la dottoressa aggredita in via washington a milano - 4

ALT! L’UOMO CHE HA TENTATO DI STUPRARE UNA DOTTORESSA A MILANO, NON È UN GAMBIANO, MA UN TURISTA AMERICANO INCENSURATO DI 29 ANNI. ARRESTATO MERCOLEDÌ, AVEVA DETTO AI CARABINIERI DI PROVENIRE DAL PAESE AFRICANO. MA È TUTTO FALSO: È ARRIVATO IN ITALIA DA LOS ANGELES CON ALCUNI AMICI AI PRIMI DI MAGGIO PER UN MATRIMONIO DI PARENTI. POI HA FATTO PERDERE LE SUE TRACCE – SOFFRIREBBE DI PROBLEMI PSICHIATRICI E NON SI RICORDA QUASI NIENTE DI QUELLO CHE È SUCCESSO. SARÀ VERO O È SOLO UNA STRATEGIA DIFENSIVA?

 

 

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella e Pierpaolo Lio per www.corriere.it

 

la dottoressa aggredita in via washington a milano 3

È un cittadino americano incensurato di 29 anni l’uomo accusato di aver tentato di violentare in pieno giorno una donna dopo essere entrato nella sua abitazione in via Washington.

 

All’identificazione si è arrivati grazie ai documenti contenuti nel portafoglio che ha perso in casa della vittima. Arrestato mercoledì dai carabinieri, dopo che un 94enne lo aveva tenuto sotto tiro con una pistola scacciacani, l’uomo aveva detto di essere un gambiano di 23anni. Secondo il suo avvocato difensore, soffrirebbe da tempo di problemi psichiatrici.

 

la dottoressa aggredita in via washington a milano 4

Tochi C.O. sarebbe arrivato in Italia, a Roma, ai primi di maggio da Los Angeles per un viaggio insieme ad amici e per partecipare nella Capitale al matrimonio di parenti. Una volta a Milano la compagnia ha però perso le tracce del 29enne e si è rivolta al consolato Usa per contattare i genitori in patria che due giorni prima dell’arresto ne hanno quindi denunciato la scomparsa.

 

Di quanto successo mercoledì, Tochi ha ricordi confusi: davanti al giudice, in inglese, ha sostenuto di essere entrato nel palazzo «perché pensavo fosse la stazione dei treni». «Dovevo prendere il treno per Venezia. Ho il biglietto di ritorno da Venezia a New York (...) dove poi ho la coincidenza per Los Angeles». «Non ricordo di aver aggredito nessuno — s’è difeso — ricordo invece di essere stato io attaccato (...). Ho agito per difesa».

 

IL 94ENNE BRUNO CON LA PISTOLA SCACCIACANI

Ha compiuto «atti idonei e diretti in modo non equivoco a compiere atti sessuali», scrive il gip Daniela Cardamone convalidandone l’arresto, oltre che per tentata violenza sessuale, anche per rapina e lesioni […]. Nell’ordinanza, il giudice riporta le dichiarazioni della donna che è stata picchiata brutalmente a calci e pugni dall’americano che, dopo averla seguita lungo via Washington, è riuscito a entrare dopo di lei nel portone del condominio e poi nell’ascensore.

 

Arrivato al piano, ha aperto la porta dell’appartamento che la donna non aveva chiuso a chiave e l’ha raggiunta picchiandola e, dopo averla fatta cadere a terra, le è salito addosso riuscendo «ad aprire i bottoni» della sua camicia ma non potendo andare oltre per la reazione della vittima che lo ha colpito al basso ventre con un pugno e un calcio, lasciandolo a terra senza fiato, finché non è entrato il 94enne Bruno, il vicino di casa, che lo ha tenuto sotto tiro con la pistola scacciacani fino all’arrivo dei carabinieri. […]

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