rexal ford francis kauffman villa pamphili

UN BARBONE BAMBOCCIONE – OGNI MESE, FRANCIS KAUFMANN, L’UOMO ARRESTATO PER IL DUPLICE OMICIDIO DELLA PRESUNTA COMPAGNA E DELLA FIGLIA A VILLA PAMPHILI, RICEVEVA 5-6MILA EURO AL MESE DALLA MADRE – L’UOMO, CHE SI FACEVA CHIAMARE REXAL FORD E ANCHE MATTEO CAPOZZI, È ARRIVATO IN ITALIA CON UNA BARCA PRIVATA: VIVEVA COME UN CLOCHARD MA STRISCIAVA LA CARTA DI CREDITO NEI RISTORANTI DELLA ZONA, MILLANTANDO UN LAVORO DI SCENEGGIATORE – IL MATRIMONIO MAI REGISTRATO, LA VITA DA FANTASMA A MALTA E IL SOSPETTO DEGLI INVESTIGATORI: NON È DA ESCLUDERE CHE LUI E STELLA FORD, LA DONNA TROVATA MORTA, LAVORASSERO PER QUALCHE SERVIZIO DI INTELLIGENCE…

REXAL FORD - CHARLES FRANCIS KAUFMANN

MADRE E FIGLIA TROVATE MORTE, KAUFMANN AVEVA TRE CARTE DI CREDITO

(ANSA) - Era in possesso di tre carte che utilizzava anche per pranzi e cene in ristoranti Francis Kaufmann, l'uomo fermato in Grecia in quanto accusato dell'omicidio di una bimba di sei mesi poi trovata senza vita in Villa Pamphili a Roma a poca distanza dal corpo della madre.

 

Secondo quanto si legge oggi su alcuni quotidiani i soldi arrivavano all'uomo, nell'ordine di 5-6 mila euro, da parte dei genitori.

 

Kaufmann, che utilizzava un passaporto con il nome di Rexal Ford, Dopo aver vissuto in vari Paesi tra cui Russia, Nuova Zelanda e Islanda, si è stabilito a Malta, dove ha assunto una falsa identità da regista e produttore cinematografico, fondando la Tintagel Films.

 

Lì ha conosciuto una ragazza russofona, chiamata Stella, con cui ha avuto una figlia che lui afferma chiamarsi Andromeda.

 

LA DONNA TROVATA MORTA A VILLA PAMPHILI CON REXAL FORD - Francis Kaufmann - FOTO CHI LHA VISTO

In Italia approda via mare, su un catamarano preso in affitto assieme alla donna e alla piccola. Nel nostro Paese, secondo quanto ricostruito, avrebbe utilizzato anche un secondo alias: Matteo Capozzi.

 

Gli inquirenti sono al lavoro anche su tre schede telefonica, una delle quali acquistata alla stazione Termini, per cercare di ricostruire come abbia vissuto in Italia e chi lo ha ospitato nelle settimane precedenti all'omicidio della bambina.

 

LA CASA, I FILM MAI USCITI «QUI A MALTA NESSUNO SAPEVA COME VIVESSE»

Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

 

Ultimo indirizzo conosciuto, il civico 78 di Triq in-Nadur, via di recenti costruzioni di Marsascala, ex borgo di pescatori 13 chilometri a sud est de La Valletta.

 

ULTIMA FOTO DI REXAL FORD - Francis Kaufmann CON LA BAMBINA

[…] Tra il 2023 e il 2024 Ford/Kaufmann ha vissuto qui. Facendo cosa, nessuno lo sa. Non ha debiti, nè segnalazioni di polizia. In Italia invece è arrivato approdando in Sicilia a fine marzo con una imbarcazione privata, un charter, eludendo così i controlli in partenza.

Non è chiaro se ci fossero anche la donna e la bambina.

 

[…] Una visura sul database del registro residenti aggiornato ad oggi lo memorizza ancora come «single», senza figli, registrato col nome che oggi sappiamo essere falso: Rexal Ford. Se davvero si è sposato con la donna trovata cadavere nel parco capitolino, non lo ha fatto qui sull’isola. Se davvero la bambina, come pare, è nata qui, non l’ha registrata come sua figlia. […]

 

i tatuaggi sul corpo della donna trovata morta a villa pamphili a roma

Comunque nessun «match» con quel cognome è emerso finora. È possibile che l’uomo non abbia riconosciuto la figlia per far aver alla madre i contributi da genitrice single. Così come è possibile che l’abitazione con doppia camera da letto — che in affitto costa intorno ai 1.100 euro — fosse in condivisione o subaffitto.

 

Del matrimonio maltese raccontato nei giorni scorsi da una persona che diceva di averli conosciuti come una «coppia modello», non c’è traccia. Anche la festa […] nessuno la ricorda. […]

 

donna e bambina trovate morte a villa pamphili

Ulteriori stranezze emergono anche sulla millantata attività di regista dell’arrestato. Un sito specializzato riporta il 25 febbraio come data d’uscita sull’isola di «The great culinary battle of Malta», soggetto e regia di Rexal Ford, addirittura Jonathan Rhys Meyers come protagonista e altri volti hollywoodiani tra i comprimari.

 

La dozzinale locandina con una scogliera del nord Irlanda (The Giant’s Causeway), al cinema Embassy, nella rocca de La Valletta, non è mai comparsa. Negli archivi del Centro nazionale per la creatività, che pure ha ospitato da poco una rassegna cinematografica a tema cibo, non c’è traccia di quel titolo. Anche nelle biografie degli attori citati non c’è riscontro.

