quello davanti al gip per la convalida, ha sorriso, si è sistemato i capelli e ha detto sicuro di sè: «Sì, possiamo partire». [...]

giulia tramontano alessandro impagnatiello alessia menegazzo, maria letizia mannella e iacopo mannucci benincasa conferenza stampa dopo l'arresto di alessandro impagnatiellogiulia tramontanoalessandro impagnatiello fiori per giulia tramontano alessandro impagnatiello i familiari di giulia tramontano alessandro impagnatiello GIULIA TRAMONTANO GIULIA TRAMONTANO

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...