maria rosaria boccia gennaro sangiuliano mail riservata visita pompei

“NEL CASO SANGIULIANO-BOCCIA SONO IN GIOCO I RUOLI ISTITUZIONALI E LA RISERVATEZZA” – ANTONIO POLITO BASTONA “GENNY” DOPO IL DAGO-SCOOP SULLA FANTOMATICA COLLABORATRICE: “QUESTA È UN PO’ PIÙ PESANTE DEI LIBRI NON LETTI ALLO STREGA O DELLA GAFFE SU GALILEO, COLOMBO O TIMES SQUARE. IL PROBLEMA È POLITICO” – “REPUBBLICA”: “DA UNA SERIE DI DOCUMENTI CONSULTATI EMERGE CHE LA 41ENNE DI POMPEI SIA STATA PRESENTATA, E PER QUESTO ANCHE OSPITATA NEL VITTO E NELL’ALLOGGIO, COME UNA ‘CONSULENTE DEL MINISTRO’. E CHE AD ACCREDITARLA COME TALE SIA STATO PROPRIO IL MINISTERO” – VIDEO

 

1. FATTI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTÙ. ORA IL MINISTRO SANGIULIANO DEVE SPIEGARCI IL MISTERO POMPEIANO

Estratto dell’articolo di Antonio Polito per www.corriere.it

 

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

Nella sua rubrica, «Palomar», Antonio Polito commenta la polemica riguardo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e Maria Rosaria Bocca, donna coinvolta in alcune riunioni al ministero sebbene non ricopra alcun incarico ufficiale. «Questa è un po’ più pesante dei libri non letti allo Strega o della gaffe su Galileo, Colombo o Times Square – nota Polito – Qui sono in gioco i ruoli istituzionali e riservatezza. Risulta che la collaboratrice abbia avuto accesso a informazioni riguardanti l’organizzazione del G7».

 

[…]  «Nella campagna elettorale poi pesa contro Trump, Hillary Clinton fu travolta da uno scandalo per aver inviato informazioni istituzionali e riservate dal suo account di posta privata – ricorda – Hillary se ne scusò pubblicamente, Sangiuliano invece tace». L’unica replica, finora, è stata una passerella sul red carpet di Venezia mano nella mano con la moglie: «Così al massimo ci rassicura sui suoi rapporti coniugali – continua Polito -, ma la polemica resta nel campo del gossip. Il problema tuttavia è diventato politico e Parlamento e opinione pubblica hanno diritto a sapere come si sono svolte le cose».

 

2. LE MAIL A BOCCIA SULLE MISSIONI “È L’ASSISTENTE DI SANGIULIANO” IV: SPIEGHI O MOZIONE DI SFIDUCIA

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

MARIA ROSARIA BOCCIA - GENNARO SANGIULIANO

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha un problema: si chiama Maria Rosaria Boccia, è una sua collaboratrice, anzi no, e la difficoltà è proprio questa. Una difficoltà importante, che finirà in Aula nei prossimi giorni. E che ieri ha spinto le opposizioni a parlare di una mozione di sfiducia.

 

Perché questa storia […] è piena di pasticci, sgrammaticature istituzionali, leggerezze. E bugie. Una situazione che ha irritato, molto, anche Palazzo Chigi: Meloni ha chiesto chiarezza e trasparenza, il ministro ha tranquillizzato tutti, «ma sinceramente non so come possa finire» diceva ieri un collega di Sangiuliano.

 

MAIL VISITA DI GENNARO SANGIULIANO CON MARIA ROSARIA BOCCIA AGLI SCAVI DI POMPEI

Tutto nasce da una posizione ufficiale presa dal Mibac nei giorni scorsi, quando lo staff del ministro ha sostenuto che la dottoressa Boccia non ha mai avuto alcun ruolo all’interno del dicastero. La precisazione si è resa necessaria perché la donna aveva dichiarato pubblicamente sulla sua pagina Instagram – la stessa dove documenta tutta la sua vita da “influencer” istituzionale, con tanto di credits al parrucchiere che le fornisce le extension per i capelli – di aver lavorato in questi mesi al fianco di Sangiuliano e che per lei era pronto un ruolo di “delegata del ministro per i grandi eventi”.

 

«Non la conosciamo: nessun ruolo», hanno detto dal ministero. Mentendo. Repubblica ha potuto consultare una serie di documenti dai quali emerge che la 41enne di Pompei sia stata presentata, e per questo anche ospitata nel vitto e nell’alloggio, come una “consulente del ministro”. E che ad accreditarla come tale sia stato proprio il ministero.

 

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano.

È stato il Mibac infatti a inviare l’elenco delle persone che seguivano il ministro nelle varie delegazioni ufficiali: un uomo della scorta, appunto. E Maria Rosaria Boccia. Di più, le situazioni sono state diverse, tanti sono stati i viaggi che Boccia ha compiuto insieme a Sangiuliano negli ultimi mesi: il 3 giugno e il 23 luglio erano a Pompei, il 20 giugno a Taormina, l’11 luglio a Riva Ligure, il 14 a Polignano, il 16 a Sanremo e il 3 agosto a Milano.

 

Chi ha pagato? Boccia si è spostata spesso con la scorta del ministro, scorta che tra l’altro improvvisamente nelle ultime settimane è stata cambiata: i due agenti che lavoravano con Sangiuliano non ci sono più […]

 

maria rosaria boccia e gennaro sangiuliano alla pinacoteca di brera

Proprio la “sicurezza” potrebbe essere il detonatore di questa storia. Perché con la dottoressa Boccia, che appunto sulla carta non aveva alcun incarico, sono state condivise diverse informazioni sensibili che, secondo alcune fonti ieri sera, potrebbero addirittura mettere a rischio l’organizzazione della tappa di Pompei del G7 della Cultura.

 

Dagospia ha pubblicato una mail del sovrintendente del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, sull’organizzazione dell’evento. La lettera, con informazioni sensibili, è indirizzata al consigliere diplomatico Clemente Contestabile e al capo segreteria del ministro Sangiuliano, Narda Frisoni; quindi alle responsabili delle strutture organizzative e di comunicazione, Maria Antonella Brunetto e Sara Daietti.

 

 

DAGO-SCOOP SULLA MAIL RISERVATA RICEVUTA DA MARIA ROSARIA BOCCIA

Infino ecco l’indirizzo mail di Maria Rosaria Boccia, «che ci legge in copia, a seguito della visita con sopralluogo agli scavi del Ministro in data 3 giugno, insieme alla dottoressa Boccia».

 

Qualcuno davanti alla mail ha provato a scaricare le responsabilità su Zuchtriegel, come se fosse stata una sua leggerezza inserire Boccia (presente tra l’altro in tutte le chat di staff del ministro Sangiuliano) in quella mailing list, ma il direttore di Pompei ieri sera ha detto ai suoi di essere tranquillissimo: ha prove che in più persone al ministero gli avevano chiesto di inserire Boccia tra i destinatari di quelle informazioni.

 

Che, appunto, oltre a essere riservate sono anche classificate come segrete: l’organizzazione del G7 della Cultura è questione di sicurezza nazionale, le notizie non possono circolare liberamente. […]

maria rosaria boccia con gennaro sangiuliano

BOCCIA - VIGNETTA SUL CASO SANGIULIANO - BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

meme maria rosaria boccia - sangiuliano come san gennaroGENNARO SANGIULIANO CON MARIA ROSARIA BOCCIA AL FORTE SANTA TECLA DI SANREMO. gennaro sangiuliano con maria rosaria boccia alla pinacoteca di brera

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...