 

Un’invenzione che ricorda Argo, premio Oscar nel 2013, storia vera sulla finta casa di produzione creata per esfiltrare gli ostaggi Usa dall’Iran. Ma qui il senso di tutta l’operazione continua ancora a sfuggire.

 

QUATTROMILA EURO AL MESE E AL RISTORANTE CON LA CARTA "NON ERA UN CLOCHARD"

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini e Marco Carta per “la Repubblica”

 

NEONATO TROVATO MORTO A VILLA PAMPHILI

Tre carte di credito. Un flusso di denaro che andava dai tre ai quattromila euro al mese, parte dei quali arrivavano dagli Usa da parte dei genitori. I pranzi al ristorante. Il giro del mondo. L'ossessione di non lasciare troppe tracce dei passaggi: l'arrivo in Italia su una barca privata, da Malta fino alla Sicilia, sicuramente più costosa di un traghetto, per non parlare delle decine di low cost che fanno la spola con Roma.

 

L'attenzione a non registrarsi mai in nessun albergo. Quella capacità di sfuggire a ogni controllo per strada dove, in Italia almeno, non mancava però mai di farsi notare: una sera ubriaco, la mattina dopo violento. Ogni giorno che passa la storia di Rexal Ford, anzi Matteo Capozzi (l'alias italiano che usava suoi social) anzi no Francis Kauffman (il suo nome originale) diventa un enigma: una sceneggiatura più che la vita di uno sceneggiatore.

 

POLIZIA A VILLA PAMPHILI A ROMA

Chi è? È davvero un uomo di cinema? O per caso è una spia? Oppure: è soltanto un millantatore?

 

[…] Kauffman non è un clochard. Perché questo documenta la sua situazione finanziaria. Molto probabilmente è un assassino, di questo è convinta la procura di Roma.

 

Se possibile peggio: l'assassino di sua figlia e probabilmente anche della sua compagna, perché sul corpo di "Stella", come si faceva chiamare quella ragazza forse russa che aveva conosciuto e con cui aveva vissuto a Malta, non ci sono tracce di sostanze stupefacenti.

 

NEONATO TROVATO MORTO A VILLA PAMPHILI

Ma dei piccoli segni sul collo che farebbero pensare che anche lei come Andromeda, la loro bimba, possa essere morta soffocata.

 

Rexal Ford si chiamava come un regista ma probabilmente non è stato mai tale. Viveva come un clochard ma aveva un tenore di vita borghese. Si accampava a Villa Pamphili ma pranzava e cenava nei ristoranti del quartiere, con conti da centinaia di euro. […]

 

Andato via dagli Stati Uniti, Ford con la sua società Tintagel Films si era messo a proporre progetti di cinema in mezzo mondo. Ci sono tracce di questo fino al 2019. Poi, un buco di quattro anni, in cui l'uomo viaggia tra Russia, Nuova Zelanda, Islanda, Inghilterra e Malta. Per fare cosa? E soprattutto con che fondi?

 

Ford sa che è una domanda a cui deve poter rispondere. I soldi arrivano dalla madre, in parte. E ai suoi amici maltesi aveva raccontato di essere il figlio di una rockstar americana, Lita Ford. Poi millantava un'amicizia fraterna con il cantante Dhani Harrison, il figlio di George Harrison dei Beatles.

 

[…]

 

donna e bambina trovate morte a villa pamphili

Capire cosa sia successo a Malta, che lavoro Ford e la ragazza svolgessero a La Valletta è una chiave importante per capire il perché di questa storia: è possibile che qualcuno sia stato truffato e magari dava loro la caccia. È possibile che Ford si sia macchiato di un'azione violenta anche nell'isola.

 

I più complottisti, anche tra gli investigatori, dicono che non è da escludersi che i due lavorassero per qualche servizio di intelligence: il sospetto nasce dalla volontà di dissimulare e dall'abilità, raccontata, della ragazza di lavorare con i computer. Fatto sta che all'improvviso scappano in Italia.

 

cadavere di una donna ritrovato a villa pamphili a roma

Arrivano a fine marzo con una barca in Sicilia. Da lì raggiungono Roma dopo essere passati (o comunque aver cercato di arrivare, facendo ricerche con il profilo fb fake) a Firenze e La Spezia. A Roma sono ospiti di conoscenti. Dormono probabilmente in alcuni b&b riuscendo a non farsi registrare. E, infine, montano la tenda a Villa Pamphili. Vivono da clochard mentre strisciano la carta di credito nei ristoranti della zona. Come se fosse un film.

TATUAGGIO SUL CORPO DELLA DONNA TROVATA MORTA A VILLA PAMPHILITATUAGGIO SUL CORPO DELLA DONNA TROVATA MORTA A VILLA PAMPHILIdonna e bambina trovate morte a villa pamphilidonna e bambina trovate morte a villa pamphilicadavere di una donna ritrovato a villa pamphili a romacadavere di una donna ritrovato a villa pamphili a romacadavere di una donna ritrovato a villa pamphili a romacadaveri di una donna e di una bambina ritrovati a villa pamphili a romacadaveri di una donna e di una bambina ritrovati a villa pamphili a romaTATUAGGIO SUL CORPO DELLA DONNA TROVATA MORTA A VILLA PAMPHILIdonna e bambina trovate morte a villa pamphili

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