“NESSUN UOMO PUÒ ESSERE LESBICA” – LE ATTIVISTE FEMMINISTE INGLESI FESTEGGIANO LA SENTENZA DELLA CORTE SUPREMA BRITANNICA, CHE HA NEGATO AI TRANSGENDER IL DIRITTO A ESSERE RICONOSCIUTI COME DONNE – ESULTA ANCHE J.K. ROWLING, AUTRICE DI HARRY POTTER IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA CONTRO “L’IDEOLOGIA GENDER”: “HANNO VINTO LE DONNE, I GAY, LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE. I CODARDI E GLI IDIOTI SI ERANO PIEGATI ALLE CAMPAGNE DI INTIMIDAZIONE DEGLI ATTIVISTI TRANS” – MA GLI ATTIVISTI PRO-LGBT NON DEMORDONO: “RESISTEREMO INSIEME ANCHE A QUESTA SENTENZA”

Articoli correlati

LA CORTE SUPREMA BRITANNICA NEGA AI TRANSGENDER IL DIRITTO A ESSERE RICONOSCIUTI COME DONNE...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 - LONDRA, LA CORTE SUPREMA “DONNE SOLO PER NASCITA” BOCCIATA LA BATTAGLIA TRANS

Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/04/17/news/corte_suprema_uk_sentenza_definizione_donna_persone_trans-424132743/#:~:text=Bocciata%20la%20battaglia%20trans,-dal%20nostro%20corrispondente&text=Contenuto%20letto%20automaticamente%20con%20intelligenza,nella%20pronuncia%20o%20nell'intonazione

attiviste femministe fuori dalla corte suprema britannica 7

 

Scritta “Female” sulla maglietta, Julie Humphrey è venuta l’altro ieri dalla Scozia e insieme ad altre attiviste si sono accampate sotto la statua di Millicent Fawcett, la storica leader delle “suffragette” inglesi che nel secolo scorso ottennero il diritto di voto. I loro cartelli: «Le donne sono adulti di sesso femminile » (fonte, il dizionario) o «nessun uomo può essere lesbica». Arriva la sentenza ed esplode la gioia, in aula e fuori. Julie esulta con le altre.

 

attiviste femministe fuori dalla corte suprema britannica 6

[…] Siamo a Westminster Square, tra il Parlamento britannico e la Corte Suprema, […] Julia fa parte del gruppo di femministe “Lasciate parlare le donne” (Let Women Speak), alleato di For Women Scotland (Fws) che ha appena vinto una battaglia capitale nella massima corte britannica: «La definizione di donna deve essere basata sul sesso biologico», si sono espressi i giudici all’unanimità. Dunque, cambiarsi autonomamente il genere da maschio a femmina non è sufficiente per essere considerati donna a tutti gli effetti e avere gli stessi diritti garantiti dalla legge per le pari opportunità “Equality Act”, del 2010. Fino a quelli di gareggiare in gare femminili o utilizzare il bagno delle donne, se si è maschi biologici.

 

attiviste femministe fuori dalla corte suprema britannica 3

La Corte tiene a precisare che le leggi contro le discriminazioni anti trans rimangono severissime. Ma la sentenza è storica. Perché nel 2018 il governo scozzese ultra-inclusivo (o woke, per i critici) della first minister indipendentista Nicola Sturgeon aveva approvato quella che la Corte ha definito «sesso certificato ». Ovvero, qualunque maschio biologico poteva definirsi donna ottenendo dalle autorità locali un Gender Recognition Certificate (Grc), che attestava il suo cambiamento di genere (e non di sesso). Le attiviste di Fws avevano subito fatto causa. Ma i tribunali scozzesi le avevano sempre dato torto, in nome dell’“anti- discriminazione».

