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BASTA CAPEZZOLI AL VENTO – LA GERMANIA, PATRIA DEL NUDISMO, SI SCOPRE NEO-PURITANA: I GIOVANI PRONTI A SGUAINARE UCCELLI E PASSERE SI STANNO ESTINGUENDO – IL NUDO STA STORNADO A ESSERE UN TABÙ E I LUOGHI DOVE CI SI PUÒ SPOGLIARE DEL TUTTO SONO SEMPRE PIÙ RIDOTTI – UNO DEI MOTIVI DELLA NEO-PRUDERIE POTREBBE ESSERE L’IDEALE FISICO PROPAGATO DALLE PUBBLICITÀ E DALLA MODA E…(FOTO PORCELLINE)

Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

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Il nudismo sta morendo, persino nel Paese che l' ha inventato. La provocazione di Kurt Starke, uno dei maggiori sessuologi tedeschi, è esplosa nel dibattito pubblico come una bomba. Perché si potrebbe aggiungere che il culto tedesco per eccellenza si sta estinguendo in un periodo ultra liberale, di youporn e sessualità senza limiti, di corpi nudi diffusi e noiosi che non dovrebbero scandalizzare più nessuno. E invece.

 

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Sta tornando un «tabù del nudo », osserva Starke, e i luoghi dove ci si può spogliare del tutto sono sempre più ridotti, marginalizzati: «È un culto ormai fuori moda e allo stesso tempo "deliberalizzato"». Una neo-pruderie del Duemila sta spazzando via anche i gloriosi anni 70 in cui anche in Italia il pezzo di sopra del bikini era diventato una rarità, da Rimini a Porto Cervo.

 

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Persino l' Associazione tedesca dei nudisti, che conta circa 30mila membri, ammette che spogliarsi «non ha più lo stesso peso di qualche decennio fa: è un fatto legato all' evoluzione della società». E qualche mese la Berliner Morgenpost aveva già lanciato l' allarme: a Berlino, città natale del nudismo, «è in ritirata ». E non solo per le zone sempre più piccole dedicate ai cultori del textilfrei , del "senza stoffa". Sta sparendo ovunque.

 

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E quando una Spa del quartiere Spandau ha introdotto di recente il divieto di spogliarsi, apriti cielo. L' amministratore delegato si è dovuto giustificare con una manciata di giornali locali.

 

Resta il mistero di come il nudismo possa aver superato indenne, in Germania, ben due regimi totalitari, quello nazista e quello comunista, e stia soccombendo in un' era liberale. Lo abbiamo chiesto a Christian Utecht, presidente dell' associazione dei nudisti di Berlino e del Brandeburgo, che conta circa 3000 membri.

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Utecht sostiene che uno dei motivi della neo-pruderie potrebbe essere proprio «l' ideale fisico propagato dalle pubblicità e dalla moda, da Hollywood e da una nuova estetica del corpo che i giovani sentono moltissimo».

 

E in effetti è proprio tra i più giovani che il nudismo sta morendo, ammette Utecht: i membri dell' associazione sotto i trent' anni «sono quasi inesistenti ». Anche il sessuologo Starke ritiene che la neo-pruderie sia da attribuire al «terrorismo degli ideali estetici imperanti», insomma al diktat del corpo perfetto.

 

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E poi c' è, ammette Utecht, il problema degli «smartphone sempre presenti e del pericolo di finire sbertucciati su un social media». Anche se, ricorda, «in molti spazi per nudisti, fotografare è vietato».

 

La storia del nudismo in Germania è antica. I tedeschi cominciarono alla fine dell' Ottocento a spogliarsi nei boschi, sui campi sportivi e in riva ai laghi e ai mari del nord. Intenzionati a scrollarsi di dosso i moralismi degli adulti, di opporsi all' industrializzazione che allontanava l' uomo dalla natura, i "Cultori del corpo libero" ( Freikoerperkultur , in breve: Fkk) nacquero a Berlino oltre un secolo fa. Gli adepti si chiamavano "Uccelli migratori" ( Wandervoegel ) o Lebensreform ("Riforma della vita") o, più semplicemente, "La bellezza", e insieme al nudismo predicavano spesso un culto del corpo tale che moltissimi finirono per aderire, già negli anni Venti, al nazismo.

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Gli altri naturisti vengono considerati gli antenati dei moderni hippy, e tra gli ispiratori della liberazione sessuale degli anni 60 e 70. E qualunque turista che abbia frequentato le isole del Mar Baltico o i laghi del Brandeburgo o i parchi di Monaco impara velocemente che il cartello "Fkk" delimita ancora oggi l' area esclusivamente dedicata a loro.

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A Berlino, poi, esistono ancora luoghi leggendari come la gigantesca Spa del Vabali, interamente "senza stoffa". O luoghi misti straordinari, come il Ploetzensee, dove la spiaggia è pacificamente divisa tra nudisti e donne che vegliano amorevolmente i loro bimbi in burkini.

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