arresto a ponte vecchio a firenze

“LASCIATELO STARE. GUARDATE COSA FANNO A QUEST’UOMO. COMPLIMENTI, SIAMO A FIRENZE…” – ARRESTO CHOC SU PONTE VECCHIO: IL VIDEO ARRIVA IN PROCURA - UN SENEGALESE AGGREDISCE CON PUGNI E SPINTE GLI AGENTI DELLA MUNICIPALE E VIENE FILMATO DA DUE PASSANTI IN BICI CHE ACCORRONO IN SUO SOCCORSO. GLI AGENTI, DOPO AVERLO PLACCATO ALLE SPALLE, RISPONDONO PER LE RIME: “STIAMO LAVORANDO, QUESTA È INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO” - IL SINDACO NARDELLA: “IL CITTADINO SENEGALESE PRESENTERÀ DENUNCIA MA NON C'E' STATO RAZZISMO” - VIDEO

 

Da corrierefiorentino.corriere.it

 

 

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Un normale controllo anti degrado a Firenze. La zona è quella intorno a Ponte Vecchio dove sono tornati i turisti: qui nei giorni scorsi è avvenuto l’ultimo episodio dell’infinita «battaglia» tra i vigili e i venditori abusivi. Un ambulante espone la sua merce sul lungarno Acciaiuoli, braccialetti e altri oggetti. Quando arrivano gli agenti della polizia municipale in borghese e gli chiedono i documenti, lui rifiuta di dare le generalità e non vuole consegnare la merce. A quel punto scatta la reazione dell’uomo: prima strattona un agente poi colpisce con spinte e pugni un altro.

 

Quello che accade subito dopo è possibile vederlo in un video pubblicato da due passanti su internet. Nel filmato ripreso con dei telefonini si sente il senegalese che grida mentre i vigili lo placcano alle spalle. Due persone che passano in bici, vedono la scena e si fermano.

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Iniziano a fare le riprese con i telefonini e si rivolgono ai vigili del reparto antidegrado: «Lasciatelo stare. Guardate cosa fanno a quest’uomo. Complimenti, siamo a Firenze, Ponte Vecchio». I due passanti vanno in aiuto del senegalese, gli agenti alla fine rispondono per le rime: «Stiamo lavorando, questa è interruzione di pubblico servizio». Si avvicinano anche alcuni turisti per chiedere cosa sta succedendo: «Vendeva solo braccialetti» rispondono. Il video si interrompe.

 

 

«Il video che è circolato in rete è parziale, riprende la parte terminale di un intervento più complesso. Sulle modalità ci siamo attivati per una verifica per quelle che sono le procedure di immobilizzazione delle persone per la sicurezza e senza l’uso di violenza». Ha dichiarato al consiglio comunale di Firenze, l’assessore alla sicurezza urbana Benedetta Albanese aggiungendo che «stamani c’è stato un incontro in prefettura con il sindaco, il comandante della polizia municipale, il prefetto, l’ambasciatore e il console del Senegal».

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Albanese ne ha parlato rispondendo ad un question time di Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): «Comunque la nostra intenzione è fare piena luce rispetto a quelle che sono le modalità adottate, procedere con verifiche interne che possono essere ritenute opportune e necessaire. L’abusivismo commerciale è un tema che viene affrontato dal corpo della polizia municipale: nel 2019 sono stati sequestrati 102.000 pezzi, in questo inizio del 2022 siamo già a 8.000 pezzi».

 

Alla fine il venditore abusivo verrà sottoposto a fermo di identificazione e denunciato a piede libero per resistenza, lesioni e per rifiuto di generalità. I due agenti del reparto antidegrado nel tentativo di fermare il venditore hanno riportato lesioni guaribili in 3 e 5 giorni mentre l’uomo fermato non ha riportato ferite e non è andato al pronto soccorso. «Durante la permanenza negli uffici per il foto-segnalamento — scrive Palazzo Vecchio in un comunicato stampa — ha dimostrato condizioni psicofisiche ottimali e ha chiesto scusa ai presenti per il suo comportamento violento».

 

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Il video è stato rilanciato anche dal laboratorio politico perUnaltracitta’: «Non conosciamo l’antefatto che dovrà essere chiarito in sede giudiziaria. Si tratta comunque di un fatto grave». La consigliera comunale Antonella Bundu (Sinistra progetto comune) ha scritto che lunedì chiederà spiegazioni in consiglio comunale all’assessore competente. Il reparto antidegrado della polizia municipale si occupa di prevenzione e repressione dell’abusivismo commerciale. I vigili lavorano in borghese e qualche giorno fa uno di loro ha arrestato uno spacciatore alla stazione che gli aveva offerto dell’hashish. Quando l’agente gli ha chiesto i documenti il pusher ha reagito con calci e pugni. E anche in quell’occasione gli agenti sono riusciti a fermarlo solo dopo una colluttazione.

 

Esposto depositato

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Intanto questa mattina (lunedì 11 aprile) i due passanti, un ragazzo e una ragazza, che hanno ripreso l’arresto, poi diffuso in rete, hanno depositato un esposto in procura a Firenze. «L’esposto - afferma l’avvocato Cosimo Magazzini - è stato presentato questa mattina ed è stato fatto affinché sia valutato l’operato delle forze dell’ordine», nella fattispecie quello di agenti in abiti civili della polizia municipale di Firenze.

 

Nel documento, precisa il legale, non vengono ipotizzati reati specifici a carico degli agenti tuttavia «abbiamo rimandato la valutazione alla procura - spiega ancora - perché abbiamo visto la scena ma non conosciamo l’antefatto. Quello che chiediamo è di fare chiarezza». Il legale ha anche annunciato di voler prendere contatti nei prossimo giorni con il consolato del Senegal a Firenze.

 

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Nardella: «Non c’è stato razzismo»

«All’ambasciatore del Senegal abbiamo assicurato che avvieremo oggi stesso una verifica interna con la polizia municipale affinché si possano individuare tutti i dettagli della dinamica perché se ci saranno dei responsabili questi saranno opportunamente sanzionati disciplinarmente. Respingiamo fermamente l’accusa secondo cui gli agenti avrebbero agito per razzismo». È quanto ha spiegato il sindaco di Firenze Dario Nardella dopo l’incontro con «l’ambasciatore del Senegal».

 

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«In ogni caso, abbiamo confermato che gli agenti della polizia municipale hanno fatto un esposto alla procura per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni e abbiamo appreso che anche il cittadino senegalese presenterà una denuncia - ha aggiunto -. Noi confidiamo nella correttezza di tutta questa vicenda e soprattutto ribadiamo il rapporto eccellente che c’è con la comunità senegalese, un rapporto che va avanti da molto tempo, grazie al quale abbiamo anche collaborato per affrontare il difficile problema del commercio abusivo, che viene spesso segnalato dai nostri cittadini, e per questo la comunità senegalese è stata di grande aiuto. Faremo tutto ciò che è necessario affinché si possa fare piena chiarezza su tutto l’accaduto, dall’inizio alla fine».

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