BEATRICE VENEZI HA TROVATO LA SUA AMERICA GRAZIE A UNA “SPINTARELLA” – L'AUTOREVOLE QUOTIDIANO ARGENTINO “LA NACION” SOSTIENE CHE, DIETRO LA SCELTA DELLA “BACCHETTA NERA” (ORA CONTESTATA PER LA NOMINA A LA FENICE) COME DIRETTRICE OSPITE DEL TEATRO COLON DI BUENOS AIRES NEL 2024 CI SAREBBE STATA L’INFLUENZA DELL’AMBASCIATA ITALIANA E AVREBBE PESATO LA SUA VICINANZA A GIORGIA MELONI, ALLEATA DI FERRO DELL'ULTRALIBERISTA JAVIER MILEI. IL GIORNALE RICORDA L’INCARICO DELLA VENEZI AL MINISTERO DELLA CULTURA (CON SAN GIULIANO) E LA PARTECIPAZIONE AD ATREJU – IL M5S ANNUNCIA UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE...
CULTURA, AMATO (M5S): INTERROGAZIONE SU NOMINA VENEZI A TEATRO COLON
articolo del quotidiano argentino la nation su beatrice venezi
(AgenziaCULT) - "Se quello che scrive il quotidiano argentino La Nacion su Beatrice Venezi fosse confermato, saremmo ufficialmente all'esportazione internazionale dell'amichettismo meloniano.
La Nacion - una delle testate più autorevoli del Sud America - ha scritto nero su bianco che nel novembre 2024 Beatrice Venezi sarebbe stata nominata direttore ospite dell'Orchestra del Teatro Colón di Buenos Aires su richiesta dell'Ambasciata italiana e grazie a una lettera di presentazione politica che citava la sua amicizia con Giorgia Meloni e il suo ruolo di consigliera del Ministro della Cultura.
Riecco dunque l'essenza della politica meloniana, stavolta in salsa internazionale: la politica che si fa raccomandazione diplomatica, il potere che si traveste da cultura per piazzare i propri amici nei luoghi internazionali dell'arte. Presenteremo un'interrogazione parlamentare ad Antonio Tajani.
Ci dica il ministro degli Esteri se quanto riportato dal prestigioso quotidiano argentino corrisponda al vero. Il nostro corpo diplomatico, davvero è stato utilizzato per raccomandare un'amica di Giorgia Meloni? Perché se l'amicizia con la premier e le consulenze per il suo governo sono diventate un biglietto da visita per i teatri del mondo, allora l'Italia non esporta più musica: esporta clientele. Almeno su quelle i dazi sarebbero cosa buona e giusta". Così il deputato M5S Gaetano Amato.
VENEZI, MISTERO ARGENTINO SULL’INVITO AL TEATRO COLÒN
Estratto dell’articolo di Emiliano Guanella per “La Stampa”
beatrice venezi giorgia meloni
Contestata in patria, Beatrice Venezi ha trovato, anche grazie alla politica, la sua America sul Rio della Plata, in un teatro che non è certo tra le principali piazze della musica classica del mondo, ma che conserva ancora il suo innegabile fascino. Lo sbarco a Buenos Aires, dove è stata chiamata direttrice ospite dello storico Teatro Colon, è arrivato grazie ad un programma promosso dalla nostra ambasciata e dall'Istituto italiano di cultura.
Il ciclo «Divina Italia» ha previsto una serie di concerti durante la stagione 2024, su idea dell'ex direttore del Colon Jorge Tellerman, poi destituito in corso d'opera. Un ciclo, va detto, che non è stato costruito unicamente intorno a Venezi, ma che ha previsto una decina di invitati italiani per spettacoli tra il Colon ed il più modesto Teatro Coliseo […]
Beatrice Venezi al Teatro Colon di Buenos Aires
L'autorevole quotidiano argentino La Nacion ha comunque posto l'accento sul biglietto da visita importante che è servito alla Venezi per conquistare l'Argentina, la sua vicinanza con la premier Giorgia Meloni, non a caso alleata di ferro dell'ultraliberista presidente argentino Javier Milei.
La Nacion ha ricordato il suo incarico al Ministero della Cultura (sotto la gestione di San giuliano) e la partecipazione alla kermesse di Atreju, proprio mentre si è consolidato rapporto di ferro tra Palazzo Chigi e la Casa Rosada.
L'aria porteña, in ogni caso, è piaciuta assai a Venezi e non poteva essere altrimenti: Buenos Aires, pur tra le mille difficoltà e le continue crisi economiche, è una città cosmopolita e internazionale, con un'intensa attività culturale e sembra che vi ci abbia trovato anche un fidanzato argentino.
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Beatrice Venezi al Teatro Colon di Buenos Aires
In un'intervista dell'anno scorso proprio alla Nacion, Venezi ha criticato il femminismo portato avanti dalla sinistra italiana, che a suo dire non affronta i problemi di fondo come la differenza di salari o la mancanza di pari opportunità, preferendosi fermare solo alle questioni grammaticali. «Non mi piace la polemica tra direttore e direttrice, preferisco il termine neutro in inglese director».
In un programma condotto dal popolare giornalista Eduardo Feinmann ha spiegato il suo ruolo al Colon. «Voglio dare il mio contributo per rilanciare un teatro che è stato tra i più grandi del mondo. Lavorerò a stretto contatto con il coro e l'orchestra stabile».
Al Colon spiegano che il suo ruolo non è la direzione musicale, anche perché orchestra e coro hanno già una guida stabile, ma che viene chiamata per dirigere singole opere. Al momento sta lavorando per portare in scena, alternandosi con Renato Palumbo alcune funzioni de La Traviata. […]
BEATRICE VENEZI
giorgia meloni beatrice venezi
Beatrice Venezi al Teatro Colon di Buenos Aires