 

attiviste femministe fuori dalla corte suprema britannica 1

Nel frattempo, Sturgeon aveva presentato una legge ancora più estrema, permettendo il cambiamento di genere con un’autocertificazione, anche ai minorenni di almeno 16 anni di età. Da allora, il vento è cambiato. La prima ministra scozzese è clamorosamente caduta, per vari scandali ma anche per le sue leggi sui diritti trans, dopo che uno stupratore seriale biologicamente maschile era stato rinchiuso in un carcere femminile, dopo essersi dichiarato donna. Poi, Fws e altri hanno portato il caso alla Corte Suprema britannica, che ha dato loro ragione.

attiviste femministe fuori dalla corte suprema britannica 2

I giudici non si sono espressi su chi cambia anche il proprio sesso (e non solo genere) con un intervento chirurgico e non hanno specificato se come “sesso biologico” intendano soltanto quello alla nascita.

[…] Avviciniamo Gawain Towler, per decenni braccio destro di Nigel Farage e ora impegnato in varie battaglie «libertarie »: «Dopo l’elezione di Trump in America, finalmente anche questo Paese sta rinsavendo. Ma c’è ancora tanto da fare, una montagna di idiozie woke da scalare e ripudiare». Associazioni come Amnesty e Stonewall, la più celebre per i diritti Lgbtq+, si dicono «sconsolate».

jk rowling 2

Ma Kate Harris, a capo di “Lgb Alliance UK” per i diritti omosessuali e trans ma opposta a Stonewall, ci dice: «È un sollievo. Una lesbica è una donna, non un maschio. Finalmente, stiamo difendendo le conquiste femministe e la nostra comunità gay».

 

[…] J.K. Rowling invece gioisce su X, brindando con lo champagne da una terrazza con vista spiaggia caraibica. Dopo aver sfidato tutto e tutti in questi anni sul tema, inclusi primi ministri e attori di Harry Potter: «È toccato a tre donne straordinarie e tenaci, con un esercito di persone a sostenerle, per far arrivare il caso alla Corte Suprema e vincerlo». […] E poi: «Hanno vinto le donne, i gay, la libertà di espressione. I codardi e gli idioti si erano piegati alle campagne di intimidazione degli attivisti trans. Ora non accadrà più. Stasera mi fumerò un sigaro».

 

2 - BERGDORF, LA MODELLA CHE HA SFIDATO MRS HARRY POTTER

Estratto dell’articolo di Enrico Franceschini per “la Repubblica”

 

Munroe Bergdorf

«Resisteremo insieme anche a questa sentenza». Munroe Bergdorf, la più nota modella transgender britannica e una delle principali attiviste del movimento per i diritti transgender nel Regno Unito, risponde così alla sentenza della Corte […] «Passeremo i prossimi giorni ad ascoltare i pareri degli esperti legali sull’impatto che la decisione dei giudici avrà sulla nostra comunità», ha scritto su Instagram, aggiungendo: «Nel frattempo, per favore, stiamo vicine».

 

Munroe Bergdorf

[…] Nel 2017 è diventata la prima modella transgender ad apparire in una campagna pubblicitaria per l’azienda di cosmetici francese L’Oreal, posizione che tuttavia ha perso dopo poche settimane per alcune dichiarazioni contro il «razzismo dei bianchi» giudicate un incitamento all’odio: ma lei ha sempre sostenuto di essere stata citata fuori contesto dalla stampa tabloid di Londra e di avere voluto soltanto «richiamare l’attenzione sulle radici della discriminazione razziale».

 

In seguito, è stata consigliere del partito laburista per i diritti Lgbt, protagonista di un documentario intitolato “What makes a woman” (Che cosa ti rende donna) e sostenitrice della campagna delle Nazioni Unite contro la mutilazione genitale femminile. Nel 2022 è diventata la prima transgender sulla copertina dell’edizione britannica di Cosmopolitan, per il numero del cinquantesimo anniversario della più diffusa rivista femminile. […]

munroe bergdorf 4munroe bergdorf 2Munroe bergdorfattiviste femministe fuori dalla corte suprema britannica 4 Munroe Bergdorf

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…